Il governo Meloni prosegue dunque sulla strada di riduzione delle aliquote Irpef, concentrandosi sul ceto medio. Scatta così la sforbiciata di due punti sulla seconda fascia di aliquote, che passa dal 35% al 33%, per i redditi che vanno dai 28mila ai 50mila euro annui. La novità, ha spiegato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, coinvolge circa 13,6 milioni di contribuenti, di cui 8,2 milioni con reddito prevalente da lavoro dipendente. Il beneficio medio dovrebbe essere di 210 euro, a fronte di un peso complessivo della misura che si aggira sui 3 miliardi all’anno per il triennio che va dal 2026 al 2028. Il taglio vale però soltanto per la “parte” di reddito che ricade nel secondo scaglione, quindi i benefici saranno tanto più alti quanto più alta sarà quella parte di reddito. Lo saranno quindi per chi guadagna di più, mentre chi è più vicino ai 28mila euro vedrà aumenti molto risicati.
Per approfondire: Tutti i bonus e gli incentivi presenti nella Legge di Bilancio