di
Antonio Meli
La guardia dei Miami Heat e il coach di Portland sono stati arrestati dall’Fbi nell’ambito di un’indagine sul gioco d’azzardo illegale: coinvolto anche Damon Jones, ex giocatore dei Miami Heat e dei Cleveland e adesso allenatore
Un clamoroso scandalo scommesse scuote la Nba. La guardia dei Miami Heat Terry Rozier e il coach di Portland Chauncey Billups sono stati arrestati dall’Fbi nell’ambito di un’indagine su scommesse illegali che ha portato a misure nei confronti, in totale, di 37 persone.
Coinvolte – spiegano i portavoce dell’Fbi – anche famiglie della mafia italo-americana di New York: 13 degli arrestati sono membri o associati alle famiglie Bonanno, Genovese, Lucchese e Gambino. Il fatto che quattro delle cinque famiglie della mafia italo americana siano coinvolte nella stessa indagine – hanno detto fonti dell’Fbi – è insieme molto raro ed estremamente preoccupante, un segnale della vastità della rete messa in campo.
Si tratta di una vera mazzata per la Lega di Basket americana, che pur se «pienamente collaborativa con le autorità» rischia di avere pesantissime conseguenze.
Secondo quanto emerso fino ad ora, i procedimenti sono due.
Il primo – che coinvolge 6 persone – riguarderebbe un giro di scommesse legate a performance falsate in campo da parte di alcuni giocatori: in sostanza, i giocatori utilizzavano informazioni riservate, in loro possesso, per poter piazzare delle scommesse illegali.
Il secondo – che ha portato all’arresto di 31 persone – riguarderebbe uno schema illegale di poker online: le vittime venivano «spennate» in partite truccate che vedevano la partecipazione di ex atleti, perfettamente a conoscenza della truffa.
Lo scandalo del poker prevedeva l’utilizzo di tecnologie sofisticatissime, da lenti a contatto speciali a tavoli a raggi X in grado di «svelare» le carte, e il riciclaggio di denaro con piattaforme di criptovalute. In tutto, le vittime avrebbero perso oltre 7 milioni di dollari; una di loro, in particolare, ha perso oltre 1 milione di dollari.
Il direttore dell’Fbi Kash Patel, nel corso di una conferenza stampa, ha parlato di pratiche illegali che hanno coinvolto «la Nba e Cosa nostra», tenute nel corso di anni a livello internazionale, e ha definito lo scandalo «sconvolgente».
Le famiglie mafiose coinvolte nello scandalo percepivano una percentuale dei guadagni delle partite truccate e gestivano il «recupero crediti».
Rozier – una delle star degli Heat – reduce dalla trasferta a Orlando, è stato arrestato al ritorno della squadra in hotel. Su di lui già negli scorsi mesi erano girate voci di possibili coinvolgimenti.
Per quanto riguarda il coach di Portland Billups, al momento dell’arresto si trovava a Orlando.
Le posizioni dei due, riguardo al presunto coinvolgimento delle scommesse, sembrano essere diverse.
Terry Rozier, ex Hornets e ai Miami dal 2024, in carriera ha messo da parte guadagni da all star con ben 160 milioni di dollari patrimonio. Ma da mesi era finito nel mirino delle indagini dopo una partita sospetta avvenuta nel marzo del 2023. Sul caso era intervenuto anche in quel frangente l’Fbi, dopo che l’Nba aveva concluso le indagini per non avere trovato elementi a sufficienza. L’Fbi ha ora svelato che le partite «attenzionate» sono sette:
– Los Angeles Lakers contro Milwaukee Bucks (9 febbraio 2023);
– Charlotte Hornets contro New Orleans Pelicans (23 marzo 2023);
– Portland Trail Blazers contro Chicago Bulls (24 marzo 2023);
– Orlando Magic contro Cleveland Cavaliers (6 aprile 2023);
– Los Angeles Lakers contro Oklahoma City Thunder (15 gennaio 2024)
– Toronto Raptors contro Los Angeles Clippers (26 gennaio 2024)
– Toronto Raptors contro Sacramento Kings (20 marzo 2024).
Billups, secondo le prime indiscrezioni, non sarebbe legato a scommesse nel mondo dell’Nba, ma avrebbe avuto un ruolo nell partite di poker illegali. Come riportato dalla Nbc, un portavoce dell’Fbi ha confermato anche il coinvolgimento di Damon Jones, ex giocatore dei Miami Heat e dei Cleveland adesso allenatore. Jones è stato arrestato a Las Vegas.
Christopher Raia, direttore dell’ufficio dell’Fbi di New York, ha detto che l’agenzia federale non ha mai distolto la sua attenzione dall’operato delle famiglie legate alla mafia. «Questa è solo la punta dell’iceberg. Lavoreremo giorno e notte per far sì che queste famiglie mafiose smettano di ccompiere crimini nelle nostre comunità».
23 ottobre 2025 ( modifica il 23 ottobre 2025 | 17:26)
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