Massa Carrara, 27 ottobre 2025 – Apprensione, curiosità e sgomento. A girare, sono queste le emozioni che prova un gruppo – circa una settantina di persone, molte delle quali provenienti da Carrara – che sta vivendo un vero e proprio incubo. Sì, è in questo che si sono improvvisamente trasformati i giorni delle ferie: tutti bloccati in Giamaica, in attesa dell’impatto del terribile uragano Melissa, divenuto nel corso della giornata di ieri “Categoria 4“, destinato a raggiungere nelle prossime ore l’isola e a diventare l’uragano più forte mai registrato, raggiungendo anche categoria 5.

 

Ore di attesa per l’impatto di Melissa che si annuncia essere devastante ed epocale. Nella foto i turisti carrarini Franco Piccini, Giorgio Brizzi e Massimiliano Belletti

Ore di attesa per l’impatto di Melissa che si annuncia essere devastante ed epocale. Nella foto i turisti carrarini Franco Piccini, Giorgio Brizzi e Massimiliano Belletti

“Blindati in albergo, fuori è pericoloso”

«Eravamo qui per goderci qualche giorno di ferie sull’isola, siamo arrivati domenica 19 e proprio oggi (ieri, ndr) avremmo dovuto raggiungere l’aeroporto per prendere il volo di rientro in Italia – spiega Giorgio Brizzi, campione carrarese di retrorunning – Non è stato possibile, perché lo scalo è stato chiuso: l’uragano è in arrivo e promette di essere devastante». Il National Hurricane Center ha registrato venti oltre i 200 km/h e segnala che nelle prossime ore potrebbero raggiungere almeno i 250.

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«Ci troviamo in albergo, nella zona di Negril – spiega Brizzi – Fino a qualche giorno fa era tutto tranquillo, poi abbiamo iniziato a vedere in tv le indicazioni del pericolo e gli avvisi delle istituzioni in merito all’arrivo dell’uragano Melissa. Ci è stato comunicato che la struttura che ci ospita al momento risulta in ’zona verde’ e che verremo investiti dalla ’coda’ dell’uragano. Pioverà per molte ore di fila, saremo costretti a restare blindati in albergo, fuori è pericoloso».

L'uragano Melissa

L’uragano Melissa

Rischio inondazioni improvvise

Nel primo pomeriggio di ieri, 26 ottobre, il gruppo di cui fa parte anche Brizzi è stato poi smistato in strutture alberghiere in camere ai piani alti, poiché le inondazioni nelle prossime ore saranno una certezza. La popolazione dell’isola è infatti stata messa in guardia dal rischio di «inondazioni improvvise e frane potenzialmente letali e catastrofiche» in alcune zone della Giamaica, Haiti e Repubblica Dominicana questa settimana.

Il vicedirettore del National Hurricane Center, Jamie Rhome, durante un briefing ha definito quella provocata dall’uragano Melissa una «situazione molto preoccupante», parlando di precipitazioni «da 50 a 75 centimetri di pioggia». Previste anche onde alte dai 2,1 ai 3,3 metri lungo la costa meridionale della Giamaica. «Non c’è posto che possa sfuggire all’ira di questa tempesta», ha detto Evan Thompson, direttore del servizio meteorologico giamaicano. Da sabato sera è stato attivato il Centro Nazionale Operativo di Emergenza della Giamaica per prepararsi all’impatto, ha dichiarato il governo.

Martedì sarà il giorno clou

«Se siamo preoccupati? Il passaggio più forte ce lo indicano per la giornata di martedì, sono 14 anni che non ’passa’ sull’isola un uragano di questo tipo e dimensioni: è una cosa eccezionale, insomma – prosegue Brizzi – Abbiamo visto dalle tv quello che succedeva, poi naturalmente abbiamo parlato con l’agenzia di viaggio. Eravamo tranquilli, è successo tutto all’improvviso. Stavano monitorando la situazione, che purtroppo in un paio di giorni è precipitata. E’ molto lento, ha preso molta aria calda dal mare ed è diventato mostruoso. Dovremo stare rinchiusi in camera, le precipitazioni sono attese anche per 12-14 ore di seguito».

«La bassa velocità significa che queste condizioni potenzialmente da uragano di grande entità persisteranno o si svilupperanno sull’isola della Giamaica per più di 24 ore, e le condizioni di tempesta tropicale potrebbero persistere per altri due o tre giorni», ha spiegato il vicedirettore dell’Nhc Jamie Rhome ieri in un aggiornamento video.