Massimiliano Rosolino, suo malgrado, si è trovato protagonista a Ballando con le stelle, nel momento dedicato a Filippo Magnini, concorrente dello show di Rai1. Dopo essersi esibito in una rumba con la ballerina Alessandra Tripoli, lo sportivo davanti ai giudici non è riuscito a trattenere le lacrime.

Magnini stava, infatti, ascoltando il giudizio di Ivan Zazzaroni, che gli stava porgendo i complimenti per avergli trasmesso una forte emozione attraverso la danza. Dopo il suo commento, però, lo sportivo si è sciolto in un pianto che ha ovviamente suscitato una domanda di Milly Carlucci che gli ha chiesto spiegazioni, domandandogli il motivo di quella reazione. Motivo che, in realtà, c’entra poco con il ballo. «Ho pensato a un mio amico che è lì nella sala delle stelle, Massimiliano, perché lo vedo sempre sorridente, ma ognuno di noi combatte delle battaglie che non sappiamo. Lui lo sa che gli sono vicino e non vedo l’ora di tornare ad abbracciarlo»

Il discorso dell’ex atleta è stato accolto con grande comprensione sia dai giudici che dalla stessa padrona di casa, che hanno annuito, lasciando intendere che sapessero del momento delicato dell’inviato del programma. Chiaramente il fatto è subito rimbalzato in rete dove l’hashtag con il nome Massimiliano Rosolino è andato in pochi minuti nei Top Trends di X.

Le cause del momento difficile che sta vivendo l’ex olimpionico partenopeo non è tuttavia trapelato in questo frangente. La questione potrebbe riguardare Natalia Titova, compagna del nuotatore con la quale quest’ultimo starebbe attraversando un momento difficile. La**coppia si è conosciuta nel 2006 proprio sulla pista di Ballando con le stelle.** Rosolino, che si definiva incapace di ballare, si è affidato allora completamente alla sua maestra Titova. Da allora è nato un amore forte: i due hanno anche due figlie, Sofia Nicole (14 anni) e Vittoria Sydney (12 anni). La ballerina vive una difficile condizione di salute: soffre di osteomielite, un’infezione e infiammazione cronica delle ossa che può diventare anche invalidante.