Dalla Ferrari Driver Academy al debutto in F1 con Sauber, fino all’arrivo a Maranello nel 2019, la sua ascesa è stata fulminea. In pochi mesi, ha battuto Sebastian Vettel, vinto due GP (Spa e Monza) e acceso una speranza nel cuore dei tifosi della Rossa. ​​Il trionfo più struggente è arrivato nel 2024, quando ha finalmente conquistato il Gran Premio di Monaco, diventando il primo monegasco a vincere in casa dal lontano 1931. Un successo arrivato tra le strade della sua città, davanti alla sua gente, con la voce rotta dall’emozione e lo sguardo rivolto al cielo.

Fuori dalla pista, Charles è il volto moderno del pilota: elegante, educato, poliglotta (parla francese, italiano e inglese), attento alla comunicazione e alle sue passioni. Suona il pianoforte da autodidatta, ha fondato il brand di gelati LEC e si è fatto promotore di cause benefiche, in memoria di Jules e del padre.

Arthur, il fratello più giovane che cerca la sua strada

Ma il romanzo Leclerc ha anche un terzo protagonista: Arthur, il più giovane. Nato nel 2000, sembrava destinato a vivere all’ombra di Charles. E invece, passo dopo passo, ha saputo guadagnarsi il suo spazio. Il suo esordio nel karting è arrivato più tardi, ma ha recuperato in fretta: campione in F4, protagonista in Formula Regional, poi pilota Ferrari Driver Academy e concorrente in F2.

Nel 2024 Arthur si è distinto nel campionato Italian GT, portando a casa un titolo e collezionando chilometri preziosi al volante di bolidi da endurance. Il momento più emozionante? La prima sessione di prove libere a bordo della SF-24 ad Abu Dhabi, in contemporanea con Charles: due fratelli Leclerc, fianco a fianco nel paddock Ferrari. Un’immagine simbolica, quasi cinematografica.

Charles e Arthur Leclerc nel paddock per GP di Abu Dhabi a Yas Marina

Charles e Arthur Leclerc nel paddock per GP di Abu Dhabi a Yas Marina

Bryn Lennon – Formula 1/Getty ImagesCharles Leclerc e Arthur Leclerc alla guida della Ferrari SF24 durante le prove libere del GP di Formula 1 di Abu Dhabi

Charles Leclerc e Arthur Leclerc alla guida della Ferrari SF-24 durante le prove libere del GP di Formula 1 di Abu Dhabi

Song Haiyuan/MB Media/Getty Images

Oggi Arthur è development driver per la Scuderia, collabora nei simulatori e punta a farsi strada tra GT World Challenge Europe e nuove sfide.

Una famiglia, tre percorsi, un solo cuore

La storia dei Leclerc è unica non solo per i risultati sportivi, ma per il valore umano che la attraversa. C’è chi ha rinunciato al sogno per far vivere quello degli altri. Chi è diventato un’icona mondiale. E chi, con calma e determinazione, continua a cercare la sua strada.

Lorenzo, Charles e Arthur non sono solo fratelli, sono un esempio raro di come si possa crescere uniti anche in una famiglia ricomposta, affrontare il dolore e trasformarlo in motivazione, condividere ogni curva del percorso, reale o metaforica.

In un mondo competitivo come quello della Formula 1, dove spesso si corre da soli, i Leclerc corrono sempre insieme. E forse è proprio questa la loro vittoria più grande.