Si racconta senza filtri. Senza segreti. Fedez, rapper amatissimo dal pubblico, scrive un libro-confessione edito da Mondadori ed intitolato “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”.

Sui social condivide la copertina del libro. Fedez dedica anche una parte al rapporto con Chiara Ferragni. “Le nostre differenze emergevano come iceberg pronte a far affondare la nave… Durante il matrimonio ho frequentato figure insopportabili. Una confezione bellissima che puzzava di marcio”, si legge nelle anticipazioni.

E poi ancora: “Il sentimento per Chiara era reale. Quello per Angelica era diverso. Con Chiara volevo costruire. Con lei volevo sognare”. Poi aggiunge: “Non ho mai davvero discusso con Chiara del perché sia finita. Dal suo punto di vista sono io il cattivo, e per certi versi non posso non essere d’accordo”. 

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IL MATRIMONIO CON CHIARA FERRAGNILa proposta di matrimonio, in diretta su RTL 102.5 all’Arena di Verona, la nascita dei due figli e gli anni felicissimi. Poi la fine delle nozze.

“Durante il matrimonio – si legge nel libro – ho subito, per osmosi, le frequentazioni di mia moglie. Avevo accettato passivamente di stare a quel tipo di pensiero lì, di accettare l’architetto superfancy di Milano, quello della moda iperinserito e un’altra serie di figure insopportabili. Una confezione bellissima. Ma dentro, per me, puzzavano tutti. Preferisco frequentare uno che vedi subito quanto fa schifo, piuttosto che un pacchetto stupendo di cui però a poco a poco ti accorgi che puzza di marcio. Meglio chi si presenta per quello che è, piuttosto che per quello che dovrebbe essere”

DOPO “BATTITO” NASCE IL LIBRO DI FEDEZNasce subito dopo Sanremo. O, chissà, Fedez potrebbe averlo iniziato a scrivere proprio durante quella faticosissima settimana dove, sul palco dell’Ariston, ha cantato “Battito”. Riavvolge il nastro e, dopo un lungo silenzio, dice: 

“Non è una scelta, e quando ci arrivi non puoi ignorare più niente. Emozioni. Responsabilità. Verità. È lì che ho scritto Battito. È stato il momento chiave. Attraverso la scrittura ho capito che gli errori che non affronti tornano sempre, finché non li cogli davvero. Analizzare e rimettere in ordine quello che sembrava caotico è stato come iniziare a respirare per la prima volta sott’acqua (…)

Tante cose mi sembravano patetiche. Oggi, se partecipo a una cena, parlo con le persone, sono – più o meno – normale. All’epoca, invece, passavo il tempo incollato al cellulare, senza nemmeno guardarli in faccia. Li trovavo noiosi, presuntuosi senza motivo. Dopo sette anni a sentire gossip sul mondo della moda – chi va a letto con chi, quale designer è stato cacciato – davvero non ne potevo più”.