di
Paolo Tomaselli
L’allenatore dell’Inter si lamenta degli insetti e delle urla dei calciatori: «Non esistono coppie fisse, con il Napoli sarà importante non fondamentale»
Cimici, urla e il match scudetto di Napoli. La conferenza stampa di Cristian Chivu alla vigilia di Napoli-Inter è movimentata: prima il tecnico nerazzurro si lamenta per un insetto che lo tormenta («Mi è entrato nella maglietta»), poi dalle stanze accanto arrivano un paio di urla di qualche giocatore bontempone. «Il giorno di riposo non ha fatto bene…» sorride Chivu, che in realtà aveva appena finito di dire il contrario — visto che l’Inter ieri non si è allenata e ha avuto solo la seduta di oggi per preparare la partita —: «C’era bisogno di staccare, il riposo è l’allenamento migliore».
«Si affrontano i campioni e i vice-campioni, quello che è successo nell’ultima settimana credo c’entri poco. Sarà una partita combattuta, tutte e due le squadre vorranno mostrare la loro ambizione. Però siamo solo all’ottava giornata: non neghiamo che sia una partita importante, ci si gioca tanto, ma non tutto. Sappiamo che troveremo un ambiente non favorevole e dobbiamo farci trovare pronti per una grande prestazione, dal punto di vista fisico e mentale».
La formazione sembra fatta ed è la stessa di Roma, con Bonny accanto a Lautaro e Pio che scalpita in panchina: «Per me sono tutti intercambiabili, non esistono coppie fisse, nessuno si pesta i piedi con l’altro». La certezza — e la grande differenza con l’anno scorso — è che Thuram può recuperare con calma, puntando la Fiorentina mercoledì o il Verona domenica 2 per tornare in campo almeno parzialmente.
Dopo la peggior giornata nella storia della serie A a 20 squadre (appena 11 gol), Chivu sottolinea la capacità degli allenatori del nostro campionato di preparare le partite sull’avversario: «Una cosa che spesso all’estero non si vede». E fa una chiosa anche su Milan-Como a Perth, pur non essendo coinvolto direttamente: «Io non mi lamento mai, lo trovo uno spreco di energie, non vedo fantasmi. Sono andato a Bengasi a fare un’amichevole in giornata e mi è sembrata una opportunità per far vedere il calcio internazionale anche in altri Paesi».
24 ottobre 2025 ( modifica il 24 ottobre 2025 | 14:58)
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