Bagnaia, problemi infiniti

(Paolo Lorenzi) Un tormento senza fine. Un’altra domenica condizionata da problemi tecnici (in Giappone aveva vinto nonostante la moto fumante in vista del traguardo). Bagnaia ha dovuto gettare la spugna a tre passaggi dalla bandiera scacchi, il podio a portata di mano, con la gomma posteriore afflosciata. La scia dei problemi patiti per tutta la stagione sembra infinita, anche se in questo caso è stata una foratura a determinarne lo stop forzato. Eppure la sua domenica era cominciata con l’obiettivo di un possibile secondo en plein, proprio come in Giappone, dopo il successo del giorno prima nella gara sprint. Pecco è scatto benissimo al via, ma l’illusione è durata due giri, incalzato e superato da Alex Marquez, aggressivo nelle prime battute, e molto efficace nella gestione delle gomme. A metà corsa Bagnaia, che sembrava in grado di gestire lo svantaggio, fino a quale punto intorno ai 9 decimi, ha ceduto di colpo, finendo per essere superato anche da Pedro Acosta che lo teneva nel mirino. Dopo un sabato trionfale, Bagnaia ha dovuto riassaporare l’amarezza di un ennesimo ritiro, come in Indonesia e Australia. «Una foratura al centro della gomma posteriore – ha spiegato Piero Taramasso, responsabile tecnico della Michelin -. Abbiamo trovato un pezzo di carbonio nello penumatico posteriore». Resta una parziale soddisfazione per la competitività ritrovata, anche se la situazione dal punto di visto tecnico resta incerta («ancora non capiamo cosa sta succedendo» aveva detto sabato). Con la terza vittoria in MotoGp, il pilota di Gresini ha invece consolidato il secondo posto in campionato, a due gare dal termine, dietro al fratello Marc. Sul podio sono saliti anche Acosta con la Ktm, e Mir con la Honda. Morbidelli, quarto, è il primo degli italiani al traguardo.