Bagnaia resuscita per la seconda volta
(Paolo Lorenzi) Resuscita, per la seconda volta dopo il Giappone, Pecco Bagnaia, vincendo con un sostanzioso vantaggio la gara breve di Sepang. In difficoltà venerdì, fuori dalla top ten in prequalifica, in pole sabato, infine sul gradino più alto del podio nella sprint: nel balletto di prestazioni ed emozioni (dallo sconforto totale alla gioia di un successo insperato), Bagnaia ha ritrovato il sorriso e, forse, qualche indicazione. Venerdì sembrava in crisi, ma con qualche sprazzo di luce che solo lui era in grado d’interpretare come una competitività ritrovata («ieri ho sbagliato io» ha ammesso Bagnaia dopo la pole position in qualifica). Solo lui poteva riportare il sorriso tra i suoi uomini che in questi mesi, complicati e sofferti, non hanno smesso di credere nel loro pilota. «Il team si merita questo risultato perché soffre insieme a me – ha detto Pecco -. La situazione è intricata, nulla è chiaro, un mese fa avevo delle difficoltà, adesso siamo di nuovo competitivi. Mai successo prima, dobbiamo capire cosa sta succedendo» E poi, riflettendo sulla soluzione trovata: «Sto provando qualcosa di nuovo che mi sta dando un migliore feeling»: un’iniezione di ottimismo che può dargli la spinta anche per la gara lunga di domenica. «Stamattina le cose s’erano già messe bene, ma lui non ha sbagliato nulla» il commento di Gigi Dall’Igna, general manager Ducati. La chiave della svolta è stata la «piccola modifica» (come l’ha definita Bagnaia) sulla sua moto, decisa dopo le libere del mattino. Quanto è bastato per dargli lo confidenza che serviva, prima in qualifica e poi nella baby race, storicamente il suo scoglio più grande. La vittoria numero tredici nell’anticipo del sabato, lo riporta al terzo posto in campionato, posizione persa in Australia a favore di Bezzecchi. Il romagnolo dell’Aprilia, scattato dalla quattordicesima casella, ha recuperato sette posizioni, ma la Malesia fin qui è parsa un capitolo diverso rispetto alle ultime, brillanti prestazioni. Le moto di Noale a questo giro inseguono. La Ducati ha invece ritrovato il podio, occupando tutti i gradini: insieme a Bagnaia sono saliti Alex Marquez e il suo compagno di squadra nel team Gresini, Fermin Aldeguer che si è così assicurato il titolo di «rookie of the year», miglior debuttante dell’anno.