di
Stefano Montefiori

La rete si interroga sull’identità dell’uomo con ombrello, cappello, soprabito scuro e panciotto beige, fotografato poche ore dopo sul luogo del crimine dal giornalista dell’Ap Thibault Camus. In un diluvio di scherzi, ipotesi e stereotipi

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI –  Tra i misteri minori della rapina al Louvre della passata domenica c’è l’identità di un uomo con ombrello, cappello, soprabito scuro e panciotto beige, fotografato poche ore dopo sul luogo del crimine. La postura impettita e l’eleganza un po’ fuori moda, che risaltava rispetto all’immagine dei due poliziotti mollemente appoggiati sulla Peugeot di servizio, hanno attirato l’attenzione di Melissa Chen, collaboratrice del giornale britannico The Spectator, che ha diffuso l’immagine su X indicando che si trattava di un detective francese.

Nel diluvio di scherzi sui francesi ed evocazioni dell’ispettore Clouseau che dilagano in rete da domenica, c’è stato spazio per la divagazione di Chen, che ha scritto di quell’uomo sconosciuto «Foto reale (e non fatta con l’intelligenza artificiale!) di un detective francese che lavora al caso dei gioielli. Sembra che stia fumando anche senza sigaretta in mano (…), ma per risolvere il caso abbiamo bisogno di un detective barbuto, sovrappeso e in procinto di divorziare. Di un alcolista odiato dai colleghi, non di un detective che indossa un cappello fedora senza ironia».



















































Il post della giornalista ha avuto grande successo, è stato visualizzato da milioni di persone in tutto il mondo, alcune delle quali si sono dedicate a verificare se davvero la foto fosse autentica, e a immaginare chi fosse quell’uomo. 

Nella fiera dello stereotipo sui francesi non sono mancate le ipotesi su Alain Delon o Jean-Paul Belmondo resuscitati, ma la caccia online all’identità del personaggio ha ricevuto un indizio importante giovedì, quando l’autore della foto ha spiegato almeno che non si tratta di un detective. Thibault Camus, fotografo dell’Associated Press che ha scattato l’immagine, ha confermato che la foto era autentica e non ritoccata con l’intelligenza artificiale. «Non lo conosco, non so se sia francese. Forse un turista? Magari inglese». 

Semplicemente un passante, fotografato come tanti altri. Ma il cappello ha fatto la differenza.

25 ottobre 2025 ( modifica il 25 ottobre 2025 | 15:18)