Lunga intervista a Sky per il 46, molto affettuoso nei confronti di Bagnaia, chiamato “il nostro Pecco”. Lodi a Bez e Marini. Ecco cosa ha detto
23 ottobre 2025
Dopo un lungo periodo di silenzio Valentino Rossi è tornato a rilasciare un’intervista. Lo ha fatto a Sky dopo la vittoria con la sua BMW a Indianapolis. Ovviamente si è parlato di quattro ruote, due ruote, ma anche dell’Inter.
Rossi ha detto la sua sulla situazione di Bagnaia, ma anche sulla stagione dei piloti dell’Academy lodando Bezzecchi, Marini e Morbidelli.
Sui piloti dell’Academy…
“Il progetto dell’Academy è iniziato nel 2012-13, ci tengo tanto. Cerco un po’ di ridare una parte di quel che il motociclismo ha dato a me e alla mia vita. È bellissimo lavorare con i giovani, è stato un percorso lungo e abbiamo portato 4 piloti in MotoGP. I nostri piloti ci rendono felici, a me piace seguire le gare e fare il tifo per loro. Mio fratello Luca Marini è in Honda ufficiale, scelta coraggiosa, adesso è sempre davanti, penso e spero possa fare un altro step. Poi c’è Franco Morbidelli che è con noi dall’inizio, l’abbiamo aiutato, ha vinto il mondiale di Moto2 e fa sempre grandi risultati. Quest’anno quello che ci sta dando più soddisfazione è Marco Bezzecchi, ha fatto una stagione fantastica, è stato davanti un sacco di volte, ha vinto, anche in Australia era il più veloce. E poi c’è il nostro Pecco, tre volte campione del mondo, anche con noi in Moto2, purtroppo quest’anno è un po’ in difficoltà, ma noi cerchiamo di stargli vicino per farlo tornare dove merita”
Ti sei dato una spiegazione rispetto a quel che sta succedendo a Pecco?
“Pecco negli ultimi tre anni ha sempre lottato per il mondiale, ne ha vinti due e uno l’ha perso all’ultima gara, quindi ha dimostrato il suo valore. Quest’anno, per un insieme di cose, non si è trovato benissimo con la versione nuova della Ducati, ha fatto un po’ di fatica, anche perché è stato affiancato nel box da un compagno di squadra scomodo e veloce come Marquez, quindi siamo in un momento difficile, noi cerchiamo di aiutarlo al 100%, cercando di capire come fare a risolverla, sinceramente ancora non ce l’abbiamo fatta. Non abbiamo capito bene cosa sta succedendo, ma sono convinto che Pecco tornerà davanti e lotterà per vincere”
Sull’Inter…
“L’anno scorso stagione molto positiva, ma finale drammatico, perché alla fine abbiamo perso tutto, compresa la finale di Champions ed è andato via Inzaghi, che è un grande allenatore. Eravamo preoccupati, ma è arrivato Chivu, che è stato un giocatore fantastico, anche con noi. Ora la squadra ha iniziato a girare, Chivu ha fatto un lavoro egregio, abbiamo fatto un sacco di vittorie, abbiamo vinto 4-0 in Champions, li ho visti, siamo lì davanti, possiamo far bene anche quest’anno. Sabato sera c’è il Napoli e noi ci dobbiamo vendicare, sarebbe bello vincere, poi a Sepang faremo il tifo per i nostri piloti”
Sulla vittoria a Indianapolis…
“È stato bellissimo, è un campionato molto bello, 5 gare e ogni continente ha una gara e quella in America è Indianapolis e quindi sono tornato lì dopo 10 anni dall’ultima gara in MotoGP. È stato un bellissimo weekend, ci siamo giocati la vittoria con l’altra BMW, siamo stati competitivi, gara incredibile, ha iniziato a piovere fortissimo dopo 4 ore, in America sono preoccupati dei lampi, perché le tribune sono in metallo, abbiamo dovuto fermare la gara, e poi è ricominciata a due ore dalla fine, sotto l’acqua e abbiamo vinto, grande emozione”
17 anni fa l’ultima vittoria tua a Indianapolis, anche lì pioveva, eri sulla M1 e battesti Nicky Hayden, un’impresa storica…
“Sì, vinsi nel 2008, prima volta della MotoGP lì. Gara incredibile, dopo qualche giro aveva iniziato a piovere fortissimo, tipo uragano, anche lì gara fermata a qualche giro dalla fine. Dopo una lotta con Hayden ero andato via ed ero riuscito a vincere all’esordio a Indianapolis. È un posto storico, per il motorsport”
Con la vittoria in auto sei l’unico ad aver vinto lì con due e quattro ruote…
“Esatto, una cosa storica”
Dopo tutti questi anni come si mantiene questa cattiveria agonistica?
“Perché mi piace correre, mi da gusto, è sempre stata la mia passione. Sapevo nella mia testa che dopo aver finito con la MotoGP avrei voluto correre in macchina. In macchina è fisicamente più facile che con la moto, anche se sono più vecchio posso gareggiare a un buon livello. La passione, il cercare di migliorare sempre e dare il massimo, oltre all’adrenalina della gara, quando ti abitui è difficile farne a meno”