Lo scooter Beverly 300 guidato da Luigi Morcaldi che si avvicina lentamente al parcheggio di via Giuseppina Grassini. Va verso il civico 5 e poi torna leggermente indietro. Si ferma. L’uomo che scende e va incontro all’ex moglie Luciana Ronchi, che a piedi andava verso casa.
Le immagini dell’agguato contro Luciana Ronchi
Sono le immagini delle telecamere di un servizio privato di videosorveglianza che inquadrano l’intera scena dell’omicidio in pieno giorno che mercoledì ha sconvolto la città di Milano.
Morcaldi fa in tempo a sferrare 14 coltellate, mentre due testimoni, uno in bici e l’altro a piedi, accorrono in soccorso della donna. Lei si rialza, cammina barcollando verso l’ingresso del suo condominio. Percorre una decina di metri e, mentre uno dei testimoni cerca di raggiungerla, stramazza al suolo. Questo mentre in primo piano, Morcaldi risale sul motorino e scappa via.
Il video del femminicidio a Milano
Il killer: “Volevo spaventarla”
L’ex marito diventato killer verrà arrestato dalla polizia locale guidata da Gianluca Mirabelli nel pomeriggio, al Parco Nord, mentre la donna morirà in serata all’ospedale Niguarda. Lui, interrogato dai pm, ha confessato l’omicidio sostenendo che avrebbe solo voluto “spaventarla in modo violento”.
“Sono stato io. Pensavo due coltellate, non 14. Non ho capito più niente, volevo dargli quella paura scossosa (testuale, ndr), 14 coltellate, sono un assassino dottore, non so che dirle. Io queste cose le sentivo in tv”. Morcaldi ha negato la premeditazione.
Nel verbale, non sempre lineare, ha fatto riferimento a soldi spariti e la sua condizione di senzatetto ospite del dormitorio ‘Casa Jannacci’: “Sono spariti 14mila euro di oggetti di quella casa”, ha detto l’uomo che dopo la separazione ha fatto il badante fino a marzo 2025.