Il Modello 770 è uno degli adempimenti fiscali che le imprese devono mettere in calendario ogni anno. Lo scopo di questo documento è preciso e ben delineato: serve per gestire con la massima trasparenza le ritenute che sono state operate nella busta paga ai vari lavoratori assunti dall’azienda. E serve, soprattutto, ad attestare che sono state versate a tempo.
La scadenza entro cui deve essere presentato il Modello 770 è il prossimo 31 ottobre 2025. Rispettare questa deadline evita ai sostituti d’imposta il rischio di vedersi irrogare delle sanzioni e di andare incontro a delle complicazioni in futuro.
Entro quando deve essere presentato
Ogni anno i datori di lavoro devono inviare il Modello 770. La comunicazione deve essere effettuata entro il 31 ottobre. Il documento serve a comunicare le ritenute fiscali che il sostituto d’imposta applica sui compensi che, mensilmente, eroga ai propri collaboratori.
L’operazione coinvolge trasversalmente tutti, dai dipendenti ai collaboratori, per arrivare a chi percepisce delle provvigioni o dei dividendi.
All’interno di questo documento rientrano i versamenti che sono stati effettuati e i crediti che vengono utilizzati ogni anno.
Le novità previste per il 2025
Per quanto riguarda il 2025, il legislatore ha introdotto una serie di novità che riguardano direttamente il Modello 770. Le più importanti sono:
- l’eliminazione delle note che riguardano le sospensioni fiscali legate al sisma che ha coinvolto il Centro Italia e l’emergenza Covid;
- si è provveduto ad introdurre la nota M, che deve essere utilizzata esclusivamente dalle amministrazioni statali per effettuare i conguagli fiscali entro 2 mesi dal momento in cui il rapporto di lavoro è cessato.
Siamo davanti a vere e proprie modifiche tecniche, ma che hanno un impatto pratico sui quadri che devono essere compilati all’interno della modulistica. La scadenza finale entro la quale presentare il Modello 770, a ogni modo, non cambia.
Enti pensionistici
Banche e intermediari finanziari
Professionisti e studi associati che operano ritenute su compensi
Condomìni e altri sostituti d’imposta
Redditi di lavoro autonomo e provvigioni
Dividendi, interessi e redditi di capitale
Altri redditi soggetti a ritenuta alla fonte
Dati fiscali dei percipienti (dipendenti, collaboratori, professionisti, ecc.)
Ritenute operate e versate tramite F24
Crediti, compensazioni e conguagli effettuati
Il 770 ne rappresenta il riepilogo annuale e il completamento
Sanzione da 258 a 2.065 euro per mancata presentazione del 770
770 integrativo successivamente, per aggiornare dati o correggere omissioni
Come compilare il Modello 770
Nella compilazione del Modello 770 i contribuenti devono prestare la massima attenzione alla compilazione del Quadro SX, al cui interno devono essere riportati:
- il bonus Natale 2024 del valore di 100 euro che è stato erogato lo scorso anno insieme alla tredicesima;
- l’eventuale bonus del 15% che è stato riconosciuto ai lavoratori per il lavoro notturno e straordinario festivo durante il primo semestre 2024.
Si tratta, in questo caso, di una serie di crediti fiscali che i datori di lavoro sono riusciti a recuperare attraverso delle apposite compensazioni.
I dati devono essere indicati in modo corretto e preciso all’interno del Modello 770, in modo da garantire la coerenza con i dati che sono contenuti all’interno della certificazione unica dei lavoratori.
Altra sezione che deve essere compilata è il Quadro ST, all’interno del quale devono essere indicate:
- le ritenute operate;
- le trattenute per l’assistenza fiscale;
- le imposte sostitutive.
Questo particolare quadro deve essere compilato dalle amministrazioni dello Stato, anche da quelle con ordinamento autonomo che non hanno utilizzato i modelli di pagamento F24 e F24EP per il versamento delle varie ritenute.
Il Quadro ST è composto da quattro sezioni:
- la prima deve essere utilizzata per indicare i dati relativi alle ritenute alla fonte che sono state operate per l’assistenza fiscale, compresi i versamenti delle ritenute e delle imposte sostitutive;
- nella seconda trovano spazio i dati relativi all’addizionale Irpef, comprese quelle che devono essere indicate in fase di assistenza fiscale, e devono essere indicati anche tutti i relativi versamenti che sono stati effettuati;
- all’interno della terza sezione dovranno essere indicati i dati relativi alle ritenute operate e alle imposte sostitutive che si riferiscono ai redditi di capitale e ad altri redditi;
- la quarta sezione deve essere utilizzata per indicare le imposte sostitutive e l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero.
La compilazione del Modello F24
I soggetti che dovessero effettuare dei pagamenti utilizzando il Modello F24 devono ricordarsi che l’anno di riferimento che deve essere inserito è il periodo d’imposta dei redditi a cui si riferisce.
Nel caso in cui siano state versate delle ritenute Irpef sui redditi da lavoro dipendente corrisposti entro lo scorso 12 gennaio 2025 – e che si riferiscono al periodo d’imposta 2024 – è necessario indicare come anno di riferimento proprio il 2024.
Se invece ci si riferisce alle trattenute di addizionale regionale all’Irpef determinate su redditi di lavoro dipendente, che sono state corrisposte nel corso del 2023, è necessario indicare come anno di riferimento proprio il 2023.
Quali sanzioni ci sono in caso di errore
È importante rispettare la scadenza del 31 ottobre 2025 per trasmettere il Modello 770 perché in caso di ritardo sono previste delle sanzioni.
Nel caso in cui la documentazione non dovesse essere presentata è prevista una sanzione che parte da un minimo di 260 euro per arrivare fino al 240% delle ritenute che non sono state dichiarate. Attraverso il ravvedimento operoso il contribuente ha la possibilità di regolarizzare in modo spontaneo la propria posizione.
Nel caso in cui fossero stati commessi degli errori è possibile porvi rimedio con:
- una correttiva che deve essere presentata entro i termini – la nuova dichiarazione deve dunque essere presentata entro e non oltre il 31 ottobre;
- una integrativa, nel caso in cui le correzioni dovessero essere presentate oltre i termini, quindi dal 1° novembre in poi.
Il rispetto delle scadenze permette:
- che le imposte trattenute dai sostituti d’imposta vengano comunicate in modo corretto al fisco;
- di effettuare dei controlli incrociati tra i Modelli F24 e le certificazioni uniche;
- di tutelare aziende e lavoratori da potenziali contestazioni da parte degli uffici tributari.