Norris se la ride ma si deve guardare dalle Ferrari. Piastri precipitato in una crisi misteriosa
(di Daniele Sparisci) Due contro uno, stavolta non c’è SuperMax all’inseguimento della McLaren di Norris ma due Ferrari. Finalmente. Piastri invece è precipitato in una crisi misteriosa (tecnica o mentale?) e oggi rischia di perdere il comando del Mondiale, scatta settimo. Lando se la ride, in pochi parlavano di lui fino a qualche mese fa se non per evidenziarne i difetti: troppo fragile, troppo discontinuo. E invece dall’alto della pole numero 14 in carriera (la quinta stagionale) ripensa alla freddezza con cui ha spento la resistenza di Leclerc con un giro mostruoso.
Charles al penultimo tentativo si era inventato un numero dei suoi, la missione sembrava compiuta. Ma poi è arrivato il ragazzo di Bristol a rifilargli oltre due decimi e mezzo. Ma il monegasco non perde tempo con i rimpianti, dovrà giocare soltanto d’attacco per cullare il sogno della prima vittoria stagionale. Evitando guai con Hamilton che gli scatta dietro e giocando con le strategie perché Lando non può permettersi di non concludere la gara e potrebbe ragionare anche in un’ottica conservativa se Piastri resterà imbottigliato nel traffico e se Verstappen (quinto al via su una Red Bull non brillante) faticherà a risalire come ha previsto, con toni severissimi: «Un disastro, mancava completamente il bilanciamento, nulla da salvare».
Lando invece è carico, il divario da Piastri è di 14 punti: «Sono qui per vincere, so che sarà battaglia con Charles e con Lewis». Si è vista una Ferrari competitiva, merito di un lavoro azzeccato nella preparazione della monoposto e di un’ottima esecuzione del team in pista. Leclerc ringrazia: «Non credo avessimo più margine, abbiamo fatto un buon lavoro. Vincere (a dodici mesi dall’ultimo successo della Rossa, proprio in Messico con Sainz ndr) significherebbe tantissimo, faremo di tutto per metterci in prima posizione dopo la prima curva e poi vediamo che cosa succederà». Per Hamilton è una delle più grandi occasioni per cogliere il suo primo podio con la Ferrari: «Sono contento, sono onorato di stare qui con Leclerc e Norris, che sono stati veloci tutto l’anno. È la prima volta in questa stagione che ci sono due Ferrari nelle prime tre posizioni in griglia, stiamo lavorando alla grande e sono grato al team che sta spingendo senza mollare».
Ma cosa c’è dietro al risveglio dei rossi? «Abbiamo rivisto alcune procedure — rivela Lewis— non c’è una bacchetta magica. Ma solo metodo e applicazione». Nel frattempo, dal paddock continuano a filtrare indiscrezioni su un team di prima fascia che avrebbe sforato il tetto ai budget relativo al 2024, l’equivalente del fair play finanziario nel calcio, in maniera più consistente rispetto alla lieve infrazione procedurale ammessa dall’Aston Martin. La Fia non ha ancora approvato i certificati di conformità, la Ferrari è tranquilla e non rientra nelle attenzioni dei revisori dei conti. E lo stesso vale per la McLaren. Il Mondiale invece è in subbuglio.