Un gruppo di individui armati di spranghe è entrato durante la notte nell’istituto genovese occupato dagli studenti per un’iniziativa pacifica. Al grido di “Viva il duce”, gli assalitori hanno devastato alcune aule, lasciato decine di scritte e una svastica sui muri, infranto i vetri e svuotato gli estintori. Sul posto sono intervenuti polizia, Digos e Scientifica. Valditara: “Preoccupato per questo grave atto di violenza”

Assalto al liceo scientifico Da Vinci di Genova. Un gruppo di individui armati di spranghe è entrato durante la notte nell’istituto genovese occupato dagli studenti. Al grido di “Viva il duce”, i responsabili hanno devastato alcune aule, lasciato decine di scritte e una svastica sui muri, infranto i vetri e svuotato gli estintori. Sul posto sono intervenuti polizia, Digos e Scientifica. Non si registra nessun ferito. Gli studenti del liceo Da Vinci si trovavano all’interno della scuola per un’occupazione pacifica, approvata dall’assemblea d’istituto e organizzata con finalità culturali.  

Le prime ricostruzioni dell’assalto

Secondo le prime ricostruzioni della polizia, i responsabili dell’assalto, muniti di aste e altro materiale prelevato da un cantiere edile situato nelle vicinanze della scuola, è entrato forzando la porta di ingresso. Al termine del raid il gruppo è fuggito. La polizia ha avviato immediatamente indagini approfondite con l’analisi dei sistemi di videosorveglianza locali e cittadini, la repertazione di elementi utili da parte della polizia scientifica e la raccolta di informazioni da parte di testimoni. L’obiettivo è quello di definire l’esatta dinamica degli eventi e identificare i responsabili che, secondo la questura, “potrebbero essere minori”.

Questura: “Prematura qualsiasi qualificazione”

Secondo quanto riferisce la questura in una nota, le indagini, avviate nella notte dalla Digos, stanno procedendo senza soluzioni di continuità a 360 gradi. “Nessuna ipotesi esclusa”, ribadisce. Nel frattempo sono stati “sentiti i primi testimoni”, alcuni dei quali “hanno descritto gli autori del blitz come ragazzi giovanissimi, 15-17 anni, descrivendoli come ‘maranza’”. Al momento, “qualsiasi qualificazione dell’azione è da ritenersi prematura”, rimarca la questura.

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Valditara: “Preoccupato per questo grave atto di violenza”

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso “viva preoccupazione per quanto accaduto al liceo Da Vinci di Genova”. Poi ha aggiunto: “Mi auguro che i responsabili di questo grave atto di violenza, sembrerebbe di stampo neofascista, siano rapidamente identificati e condannati”. Il ministro ha poi ribadito che “la scuola non può essere mai un luogo di intimidazione: deve prevalere sempre un confronto libero, plurale, rispettoso e in nessun caso prevaricatore”. 

Salis: “Violenza intollerabile, episodio di estrema gravità”

Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Genova, Silvia Salis, affermando che “da questa mattina sono in costante contatto con le forze dell’ordine per chiarire quanto accaduto”. Secondo la prima cittadina, si tratta di “un episodio di estrema gravità sul quale occorre far luce e per il quale esprimo la più ferma condanna da parte mia e dell’amministrazione”. Salis ha poi rimarcato che “la violenza non è tollerabile in alcuna sua forma, vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia”. Poi ha concluso: “Auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi rapidi sull’accaduto e che siano al più presto identificati gli autori”.

Leoncini: “Fatto di inaudita gravità”

“Un fatto di inaudita gravità, che richiede massima allerta democratica”, ha scritto sui social il consigliere Avs Simone Leoncini. “La scuola dovrebbe essere un luogo sacro, fucina di cittadinanza. Chiediamo a tutte e tutti di tenersi pronti a partecipare e sostenere i ragazzi/e. Non possiamo lasciare impunita un’aggressione violenta contro studenti e contro la scuola come spazio libero di crescita, cultura e partecipazione. La Genova democratica e antifascista si stringa intorno alla Leonardo da Vinci e a tutti/e gli studenti”, ha aggiunto Leoncini.

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