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Rinaldo Frignani e Redazione Roma
La Questura ha vietato qualsiasi spostamento in corteo in quanto l’autorizzazione per la manifestazione era stata concessa soltanto per un presidio
Momenti di tensione al presidio pro Palestina in piazza Verdi, al quartiere Pinciano-Parioli della Capitale. Circa 400 manifestanti si sono radunati all’angolo con via Bellini chiedendo di potersi muovere in corteo verso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per continuare la loro protesta in occasione della Festa della Cinema come annunciato sui social nei giorni scorsi.
Corteo pro Palestina, idranti in azione
«Ci hanno permesso di passare nel bioparco senza simboli – dicono gli attivisti- seguendo la logica di trattare i palestinesi come animali». «La Questura di Roma si allinea con i diktat di Israele – urlano dai megafoni-. Hanno paura di un movimento che dice “basta guerra”. Il corteo si muove perché pretende il diritto a manifestare. Nessuno può dire che questo corteo è pericoloso. Non accettiamo nessun divieto. Vogliamo arrivare davanti all’ambasciata di Israele e alla Festa del cinema».
Vietati gli spostamenti
La Questura ha vietato qualsiasi spostamento in corteo in quanto l’autorizzazione per la manifestazione era stata rilasciata soltanto per un presidio. La comunicazione è stata ripetuta ancora una volta dai vertici dell’ordine pubblico agli organizzatori del sit-in. Tutta la zona è presidiata da centinaia di poliziotti anche con gli idranti e numerosi mezzi blindati che si trovano anche lungo tutte le strade che portano alla residenza dell’ambasciatore americano di Villa Taverna e all’ambasciata d’Israele. Al momento non ci sono stati contatti fra manifestanti e forze dell’ordine mentre un elicottero della polizia sorvola bassa quota tutta la zona dei Parioli, dove il traffico è andato completamente in tilt. Sempre la Questura ha proposto ai manifestanti di recarsi all’Auditorium non in corteo e senza bandiere per proseguire lì la protesta ma questa soluzione non sarebbe stata accettata.
Ordinato lo scioglimento della manifestazione
Con fascia tricolore e megafono, il dirigente del servizio di ordine pubblico ha comunicato ai manifestanti l’ordine del Questore, ai sensi del Testo Unico sulle leggi di pubblica sicurezza, con cui viene formalmente opposto divieto a qualunque spostamento dei manifestanti verso altri siti. Contestualmente, viene ordinato ai promotori lo scioglimento della manifestazione, con l’avvertimento che, in caso di inottemperanza, «lo scioglimento sarà indotto dalla forza pubblica ed i responsabili deferiti all’Autorità giudiziaria». Quindi per i vertici dell’ordine pubblico la manifestazione è da ritenersi sciolta.
I manifestanti a via Paisiello dove continuano le tensioni
Tuttavia in piazza Verdi rimangono alcune persone che si sono spostate prima verso via Po e poi all’incrocio con via Paisiello ma sono stati bloccati ancora una volta dai blindati della polizia: si tratta di un migliaio di manifestanti che chiedono a gran voce di poter proseguire in corteo verso l’Auditorium. Ma la Questura è stata molto chiara su questo punto fino a questo momento. Gli agenti hanno i caschi e sul posto saranno affluendo anche rinforzi. «Corteo, corteo», «Roma lo sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare» e «Vergogna, vergogna», gridano i manifestanti. Intanto si sono creati momenti di tensione attorno a un parcheggio interrato: il conducente di una Bmw station wagon nera ha forzato il blocco dei manifestanti rischiando di investirne alcuni che lo hanno raggiunto perdendo a calci la vettura. Quindi l’uomo al volante è entrato nel garage ma alcuni hanno sputato sulla sua vettura. Nel frattempo prosegue il presidio dei manifestanti attorno a piazza Verdi: alcuni hanno circondato i blindati e un idrante scandendo slogan e continuando a gridare di voler fare un corteo. «Ci sediamo per terra perché abbiamo chiesto di tornare a Piazza Verdi e ci hanno detto di togliere le bandiere palestinesi», dicono gli attivisti, che accusano le forze dell’ordine di essere «fascisti» e di stare effettuando «un sequestro di persona».
Lancio di bottiglie
Ancora momenti di tensione a ridosso di piazza Verdi con lanci di bottiglie contro i poliziotti dopo che l’idrante ha utilizzato un getto d’acqua per disperdere i manifestanti. Un agente è stato colpito sul casco ma non ha riportato ferite. Alcune centinaia di persone che stanno partecipando ancora alla manifestazione rifiutano di lasciare la zona come ordinato dalla Questura in quanto secondo i vertici dell’ordine pubblico l’iniziativa è finita ormai da più di un’ora.
Le reazioni politiche : «Quanto sta accadendo è inaccettabile»
«Le forze dell’ordine impediscono con la forza la partenza del corteo, creando grave tensione e rischi di incidenti in piazza. Invece di garantire il diritto costituzionale a manifestare, il governo Meloni continua a militarizzare le strade e a reprimere ogni forma di dissenso sociale – dice Giovanni Barbera, co-segretario romano e membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista, presente alla manifestazione-. Chiediamo il rispetto dei diritti democratici sanciti dalla nostra Costituzione. Quanto sta accadendo è del tutto inaccettabile».
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24 ottobre 2025 ( modifica il 24 ottobre 2025 | 21:02)
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