Due italiani approdano alla semifinale del Vienna Open. Jannik Sinner si é sbarazzato con relativa facilità (ed un doppio 6-4) di Aleksandr Bublik per raggiungere la sua terza semifinale del Vienna Open, la 42ma della carriera sul circuito ATP. Eguagliato il record italiano dell’era Open. Poi Lorenzo Musetti ha piegato la resistenza del francese Corentin Moutet (6-3, 6-4), prendendo punti preziosi nella corsa alle Finals di Torino, anche considerando il ritiro del canadese Felix Auger-Aliassime a Basilea. Il prossimo avversario di Musetti sarà il tedesco Alexandr Zverev. Sinner ha prevalso in 1h e 16′ di gioco, a tratti spettacolare, che ha divertito il pubblico presente sul cemento indoor della capitale austriaca.
Sinner
Il numero 2 del mondo affronterà Alex De Minaur (n.7), che a sua volta in precedenza aveva eliminato Matteo Berrettini. Precedenti poco incoraggianti per l’australiano: 11 incroci ed altrettante sconfitte. “Con lui é sempre dura – ha detto Sinner, subito dopo aver chiuso con tre ace nell’ultimo turno di battuta la sfida al kazako, n.16 del ranking -, ho cercato di rimandare di là il maggior numero di risposte, restando solido. Sono molto felice di esserci riuscito”. Jannik ha perso solo cinque punti al servizio: “Mi sono allenato tanto, cercando di cambiare qualcosa al momento del caricamento” ha spiegato. “Mi sono sentito molto a mio agio. Posso essere solo contento del match di oggi” ha aggiunto. La prova con De Minaur “sarà più difficile, a Pechino è stata dura – ha concluso, tornando con la mente alla semifinale vinta in tre set – e sarà una battaglia dal punto di vista fisico”. Sinner, che ha raggiunto le 19 vittorie consecutive sul cemento indoor, ha così confermato il suo dominio sotto il tetto: “Mi piace l’indoor perché non devo preoccuparmi del vento o del caldo. Mi sento libero di esprimermi e mi piace che i tifosi si divertano”.
Sinner
Per tutto l’incontro la palla che torna dal lato di campo in cui gioca Sinner viaggia sempre a gran velocità e più lo scambio si prolunga, più diventa difficile da gestire. Bublik allora ha cercato di affidarsi a variazioni di gioco, nel tentativo di spezzare il ritmo dell’avversario: serve and volley, smorzate, passanti. Con alterne fortune. Ma é stato soprattutto il servizio di Sinner a fare la differenza, in particolare la prima, risultata semplicemente ingiocabile per Bublik. Al termine la percentuale di punti messi a segno dall’altoatesino sulla prima sarà addirittura del 93% (più un notevole 80% sulla seconda), con otto ace, contro i nove del kazako, che si é dovuto inchinare per la sesta volta in otto incontri. Si é invece fermato ai quarti il cammino di Matteo Berrettini, battuto da De Minaur in due set (6-1, 7-6), dopo 2 ore e 43 minuti di gioco. Il romano é parso stanco, reduce dalla maratona di oltre tre ore e un quarto negli ottavi contro il mancino britannico Cameron Norrie. Matteo ha comunque provato ad allungare la partita salvando un match-point nel nono game del secondo set.
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