Dopo le qualifiche Lewis Hamilton era stato chiaro sulle sue intenzioni: partendo dalla seconda fila, puntava a sfruttare la scia dei rivali al via per sorprendere tutti in curva 1, con un attacco aggressivo che potesse portarlo al comando e, almeno, al primo podio stagionale. Il piano, però, ha funzionato solo a metà e ha finito per innescare un effetto a cascata.
Hamilton in effetti è stato abile nello sfruttare la scia di chi lo precedeva, prendendo prima quella di Charles Leclerc e poi subito quella di Lando Norris, posizionandosi immediatamente alle sue spalle per avere un traino. Così i primi quattro si sono ritrovati praticamente affiancati alla staccata di curva 1, dando vita a una situazione caotica.
Da un lato Hamilton ha provato ad allargarsi per uscire dalla scia di Norris ed evitare troppa aria sporca in frenata, che avrebbe ptuto compromettere la staccata, mentre alla sua sinistra il compagno di squadra ha cercato spazio spostarsi ulteriormente, portando Verstappen sul cordolo, con l’olandese che ha così frenato in condizioni lontane dall’ideale arrivando al bloccaggio. Ne è nata una sfida tutta giocata sul chi avrebbe frenato più tardi, ma questo intreccio ha inevitabilmente alimentato le polemiche.
Lewis Hamilton, Ferrari
Foto di: Zak Mauger / LAT Images via Getty Images
Infatti, mentre Norris e Hamilton hanno affrontato regolarmente le prime due chicane restando in pista, sia Verstappen che Leclerc hanno tagliato, ottenendo così un potenziale vantaggio. Il monegasco è passato momentaneamente al comando, ma ha poi restituito la posizione a Norris per evitare una penalità, mentre pochi secondi più tardi, invece, Verstappen è stato nuovamente superato da Hamilton in curva 4, con l’inglese che è così risalito al terzo posto.
Questa situazione ha inevitabilmente alimentato le polemiche: è vero che in staccata Leclerc era riuscito a frenare leggermente più tardi, infilando il muso in seconda posizione, ma per Hamilton il taglio di curva ha rappresentato un vantaggio concreto e quindi irregolare. In effetti, al momento della staccata Leclerc era secondo, ma la frenata più profonda e il contatto con Hamilton, in una situazione in cui non c’era spazio per tutti e quattro, lo hanno costretto ad allargarsi sulla parte più sporca, decidendo poi di tagliare la curva.
Tuttavia, anche prima del taglio, il monegasco sembrava in una condizione in cui avrebbe potuto perdere la posizione sul compagno di squadra essendo finito largo sullo sporco, dovendosi così sulla carta accodare proprio alle spalle di Hamilton. Un dettaglio che lo stesso inglese ha lasciato intendere dopo la gara.
Lewis Hamilton, Ferrari, Lando Norris, McLaren, George Russell, Mercedes
Foto di: Colin McMaster / LAT Images via Getty Images
“Ho fatto un’ottima partenza, frenando in curva 1 ero in seconda posizione, sono riuscito a percorrere curva 1, 2 e 3, non sono andato fuori pista, altri hanno tagliato, hanno mantenuto le posizioni [guadagnate tagliando] e non sono stati penalizzati”, ha raccontato l’inglese durante le interviste. In effetti, già nei momenti immediatamente successivi a quell’episodio Hamilton aveva più volte aperto la radio per chiedere se i piloti che avevano tagliato sarebbero stati penalizzati. Alla fine, però, quei casi non sono nemmeno stati presi in esame dai commissari.
L’altro episodio che ha inciso in maniera ancora più significativa sulla sua gara è arrivato al sesto giro, quando Leclerc ha subito un attacco aggressivo da parte di Verstappen in curva 1. I due si sono accompagnati fuori pista nella prima chicane, senza che venisse inflitta alcuna penalità. I commissari avevano inizialmente valutato se l’olandese avesse tratto un vantaggio dal taglio, ma anche questa ipotesi è stata poi archiviata.
In realtà, nelle interviste Hamilton ha definito quell’episodio una semplice azione di gara. Ciò che lo ha lasciato perplesso, soprattutto alla luce delle mancate penalizzazioni al via, è stata invece la sanzione ricevuta per non aver rispettato il sentiero nella via di fuga dopo un bloccaggio mentre era in duello con Verstappen.
Da quest’anno la FIA ha introdotto una sottile via di fuga in asfalto per i piloti che finiscono larghi in curva 4, così da impedire che possano trarre vantaggio tagliando quel tratto di pista. Una stradina stretta e sporca, già rivelatasi complicata da seguire nelle libere, proprio perché concepita per rallentare le monoposto e non concedere alcun guadagno, motivo per il quale bisogna rallentare già dal principio per rispettarla. “Ho bloccato l’anteriore e sono andato nella via di fuga, ma era il posto più polveroso del mondo”. Lewis, infatti, non ha seguito la stradina, ma ha tagliato sull’erba, con la FIA che lo ha ritenuto un vantaggio.
Hamilton non è stato penalizzato per non aver rispettato la stradina nella di fuga, perché i commissari hanno giudicato che fosse arrivato troppo veloce per poter rallentare e usare il percorso preposto: “I commissari hanno stabilito che la vettura stava viaggiando a una velocità troppo elevata per consentire al pilota di utilizzare la via di fuga prescritta e, per questo motivo, il pilota aveva una giustificazione valida per non aver rispettato l’istruzione del Direttore di Gara”.
Tuttavia, non avendo rispettato quella stradina, pensata proprio per rallentare i piloti, secondo la FIA Hamilton avrebbe di fatto tagliato la curva guadagnando un vantaggio su Verstappen, dato che ha ottenuto la posizione. Da lì è scattata la penalità che ha poi compromesso in maniera definitiva la sua corsa.
Nonostante il weekend si sia chiuso con un ottavo posto, a circa quattro secondi da Russell, Hamilton ha preferito vedere il bicchiere mezzo pieno. Soprattutto in qualifica, infatti, si sono notati dei progressi e il britannico sta trovando sempre più confidenza con la vettura: “È un weekend del tipo, ho perso ancora delle posizioni, ma ci sono comunque degli aspetti positivi da estrarre dal weekend”.
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