Il tecnico nerazzurro è riuscito a rianimare un gruppo che dopo il finale della scorsa stagione aveva bisogno di una scossa

Paolo Condò ha usato un termine particolare per descrivere quello che Cristian Chivu ha fatto da quando è all’Inter. Il giornalista ha parlato di squadra ‘shakerata’ dal tecnico dopo un finale di stagione horror. Nell’ambiente nerazzurro c’era bisogno di voltare pagina e il lavoro più importante da fare era sulla testa dei giocatori, lavoro svolto egregiamente dal tecnico.

“La prima mossa, già evidente nel Mondiale per club in America, è stata tattica. Chivu ha preso il rodatissimo 3-5-2 di Simone Inzaghi, suo predecessore, senza stravolgerlo. Però ha alzato la linea della difesa di qualche metro. E, a turno, tutti i suoi giocatori – attaccanti compresi – davanti alle telecamere hanno raccontato di apprezzare il nuovo approccio, più arrembante, alla fase difensiva. Il secondo lavoro a cui è stato chiamato Chivu è stato rimotivare i giocatori dopo la legnata del 5-0 contro il Psg”, sottolinea Repubblica.

“Nel quarto gol all’Union Saint-Gilloise c’è tutta l’aria fresca che il mercato della scorsa estate ha portato alla Pinetina: assist di Bonny, rete di Pio Esposito. Il primo, Chivu se lo è portato da Parma. Il secondo lo ha cresciuto nelle giovanili. Ora che i suoi pupilli brillano di luce propria, il tecnico comprensibilmente evita di esaltarli troppo. C’è un vecchio video, reso celebre dall’infinita moltiplicazione sui social, di Carlo Ancelotti che, alla lavagna tattica, spiega la base del suo calcio spostando le calamite: il portiere passa in avanti al difensore, che passa in avanti al centrocampista, che passa in avanti alla punta, che segna. Facile, ma solo in teoria. La verticalità è il santo Graal del calcio contemporaneo”.

“Chi la trova, di solito, vince. E Chivu ha impresso una decisa spinta verticale alla sua squadra. Che non significa sparacchiare in avanti il pallone, ma accorciare i tempi di decisione e privilegiare – se possibile – il passaggio in avanti rispetto a quello laterale. Scuola Ancelotti. Da Mourinho, suo allenatore nell’Inter del Triplete, Cristian Chivu ha imparato a parlare, ai giocatori quanto alla stampa. Nasconde le scelte di formazione dietro a quiz e giochi di parole. Risponde a tono quando gli si pongono domande sgradite. Dice frasi che sa saranno ricordate, o quantomeno finiranno nei titoli”.