Strava si prepara a un nuovo traguardo: la quotazione a Wall Street entro il 2026. E, nel mentre, l’azienda si sta affermando anche come protagonista di un fenomeno in forte espansione: il turismo esperienziale legato allo sport.

Negli ultimi anni, Strava ha superato la sua funzione originaria di app per corsa e bicicletta. È diventata un luogo digitale dove milioni di persone condividono percorsi, imprese e scoperte. I dati raccolti mostrano un trend chiaro: sempre più utenti viaggiano per partecipare a eventi sportivi, esplorare itinerari nuovi in bici e di corsa. Come spiegano gli esperti del settore, “l’app consente di unire sport e territorio in modo innovativo, trasformando ogni percorso in un’esperienza condivisa”.

Fondata nel 2009, Strava è cresciuta grazie a un’idea semplice: registrare e confrontare le proprie performance. Nel tempo, però, è diventata molto di più. Ogni corsa o pedalata caricata sulla piattaforma si trasforma in un racconto e ogni tracciato è una storia, un invito a seguire le orme di chi lo ha percorso.

In questo modo, Strava ha dato vita a una nuova forma di viaggio attivo, dove il movimento diventa il mezzo per conoscere un territorio. Correre tra i vigneti delle Langhe o pedalare sulle Dolomiti non è più solo sport: è un modo per vivere i luoghi in prima persona, con la curiosità di chi esplora e la voglia di condividere.

Il turismo sportivo cambia faccia

Il cicloturismo in Italia sta crescendo molto e alcune destinazioni stanno imparando a valorizzare questa tendenza. Ci sono comuni, parchi e consorzi turistici che collaborano con Strava per segnalare itinerari e promuovere esperienze legate alla natura e alla cultura locale. Non si tratta di creare nuove infrastrutture, ma di riscoprire ciò che già esiste come percorsi panoramici e sentieri poco conosciuti.

Sulle Alpi, ad esempio, sono stati tracciati circuiti ciclistici consultabili direttamente dall’app, diventati tappe ambite da ogni tipo di sportivo. In altre zone, come la Toscana o il Garda, le mappe di Strava aiutano i visitatori a pianificare percorsi su misura, integrando sport e scoperta del territorio.

Questo approccio attivo ha un impatto positivo anche sull’ambiente: spinge a muoversi in modo sostenibile, valorizza le aree interne e cerca di spingere i flussi turistici al di fuori dei grandi centri.

StravaI dati come bussola del movimento

Ogni giorno Strava raccoglie milioni di registrazioni da tutto il mondo. Questi dati, analizzati in forma anonima, non servono solo per confrontare le prestazioni, ma raccontano come cambiano le abitudini delle persone.

Molte amministrazioni usano Strava Metro per capire come si muovono i turisti e, oltre a servire per la pianificazione delle città, mostra anche un cambiamento culturale perché sempre più persone viaggiano per fare sport e non solo per rilassarsi. E’ qui che Strava interpreta le nuove modalità di viaggiare l’attività fisica diventa la chiave per leggere un territorio.

Una comunità che ispira

Uno dei punti di forza di Strava è la sua comunità. L’app non è solo un diario sportivo, ma un luogo d’incontro. Gli utenti si aiutano, si sfidano, commentano i percorsi e condividono le proprie avventure. Questa rete di relazioni ha trasformato l’app in una sorta di social network dello sport.

Ogni volta che un atleta pubblica un percorso, crea un riferimento per chi arriverà dopo. È così che nascono i “segmenti leggendari”, tratti di strada diventati mete per chi vuole mettersi alla prova sullo stesso terreno. In questo modo, Strava alimenta una cultura della motivazione e della scoperta, in cui lo sport non è competizione fine a sé stessa, ma condivisione di esperienze.

Strava a pagamentoVerso la quotazione in Borsa

La crescita di Strava è costante. Con oltre 120 milioni di utenti in 190 Paesi, l’azienda è oggi uno dei protagonisti del mercato globale dello sport digitale. L’ingresso in Borsa nel 2026 servirà a consolidare questa espansione e a investire in nuove funzionalità, soprattutto legate alla dimensione comunitaria e sportiva.

Gli analisti vedono nella piattaforma un modello super vincente, capace di unire tecnologia, salute e sostenibilità. Tutti sappiamo che dopo la pandemia, l’attività all’aperto è diventata una forma di libertà, e Strava ha saputo intercettare questo bisogno, offrendo strumenti semplici e intuitivi per restare attivi ovunque ci si trovi.

Il futuro del viaggio attivo

Guardando avanti, Strava sembra destinata a giocare un ruolo centrale nel modo in cui vivremo lo sport e il viaggio. Le nuove funzioni dedicate alla pianificazione dei percorsi, la possibilità di integrare descrizioni, foto, consigli, e le collaborazioni con marchi del settore outdoor indicano una direzione chiara: cercare di rendere ogni esperienza accessibile.

Il turista del futuro sceglierà la propria meta seguendo le orme digitali di altri appassionati. Potrà scoprire una valle alpina perché lì passa un segmento celebre, o visitare una città correndo lungo un itinerario disegnato da altri utenti.

Strava ha dimostrato che ogni strada può diventare un’esperienza, e che dietro ogni tracciato c’è una storia. In un mondo sempre più connesso, la sua forza è quella di farci tornare a ciò che conta davvero: il piacere di muoversi, esplorare e condividere.

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