Maire ha diffuso i risultati economici e finanziari dei primi nove mesi del 2025.
La società – quotata al MidCap e attiva nella trasformazione delle risorse naturali – ha terminato il periodo in esame con ricavi per 5,23 miliardi di euro, in aumento del 26,7% rispetto ai 4,13 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno. Il management ha segnalato che l’aumento del fatturato riflette la progressione costante dei progetti in corso di esecuzione.
In forte crescita anche il margine operativo lordo, che è aumentato da 268,78 milioni a 358,14 milioni di euro (+33,2%); di conseguenza, la marginalità è migliorata al 6,8%.
Maire ha chiuso il periodo gennaio-settembre 2025 con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 193,61 milioni di euro, in aumento rispetto ai 137,61 milioni contabilizzati nei primi nove mesi dello scorso anno.
Nei primi nove mesi del 2025 Maire si è aggiudicata nuovi ordini per 5,81 miliardi di euro, mentre a fine settembre 2025 il portafoglio ordini complessivo era pari a 13,87 miliardi di euro.
Sempre a fine settembre 2025 la posizione finanziaria netta adjusted era positiva per 342,5 milioni di euro, rispetto ai 375,1 milioni di inizio anno.
Alla luce dei risultati trimestrali e della visibilità sul resto dell’anno, il management di Maire ha confermato le previsioni economico-finanziarie per l’intero esercizio 2025.
In particolare, i vertici dell’azienda prevedono ricavi compresi tra i 6,8 miliardi e 7 miliardi euro e un EBITDA tra i 460 e i 490 milioni di euro, con una marginalità stimata tra il 6,8% e il 7%. Gli investimenti sono previsti tra i 130-150 milioni di euro.
Il management è fiducioso che ricavi e marginalità possano attestarsi nella fascia alta del range.
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