Leader del Mondiale con 346 punti, Oscar Piastri (McLaren) si presenta a Città del Messico con la pressione di dover rispondere al rientro in classifica del compagno di squadra Lando Norris (-14 punti) e di Max Verstappen su Red Bull (-40): “Il mio vantaggio in classifica si è ridotto un po’ nelle ultime gare, ma il recupero di Lando e Max non cambierà il mio approccio alle gare. Se farò un bel lavoro, allora non sarà importante cosa faranno gli altri. Se è meglio essere preda o cacciatore? A tutti piacciono le storie che raccontano una rimonta, ma a me piace essere in testa al Mondiale. La collisione avvenuta con Norris nella Sprint di Austin è stata in gran parte colpa mia, ma ora in Messico si riparte da zero. Negli ultimi weekend di gara la Red Bull e Verstappen sono stati molto costanti e saranno una minaccia anche qui, ma noi faremo del nostro meglio. Preferirei partire dal primo posto in griglia in questo Gp, ma l’importante sarà prendere le giuste decisioni. Non c’è una formula magica. In F1 mi sento più forte rispetto a quando vinsi la F3: lì ho già dimostrato di saper vincere un campionato. Se voglio conquistare questo Mondiale, dovrò trarre il massimo da me stesso; non ha senso concentrarmi sui miei rivali. Penso che noi e la Red Bull saremo vicini in ogni pista. Da Monza in poi Verstappen ha mostrato uno stato di forma sorprendente ed è così tornato rapidamente in lotta per il titolo, mentre prima tutti, me compreso, pensavamo fosse solo un discorso tra me e Norris ormai”.

Chi spera di vivere un bel weekend messicano è anche Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), solo tredicesimo negli Stati Uniti: “Il Q3 ad Austin è stato deludente. Ho avuto un problema al DRS e poi non sono riuscito a ottenere un bel giro. Le qualifiche sono fondamentali, perché quest’anno la track position è stata molto importante in ogni gara. Guidare con l’aria pulita davanti poi è sicuramente meglio. Se riuscirò a fare il passo che mi manca nel Q3, allora potremo fare bene in gara. Nella parte europea della stagione ho vissuto un lungo periodo di difficoltà e mi sono lasciato sopraffare dalla frustrazione. Dopo Monza ho parlato con il team e cambiato il mio approccio. Ora mi sto concentrando sul guidare bene, i risultati arriveranno. Se Max può ancora vincere il titolo? Per me sì, non ha nulla da perdere e può attaccare senza remore”.