Raffiche di vento da paura, tormente in montagna e aumento delle temperature in pianura dal pomeriggio di ieri, giovedì 23 ottobre 2025, in provincia di Torino. Un po’ dappertutto, a macchia di leopardo, si sono registrate cadute di alberi (o grossi rami) e pali, alcune delle quali hanno coinvolto auto, parcheggiate e in marcia. In ogni caso non si è registrato alcun ferito. Numerosi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco, anche per tegole pericolanti sui tetti delle case.

Alla Sacra di San Michele, a cavallo tra Sant’Ambrogio di Torino e Chiusa di San Michele, si sono registrate raffiche fino a 153 chilometri orari. Alla diga del lago Serrù, sopra Ceresole Reale, oltre a una bufera di neve, hanno superato i 100 chilometri orari. Stesso discorso per la zona del rifugio Gastaldi a Balme, dove tra l’altro la temperatura è scesa sotto lo zero. A Nole sono state misurate raffiche fino a 76 chilometri orari, ad Avigliana fino a 74.

Proprio quest’ultimo comune, dove i due laghi hanno preso un aspetto marittimo, con onde provocate dal vento, l’amministrazione comunale ha disposto la chiusura di tutte le aree giochi per bambini del territorio per motivi di sicurezza fino alla cessazione dell’emergenza, prevista per la tarda mattinata di oggi.

I consigli per stare sicuri in caso di vento forte

Il Comune di Borgone Susa ha pubblicato una serie di consigli da seguire in caso di vento forte, che pubblichiamo qui di seguito.

All’aperto evita le zone esposte, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e alla conseguente caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come un vaso o una tegola; evita con particolare attenzione le aree verdi e le strade alberate. L’infortunio più frequente associato alle raffiche di vento riguarda proprio la rottura di rami, anche di grandi dimensioni, che possono sia colpire direttamente la popolazione che cadere e occupare pericolosamente le strade, creando un serio rischio anche per motociclisti e automobilisti.

In ambiente urbano, se ti trovi alla guida di un’automobile o di un motoveicolo presta particolare attenzione perché le raffiche tendono a far sbandare il veicolo, e rendono quindi indispensabile moderare la velocità o fare una sosta; presta particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli all’uscita dalle gallerie e nei viadotti; i mezzi più soggetti al pericolo sono i furgoni, mezzi telonati e caravan, che espongono alle raffiche una grande superficie e possono essere letteralmente spostati dal vento, anche quando l’intensità non raggiunge punte molte elevate.

In generale sono particolarmente a rischio tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le assicurazioni.

In casa sistema e fissa opportunamente tutti gli oggetti che nella tua abitazione o luogo di lavoro si trovino nelle aree aperte esposte agli effetti del vento e rischiano di essere trasportati dalle raffiche (vasi e altri oggetti su davanzali o balconi, antenne o coperture e rivestimenti di tetti sistemati in modo precario).

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