Momento difficile in casa Mercedes

Dopo l’exploit in Canada su una pista dove già un anno fa la Mercedes aveva brillato il team di Brackley ha vissuto tre weekend a dir poco anonimi in Austria, in Gran Bretagna e in Belgio. Il talento di George Russell sul giro secco ha permesso alla Mercedes di piazzare qualche acuto, ma il triplo zero di Andrea Kimi Antonelli e i 12 punti in tre gare racimolati da Russell evidenziano che anche l’ultimo anno di questo ciclo tecnico si sta rivelando un rebus irrisolvibile per la Mercedes.

George Russell ha ammesso che la direttiva tecnica sulle ali flessibili entrata in vigore a Barcellona ha forzato delle contromisure che hanno inguaiato la Mercedes: “Abbiamo preso una direzione leggermente diversa per affrontare il problema del cambiamento dell’ala anteriore e chiaramente da quel momento abbiamo fatto un grande passo indietro – le parole di Russell riportate dalla testata planetf1.com – forse dovremmo semplicemente tornare all’assetto pre-Barcellona per cercare di ritrovare il bandolo della matassa, ovviamente non possiamo farlo per quanto riguarda l’ala anteriore. Ci manca stabilità al posteriore, la macchina è più difficile da guidare ed è per questo che io e Antonelli commettiamo più errori”.

Quanto suggerito da Russell – tornare all’assetto pre-Barcellona – non è affatto semplice da percorrere come soluzione perché l’ala anteriore è una componente fondamentale che indirizza tutti i flussi d’aria, un fattore ancora più decisivo con un regolamento basato sull’effetto suolo. Il responsabile delle operazioni in pista Andrew Shovlin ritiene che la direttiva tecnica non è l’unica ‘responsabile’ dal momento di difficoltà che sta attraversando la Mercedes: “All’inizio dell’anno avevamo una vettura che funzionava bene praticamente su tutti i circuiti, in genere in Qualifica lottavamo per la seconda fila se non addirittura per la prima – le parole di Shovlin – la direttiva tecnica ha compromesso il bilanciamento e la stabilità della vettura un po’ per tutti, in Canada siamo riusciti ad essere molto competitivi e possiamo fare altrettanto anche su altri circuiti, dobbiamo semplicemente trovare una soluzione che al momento di sfugge. Dopo la direttiva tecnica abbiamo preso una strada sbagliata e stiamo analizzando perché abbiamo perso stabilità in ingresso curva. Parleremo con i piloti e già in Ungheria apporteremo dei correttivi per cercare di individuare e risolvere il problema”.