Bologna, 25 ottobre 2025 – Una delle voci più amate e influenti della scena musicale italiana è approdata sotto le Due Torri. Ieri sera, Marco Mengoni ha conquistato il palco dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, esibendosi nella prima delle due date in programma a Bologna (foto). E tra l’altro sono ancora disponibili alcuni biglietti per il bis di oggi. L’idolo di Ronciglione non ha bisogno di presentazioni: in 16 anni di successi, ha ottenuto 85 dischi di platino, vinto due volte il Festival di Sanremo e raggiunto oltre i tre miliardi di ascolti sulle piattaforme di streaming.
Due ore di show in cui Mengoni, accompagnato dalla band, ballerini e coriste, ha ripercorso la sua intera carriera, dai singoli più recenti alle hit immortali, prendendo per mano il pubblico in un intenso viaggio tra generi diversi. Ad aprire il concerto, concepito come uno spettacolo teatrale diviso in sei capitoli, ‘Prologo – Prima di tutto’, durante il quale Mengoni ha cantato ‘Ti ho voluto bene veramente’, ‘Guerriero’ e ‘Sai che’. La sua voce inconfondibile, una coreografia elegante e una scenografia mozzafiato hanno fin da subito incantato l’Unipol Arena. Il secondo segmento, dal titolo ‘Parodo – Il primo canto’, è incentrato sui concetti di egoismo e responsabilità.
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“Se non facciamo sentire la nostra voce, che senso ha? – recita una voce preregistrata – Che cosa può smuovere la coscienza delle persone se permettiamo che migliaia di innocenti vengano uccisi? È il silenzio che lo sta permettendo”. Con brani come ‘La valle dei re’, ‘No stress’, ‘Voglio’ e ‘Muhammad Ali’, è stato l’atto più energico, quello in cui Mengoni ha saputo meglio unire doti canore e presenza scenica. In ‘Episodi – Lo sviluppo della trama’, invece, il cantautore romano ha raccontato come “la musica sia stata fondamentale per affrontare i traumi e superare i momenti difficili”.

Pubblico in delirio per Marco Mengoni (Fotoschicchi)
Attraverso canzoni come ‘Fuoco di paglia’, ‘Cambia un uomo’, ‘Luce’ e ‘Hola’, Mengoni ha regalato al pubblico un momento intimo ed emozionante. ‘Due vite’, ‘L’essenziale’, ‘Mi fiderò’ e ‘La Casa Azul’ hanno composto ‘Stasimi – Momenti di riflessione’, il quarto atto. “Non voglio fare paragoni o creare inutili competizioni, ma Bologna è proprio speciale – scherza Mengoni -. Siamo in uno dei palazzetti più belli d’Italia. Sono onorato di suonarci. E questa è la data del tour con più persone. Vi ringrazio per tutta la vostra fiducia, perché oggi siete venuti al mio concerto senza che fosse ancora uscito un altro disco”.
Consapevolezza e fragilità sono state il filo conduttore del quinto capitolo, ‘Esodo – La conclusione’, che ha visto l’artista di Ronciglione esibirsi in ‘Onde’, ‘Un fiore contro il diluvio’ e ‘Proibito’. Infine, ‘Mandare tutto all’aria’, ‘Pazza Musica’, ‘Ma stasera’ e ‘Io ti aspetto’ hanno concluso l’ultimo atto, ‘Catarsi – La purificazione’. Dopo aver accontentato un fan improvvisando una versione a cappella di ‘Parole in circolo’, Mengoni si è preso qualche minuto per parlare con il pubblico: “Questo spettacolo nasce dalla volontà di uscire dal periodo più duro della mia vita. Catarsi significa anche andare oltre i momenti di crisi. Ci vuole coraggio per salire sul palco e far trascorrere due ore di divertimento ed emotività alla gente, senza però scordarsi che ci sono ancora persone che vedono violati i propri diritti e la propria dignità”. Il concerto si è concluso sulle note di ‘Essere umani’ con Mengoni, i ballerini e i musicisti schierati davanti a un banner con scritto: “Le persone che hanno lavorato a questo spettacolo sono contro il genocidio e ogni forma di violenza perpetrata in ogni parte del mondo”.