Negli ultimi mesi molti utenti italiani hanno segnalato un forte aumento delle chiamate provenienti da prefissi internazionali, in particolare da Grecia (+30), Regno Unito (+44) e Romania (+40). Numeri che, a prima vista, sembrano legittimi, ma che nella maggior parte dei casi sono collegati a tentativi di truffa telefonica o frodi digitali. Il fenomeno non è nuovo, ma si è intensificato dopo l’attivazione, lo scorso 19 agosto, dei primi filtri anti-spam dell’Agcom, che hanno bloccato oltre 43 milioni di telefonate in tre settimane. Le misure adottate finora hanno limitato le chiamate “spoofing”, ossia quelle provenienti dall’estero ma mascherate con un numero fisso italiano. I truffatori hanno rapidamente cambiato tattica, utilizzando falsi numeri di cellulari italiani per aggirare i controlli.

Come funzionano le nuove truffe

Le truffe telefoniche più diffuse seguono schemi ben collaudati. Alcune chiamate cercano di ottenere dati sensibili o bancari fingendosi operatori di servizi conosciuti, mentre altre sfruttano la cosiddetta truffa del Wangiri. In questo caso, il truffatore effettua un solo squillo da un numero estero: chi richiama viene indirizzato su linee a pagamento, subendo un addebito immediato sul proprio credito telefonico.

Le autorità segnalano che i numeri con prefisso britannico, greco o rumeno sono oggi tra i più utilizzati per questo tipo di raggiri. Si tratta spesso di call center “pirata” che operano dall’estero, sfruttando sistemi automatizzati per contattare migliaia di numeri italiani ogni giorno.

Dal 19 novembre i nuovi filtri Agcom

Per contrastare questa nuova ondata di truffe, il 19 novembre entreranno in funzione i nuovi filtri Agcom, progettati per bloccare anche i falsi numeri di cellulari italiani. Le chiamate provenienti dall’estero che utilizzano numerazioni nazionali camuffate verranno automaticamente intercettate e bloccate dai gestori telefonici.

L’obiettivo è ridurre drasticamente le telefonate spam e le frodi internazionali, garantendo una maggiore tutela per gli utenti. Se il sistema funzionerà con la stessa efficacia dei filtri introdotti ad agosto per i numeri fissi, l’impatto sulle truffe in arrivo da Grecia, Regno Unito e Romania potrebbe essere significativo.

Come difendersi dalle truffe internazionali

In attesa che i nuovi sistemi diventino operativi, è possibile adottare alcune misure preventive per evitare rischi. Gli esperti consigliano di non rispondere mai a numeri sconosciuti e di non richiamare numerazioni internazionali non familiari. Nel dubbio, è meglio cercare il numero online: molti portali segnalano i contatti associati a truffe o spam.

Chi non riceve abitualmente chiamate dall’estero può inoltre bloccare in autonomia i prefissi internazionali più sospetti. App gratuite permettono di limitare le chiamate provenienti da determinate aree geografiche e identificano i numeri truffaldini in tempo reale.

Un’ulteriore opzione è quella di contattare il proprio operatore telefonico per attivare il blocco delle chiamate internazionali. L’operazione è disponibile anche tramite le app ufficiali dei principali gestori. Chi usa dispositivi Android può invece procedere manualmente, aprendo l’app “Telefono”, accedendo alle Impostazioni e selezionando la sezione Numeri bloccati. Da qui è possibile aggiungere i prefissi stranieri da cui non si vogliono più ricevere chiamate.