Per resistere e decolonizzare lo sguardo sulla Palestina, terra d’origine della sua famiglia, la ricercatrice e giornalista Alba Nabulsi pone al centro del suo libro dieci parole da ristudiare e risemantizzare. La sua opera “Lessico palestinese. Anatomia del genocidio a Gaza in dieci parole”, pubblicata per Le plurali con la prefazione di Francesca Albanese, chiede al lettore di interrogarsi su come un vocabolo -ad esempio: “identità”- possa cambiare significato se utilizzato da una persona di Gaza o da una voce occidentale mainstream. Fonti giornalistiche e prospettiva personale si intrecciano contro l’oppressione e la cancellazione culturale: l’intervista di Altreconomia parte proprio da qui.
Come nasce “Lessico palestinese” e in quale contesto personale e politico ha preso forma?
AN Il libro nasce circa un anno fa, non senza difficoltà e battute d’arresto. L’elemento autobiografico s’intreccia in queste pagine con la narrazione
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