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Redazione Online

Il premier ungherese Viktor Orban oggi in Vaticano e a Roma: prima l’incontro con il Papa, poi con Giorgia Meloni. A Repubblica: «Andrò da Trump per fargli togliere le sanzioni alla Russia»

Il premier ungherese Viktor Orban è oggi a Roma e in Vaticano, per un incontro con Papa Leone XIV e uno – informale – con la premier italiana Giorgia Meloni

«Nel corso del cordiale colloquio in Segreteria di Stato», ha riferito la Santa Sede al termine dell’incontro con il Pontefice e con il Segretario di Stato, Pietro Parolin, «sono state sottolineate le solide relazioni bilaterali e l’apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo sociale e il benessere della comunità ungherese, con particolare attenzione al ruolo della famiglia, alla formazione e al futuro dei giovani, nonché all’importanza della tutela delle comunità cristiane più vulnerabili»: ma «ampio spazio è stato riservato altresì alle questioni europee, con particolare attenzione al conflitto in Ucraina, e alla situazione in Medio Oriente».



















































Sulla guerra in Ucraina, la posizione di Orban è nota: non a caso, anche nel corso del Consiglio europeo della scorsa settimana, l’Ungheria non ha sottoscritto la richiesta (fatta alla Commissione Ue) di finanziare l’Ucraina nei prossimi due anni, lasciando aperta la possibilità di concedere un prestito basato sui beni russi congelati. I leader europei hanno in quella occasione varato il 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, per giorni sottoposto al veto slovacco.

Parlando con «Repubblica» a margine della sua visita, Orban ha detto che – negli sforzi per arrivare alla fine della guerra in Ucraina – «l’Unione europea non conta nulla. Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità
di risolvere la guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi».

Commentando poi le sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro Rosneft e Lukoil – due delle maggiori aziende petrolifere russe – Orban ha detto che «Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia. Presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio», perché «l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. Senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte». 

La guerra in Ucraina, in diretta

Sull’incontro con Meloni, il premier ungherese ha detto che «il punto importante è il futuro dell’economia europea, perché sulla guerra resta ben poco da fare».

La posizione della premier Meloni – che pure ha espresso riserve sull’operazione di utilizzo dei beni russi congelati come garanzia per l’emissione di fondi per Kiev – è sempre stata di esplicito e convinto sostegno all’Ucraina nella sua battaglia contro l’invasione russa, iniziata il 24 febbraio 2022.

Articolo in aggiornamento…

27 ottobre 2025 ( modifica il 27 ottobre 2025 | 14:14)