I televisori connessi, quelli che consentono di accedere a tutti i contenuti anche on-line, comprese le app dei servizi di streaming, hanno superato il 50% degli apparecchi televisivi: sono oltre 22 milioni le SmartTv presenti nelle case degli italiani. Questa cruciale evoluzione tecnologica sta progressivamente trasformando le abitudini dei telespettatori, come mette bene in luce l’ultima ricerca «Boom Video Streaming» di Sensemakers.
Ormai quasi il 40% del consumo di Tv si genera su un televisore connesso.
Come ha sperimentato chiunque abbia iniziato a usare una SmartTV in questi anni, il punto d’ingresso è essenziale: la numerazione del telecomando è sempre meno rilevante (per nulla rilevante per il 40% degli spettatori con un televisore connesso), il puro zapping si affianca ai suggerimenti delle piattaforme e dei cataloghi digitali.
Fra l’intera popolazione, però, il punto d’accesso privilegiato restano i canali generalisti (per il 53% degli spettatori, un dato che tende a crescere con l’età). Quasi un terzo degli spettatori che accedono alla Tv connessa tende poi a continuare a fruire esclusivamente i contenuti generalisti, quelli delle reti lineari. Un quarto degli spettatori si muove invece fra canali generalisti e contenuti in streaming. Solo il 15% degli spettatori si muove esclusivamente su contenuti in streaming. Nella fascia della prima serata gli «esclusivi generalisti» salgono al 47%, la Tv torna a fare da appuntamento (si pensi ai programmi dell’ora di cena, «La Ruota», «Affari tuoi» …): insomma, anche in uno scenario così mutato la Tv generalista resta più capace di fidelizzare, specie in prime time.
Naturalmente, però, nella fascia dei più giovani (4-17 anni) i «generalisti» sono solo il 27%, e gli spettatori «esclusivi» dei servizi di streaming salgono al 34%. I suggerimenti su cosa guardare delle piattaforme sono importanti o decisivi per il 50% degli spettatori, molto più per quelli che guardano Netflix o Prime Video,che per quelli che si muovono su Raiplay o Infinity. I grandi eventi (a cominciare da Sanremo) e lo sport, assieme all’abitudine consolidata, sono i grandi driver che sostengono il consumo della Tv lineare.
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Sensemakers e TechEdge su dati Auditel.
25 ottobre 2025 ( modifica il 25 ottobre 2025 | 19:51)
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