Chissà se gli ha fatto più male l’orgoglio al momento dell’arresto, pagare 3mila e 500 euro di cauzione per uscire di galera o la raffica di sberle che ha ricevuto dalla moglie quando la vicenda è venuta alla luce. Fatto sta che l’Oktober Fest del 2025 sarà ricordata come uno dei momenti meno esaltanti dell’esistenza recente di un 65enne di Valdobbiadene, finito in manette a Monaco di Baviera perché accusato di molestie sessuali. Lui è un famoso produttore vitivinicolo delle Colline dell’Unesco, un nome molto noto e in vista nella zona del prosecco. Aveva l’abitudine di fare una gita in terra di Baviera ogni autunno per partecipare alla famosa festa della birra e forse prendersi anche qualche altro sfizio. Rigorosamente in compagnia soltanto di amici maschi.

Per mandare giù la libagione di stinco e patate il gruppo di italiani, arrivato a Monaco l’ultimo week end di settembre, tracanna ovviamente boccali di birra. L’atmosfera si fa particolarmente allegrotta quando l’attenzione dell’uomo, che a quel punto era alticcio se non proprio ubriaco, viene attirata dalle giovani cameriere vestite con gli abiti tipici. Così, tra un sorso e l’altro, il 65enne non trova di meglio da fare che avvicinare una di queste signorine a cui, con fare voluttuoso ma con dei modi piuttosto imbranati, tocca e accarezza voluttuosamente l’interno coscia. E per immortalare la “conquista” le scatta anche una foto con il cellulare. E poi giù risate con gli amici e un brindisi alla salute del “macho latino”.

Quando la serata sta per finire e barcollante si avvicina all’uscita su di lui piombano alcuni agenti della polizia tedesca che, senza tanti giri di parole, lo arrestano e lo conducono dritto in galera. La mattina dopo, passata la sbronza, l’imprenditore si ritrova senza telefono, che gli è stato sequestrato come prova del “misfatto”, ma soprattutto gli viene comunicata una pessima notizia: se vuole uscire di prigione deve pagare subito una cauzione che, alla luce del reato, corrisponde a 3.500 euro.

Preso dal panico il 65enne telefona subito alla moglie a cui improvvisa una improbabile quanto incomprensibile storia chiedendo che venga fatto un bonifico immediato ad un “misterioso” iban. A quel punto l’uomo esce dal carcere e ritorna tra le verdi colline dell’Unesco. Gli imbarazzi e soprattutto i guai, quelli veri, stanno però solo per cominciare. Dopo qualche giorno al suo domicilio arrivano infatti gli atti della denuncia della polizia bavarese. L’uomo, dopo un lungo tergiversare, si vede con le spalle al muro e racconta alla coniuge di essere coinvolto in prima persona un caso di molestie sessuali. “Mica una cosa grave – avrebbe confessato – solo una toccatina…”. Lei lo avrebbe fissato per qualche istante e poi, senza dire nulla, gli avrebbe rifilato una serie di potenti schiaffoni sul viso. Ponendo fine, una volta per tutte, alla “scappatella” di ogni anno all’Oktober Fest. All’imprenditore adesso non resta che attendere, con la coda tra le gambe, gli sviluppi dell’inchiesta della magistratura tedesca.