Il Tour de France 2026 prenderà il via il 4 luglio da Barcellona con una cronosquadre e si concluderà, come da tradizione, sui Campi Elisi di Parigi. L’edizione numero 114 della Grande Boucle prevede 21 tappe, due giorni di riposo, 3.333 chilometri complessivi e 54.450 metri di dislivello. Sarà un percorso che favorisce gli scalatori, con numerose salite impegnative e un chilometraggio ridotto a cronometro, per un totale di soli 45 chilometri contro il tempo. Dopo la tappa inaugurale a cronosquadre, è prevista una cronometro individuale di 26 km alla 16ª tappa, con partenza in salita, che potrebbe risultare decisiva ma non adatta ai puri specialisti. Il tracciato del 2026 comprende sette tappe pianeggianti, quattro intermedie e otto di montagna, con cinque arrivi in salita e conferma il fascino storico della corsa, con un equilibrio tra tappe spettacolari e difficoltà altimetriche che ne fanno uno degli appuntamenti sportivi più seguiti e iconici al mondo.
Il Tour de France 2025: dati economici e impatto
L’edizione del Tour 2025, dominata da Tadej Pogacar, ha confermato l’enorme valore economico e mediatico della manifestazione. Secondo le analisi più recenti, l’impatto complessivo sul territorio ha sfiorato un miliardo di euro tra spesa turistica, investimenti locali, visibilità mediatica e sponsorizzazioni.
Il montepremi complessivo della corsa è stato di 2,3 milioni di euro, con 500.000 euro destinati al vincitore, 200.000 euro al secondo classificato e 100.000 euro al terzo. Premi aggiuntivi sono stati assegnati per le varie classifiche secondarie – maglia verde, maglia a pois, maglia bianca e squadre – confermando la rilevanza economica anche all’interno della competizione.
La maggior parte del valore generato dal Tour si concentra sull’indotto economico. Ogni città che ospita una tappa può registrare fino a 60 milioni di euro di spesa locale in termini di turismo, ospitalità e servizi. Le aree attraversate sperimentano anche un lieve incremento del PIL locale, stimato attorno allo 0,14%, pari a circa 56 euro pro capite.
Le sponsorizzazioni e la visibilità globale
Sul piano mediatico, il Tour 2025 ha raggiunto 3,8 milioni di spettatori medi giornalieri in Francia, con picchi di 5,4 milioni durante la tappa del 14 luglio, giornata nazionale francese. La corsa ha consolidato la sua posizione come evento sportivo più seguito in Europa dopo i grandi tornei di calcio, grazie a una copertura televisiva capillare e alla diffusione globale in oltre 190 Paesi.
Le sponsorizzazioni continuano a rappresentare una fonte primaria di ricavi. Nel 2025, l’accordo triennale con Airbnb ha introdotto nuove forme di promozione legate agli affitti turistici e alle esperienze lungo il percorso. Le aziende partner utilizzano il Tour come piattaforma per associare il proprio brand a valori come sport, sostenibilità e turismo. Secondo le analisi di settore, circa il 45% dei ricavi complessivi dell’organizzazione del Tour deriva dai diritti televisivi internazionali, mentre il resto proviene da sponsorizzazioni, merchandising e biglietti.
Le squadre partecipanti, invece, operano con budget medi superiori ai 50 milioni di euro, necessari per sostenere la competizione ai massimi livelli. L’indotto economico della grande corsa ciclistica ha quindi generato quasi un miliardo di euro.