La Uno-X Mobility è una forza in continua crescita sullo scenario del ciclismo mondiale. Nel solo 2025 la squadra Professional di licenza norvegese ha messo insieme 23 vittorie, di cui alcune decisamente rilevanti, come quella di Søren Wærenskjold alla Omloop Nieuwsblad e di Jonas Abrahamsen in una tappa del Tour de France.  I giallorossi hanno proseguito su un percorso di crescita e consolidamento iniziato ormai da anni e hanno centrato, sfruttando anche una congiuntura favorevole, l’obiettivo della promozione nel WorldTour, di cui faranno parte nel prossimo triennio. 

La strategia di fondo, almeno per il prossimo anno, non cambierà, dato che la Uno-X Mobility ha già portato a termine buona parte delle operazioni di CicloMercato 2026: arriveranno infatti Sven-Erik Bystrøm (dalla Groupama-FDJ), Anthon Charmig (XDS Astana), Storm Ingebrigtsen (Neoprofessionista), Alexander Kamp (Intermarché-Wanty), Tobias Svarre (Neoprofessionista) e Martin Tjøtta (Arkéa-B&B Hotels). Tutti i nuovi, così come i corridori già presenti in organico, hanno una caratteristica “geografica” ben definita: sono o danesi o norvegesi.

L’impronta generale della Uno-X non cambierà, sotto questo aspetto, nemmeno con il salto di categoria. Ma quel che sembra cambiare è l’idea di mettere in squadra corridori di profilo mondiale, andando magari a fare concorrenza alle squadre più grandi del panorama. “Portare da noi Mads Pedersen e Jonas Vingegaard? Pensarlo è realistico – le parole, dette a metà fra lo scherzoso e il convinto, da Thor Hushovd, direttore generale della squadra norvegese, raccolte da TV2no – So che loro sono entrambi interessati a correre per noi“.

Hushovd prova subito dopo a limare i contorni del concetto: “Questo però non significa che li prenderemo, dato che sono fra i migliori al mondo e che questo tipo di corridori guadagna molto bene in questo periodo“. Inoltre, a smorzare i sogni della Uno-X Mobility c’è la situazione contrattuale delle due stelle danesi, dato che Vingegaard ha un contratto con la Visma|Lease a Bike fino a fine 2028 e Mads Pedersen si è legato a vita alla Lidl-Trek. 

“Quindi, probabilmente, quel che ho detto nella foga del momento non è rilevante – aggiunge Hushovd – Ma noi vogliamo comunque puntare in alto e io ritengo realistico pensare di poter portare corridori di quel calibro da noi in un futuro prossimo. Mattias Skjelmose? Il suo contratto con la Lidl-Trek scade a fine 2026 e quindi lo seguirò. È un corridore molto interessante con un potenziale incredibile che non sempre riesce a sfruttare a causa di cadute e infortuni. Ma è sicuramente uno da tenere d’occhio”.

In casa Uno-X Mobility i programmi di base restano chiari, al netto dei sogni di CicloMercato: “A me piacerebbe avere grandi campioni già affermati in squadra – il pensiero di Hushovd – Ma se riusciremo ad arrivare a vincere il Tour de France o un Mondiale con corridori che sono cresciuti nella nostra struttura, allora quella sarà una storia che avrà un sapore decisamente migliore rispetto a quella di una grande vittoria ‘comprata’ sul mercato“.

In termini di “forza salariale”, TV2No fa un po’ di conti sulla situazione attuale della Uno-X Mobility. Secondo quanto riportato dall’organo di informazione norvegese, la squadra, nel 2024, ha speso poco più di 21 milioni di euro per gli stipendi dei suoi atleti, comprendendo quindi la squadra maschile e quella femminile (che è WorldTour), cui vanno poi aggiunti gli 8 milioni di euro necessari per gli stipendi del personale (circa 60 dipendenti). Il contratto attuale di Vingegaard, a mero titolo di esempio, rappresenterebbe quindi più del 20 per cento dei salari attualmente pagati ai corridori in organico.

Insomma, per la squadra norvegese avere corridori di quello status in squadra potrebbe rappresentare anche un passo azzardato, a meno che l’ingresso nel WorldTour non porti a un ampliamento significativo delle sponsorizzazioni. Intanto, comunque, la crescita prosegue, costante e convincente.