Il personaggio

Davide Nicoli ha iniziato con il ciclismo e da qualche anno si allena e gioca al Golf Club Asiago. «Siamo come tutti gli altri, non devo sentirmi “incluso”»




Davide Nicoli, 38 anni, si allena e gioca al Golf Club Asiago (FOTO VANESSA ZENOBINI)


Davide Nicoli, 38 anni, si allena e gioca al Golf Club Asiago (FOTO VANESSA ZENOBINI)




Davide Nicoli, 38 anni, si allena e gioca al Golf Club Asiago (FOTO VANESSA ZENOBINI)


Davide Nicoli, 38 anni, si allena e gioca al Golf Club Asiago (FOTO VANESSA ZENOBINI)

«Nasco a Marostica il primo ottobre del 1987 e nasco inc…ato col mondo perché mi ritrovo senza un braccio a causa della focomelia (una rara malformazione congenita agli arti). A scuola poi incontro difficoltà nel leggere e nello scrivere; ero un po’ l’emarginato. E così ho cercato un riscatto sociale». E Davide Nicoli l’ha trovato. Iniziando proprio dallo sport, anche se il golf lo ha scoperto solo da qualche anno.

Davide Nicoli e il sogno olimpico

«Praticavo il ciclismo e gareggiavo con i normodotati fino a quando sono entrato nel giro della nazionale paralimpica. Nel 2006, tuttavia, sono stato vittima di un brutto incidente durante una gara in cui ho riportato un trauma cranico con emorragia cerebrale. Sognavo di andare ai Giochi Olimpici di Pechino, ma per varie ragioni non sono stato convocato. Ero giovane e poco più tardi si è conclusa quell’esperienza».

La passione per il golf

Decide così di concentrarsi sul lavoro, all’interno dell’azienda di famiglia (settore moda/design) che oggi porta avanti. Poi il golf è entrato nella sua vita. «Mi è sempre piaciuto, ma avevo paura di provarlo». E allora ci pensa Barbara, la moglie, che “ha avuto intuizione e coraggio”. Come? «Semplicemente telefonando al Golf Club Asiago e, dopo aver parlato con la maestra del circolo, fissa una lezione. Da lì è cominciato tutto, anche se ora Barbara e i miei figli Ethan (8 anni e già sul green come papà) e Alaska (4) mi vedono meno. Il golf è uno sport difficile. All’inizio tornavo a casa demoralizzato, ma comunque deciso a portare avanti questa sfida. E Asiago si è rivelato il luogo ideale, dove mi sono subito sentito come in famiglia. Gioco in una struttura d’eccellenza e posso farlo in tranquillità, senza timore di essere giudicato».

La svolta agonistica

Qualche mese più tardi la svolta agonistica. «Ho scoperto che a Milano c’era una gara riservata ai disabili e ci sono andato. Lì ho conosciuto l’associazione italiana disabili golfisti e mi si è aperto il mondo delle competizioni paralimpiche». La passione cresce, gli allenamenti si intensificano («in stagione quattro-cinque volte a settimana tra Asiago e, in inverno, Castelfranco Veneto») e, sotto la guida del maestro Paolo Zanesco («con lui ho instaurato un bellissimo rapporto«), arrivano pure i risultati. «Vari piazzamenti nel circuito, anche all’Open d’Italia, un secondo posto a Torino nel 2024 e ad agosto la vittoria all’Open di Dunkerque». Nel ranking (formula stableford) Davide Nicoli, tesserato per il Golf Club Asiago, è terzo in Italia e 62° a livello mondiale.

L’azzurro e il futuro

A inizio ottobre, inoltre, annusa il clima-azzurro. «Un raduno, a Padova, alla presenza del c.t. Nicola Maestroni. Bella esperienza, anche umana. Per il 2026 l’obiettivo è entrare in squadra, vincere qualche gara e magari trovare uno sponsor, al momento è tutto a carico mio». Perché sullo sfondo rimane il sogno a cinque cerchi, un conto in sospeso. Anche se… «Il golf, al momento, è fuori dal programma in quanto non esiste un sistema di classificazione internazionale uniforme per poter valutare equamente le diverse disabilità. In pratica io, un ipovedente e un ragazzo in carrozzina partiamo alla pari, ci distingue solo l’handicap di gioco».

A Padova, però, si è andati oltre il green. «C’è stata una tavola rotonda su golf e disabilità. Si è parlato di “inclusione”, molto di moda, e del fatto che bisognerebbe utilizzare un termine diverso come “civilizzazione” per far passare il messaggio che siamo come tutti gli altri. Non dobbiamo essere inclusi». E con l’inc…atura a 38 anni come va? «Sta svanendo. Mi sono preso le mie rivincite. Vorrei essere d’esempio per chi ha delle difficoltà. Far capire che si può e si deve puntare ad avere di più. Se vuoi, puoi farcela».