L’Unione europea dà il via a un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, soprattutto per colpire il gas russo. Così si è aperto il Consiglio europeo di oggi e domani, 23 e 24 ottobre, per cui è volato a Bruxelles anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Sanzioni? Fondamentali. Un cessate il fuoco è possibile. Ma abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia. Con tutta l’Europa, con gli Usa, insieme. Mosca non dimostra di voler fermare questa guerra, attaccano mirando ai civili”. Il vertice si preannuncia difficile: i 27 leader hanno posizioni differenti, o perfino agli antipodi, su una serie di punti cruciali. Due, su tutti. In primis l’uso dei beni russi congelati per continuare a sostenere Kiev anche nel 2026. Poi il grande capitolo della competitività, tema che custodisce tutti i nodi legati al Green Deal, che in molti – compresa la premier Giorgia Meloni – vorrebbero ridimensionare.
Via libera formale alle nuove sanzioni contro Mosca
Le sanzioni Ue contro Mosca arrivano subito dopo le nuove misure prese dagli Usa contro i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil, “causate dal rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso”. La procedura per il via libera alle sanzioni europee, a quanto si apprende dalla presidenza danese, si è conclusa senza alcuna obiezione. Le nuove sanzioni vanno a colpire l’export di Gnl russo, con divieto graduale di importazione, di sei mesi per i contratti a breve termine e dal primo gennaio 2027 per i contratti a lungo termine. Nel pacchetto anche un meccanismo che limita la libertà di movimento dei diplomatici russi di stanza nei Paesi Ue. Inasprito il divieto di transazione per due importanti compagnie petrolifere russe e 117 nuove navi della flotta ombra sanzionate (divieto di accesso ai porti, restrizioni ai trasferimenti da nave a nave e riassicurazione), portando il numero totale di navi a 558. Cinque banche russe vengono soggette a divieto totale di transazioni e viene esteso il divieto di transazioni ai sistemi di pagamento elettronico russi (Mir, Fast Payment System) e a quattro banche di Paesi terzi (in Bielorussia e Kazakistan). Previsti interventi su 45 nuove entità, che supportano l’elusione delle sanzioni: 17 al di fuori della Russia, di cui tre in India, due in Thailandia e 12 in Cina/Hong Kong, molte delle quali coinvolte nello sviluppo di droni.

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Meloni a von der Leyen: “Urgente intervenire sulle auto e ridurre prezzo elettricità”
Sul fronte competitività e ambiente, Meloni ha incontrato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, prima dell’inizio del vertice. Come spiega Palazzo Chigi, “ha ribadito la necessità di urgenti provvedimenti a sostegno del settore automobilistico e delle industrie ad alto consumo energetico, in particolare sul fronte della riduzione dei prezzi dell’elettricità.”
Il Green Deal
Sul Green Deal sembra sarà scontro. In ballo ci sono dei target sul clima da portare alla Cop30. I leader si dividono in tre gruppi: ci sono gli ultra-sovranisti Slovacchia e Ungheria, i pragmatici (come l’Italia, secondo quanto definito dalla stessa Meloni) e i fedeli agli obiettivi della transizione. Sul target della riduzione del 90% delle emissioni al 2040 verrà imposta la parola flessibilità. Roma punta ad esempio a uno sconto del 5%, ma von der Leyen non vuole che si esca dal range del 3-5%.

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