Milano, 24 ottobre 2025 – Lea Gavino fra  musica e cine ma. Anzi, Lea Gavino totalmente immersa nell’arte e quindi in musica e cinema. Senza scegliere. Perché chi è artista nell’anima viene di volta in volta toccato da una scintilla. La stessa che si vede negli occhi di questa attrice e cantautrice classe 1999. Che con i brani ‘Mondo fiorito’ e ‘Figli’, prodotti da La Tarma Records, ha fatto ufficialmente ingresso nel mondo del cantautorato dalla porta principale. E che porta. Due brani emozionali, molto cantati e suonati. Ricchi di concetti e significati. 

Lea Gavino, usciti i brani 'Mondo fiorito' e 'Figli'

Lea Gavino, usciti i brani ‘Mondo fiorito’ e ‘Figli’

Sei stata Artemisia Gentileschi nel film ‘L’ombra di Caravaggio’ di Michele Placido, hai recitato in ‘Dieci minuti’ di Maria Sole Tognazzi e nella serie ‘I casi dell’avvocato Guerrieri’. Eppure molti ti ricordano per il personaggio di Viola in ‘Skam’. Ti dà fastidio?

“’Skam’ è una serie che amo molto, però io sono un’attrice e quindi non sono solo quel personaggio in quella serie”.

Cinema o musica?

“Non posso scegliere, anche perché non c’è una scelta. Nella mia vita è arrivata prima la musica, ma mi sono sempre sentita scissa in due mondi: la disciplina che riguarda la recitazione, che è un mondo che per me ha molto a che fare con l’obbedienza, e la disobbedienza  della musica. Che per me è un atto di ribellione, uno spazio in cui posso dire quello che voglio come voglio. Non ho il mio lato preferito, mi esprimo attraverso entrambe le forme. Musica e recitazione mi fanno ritrovare il mio centro”.

Cos’è per te la musica?

“Una stanza calda con un bel parquet di legno che scricchiola e un pianoforte a muro. È il mio strumento preferito. Ho sempre scritto da quando ho finito il liceo, ma senza mai pubblicare nulla. Non avevo l’esigenza di essere capita, dicevo quello che mi passava per la testa. Adoro in effetti le canzoni in cui ognuno ha la possibilità di metterci il proprio significato, come ‘Pezzi di vetro’ di Francesco De Gregori e ‘Ogni volta’ di Vasco Rossi. I segreti nelle canzoni sono la cosa più bella”.

Se potessi scegliere, con chi sarebbe la collaborazione dei tuoi sogni? 

“Con Calcutta. Lo ascolto dai suoi inizi e mi sono subito sentita rappresentata. Ha creato una libertà di scrittura, è presuntuoso pensare sempre di essere capiti e lui non ha questa presunzione”.

Cosa auguri a Lea Gavino cantante?

“Cerco di non augurarmi o di sognare mai niente, perché il sogno dentro di me ha sempre generato delusione. Preferisco fare progetti. Una cosa che mi ha detto mio padre ha cambiato il mio modo di vedere le cose: lui quando fa le maratone pensa ai cinque minuti successivi, non oltre. Ogni passo è importante”.

Progetti futuri?

“Uscirà nuova musica. E poi la serie ‘I casi dell’avvocato Guerrieri’.