Pace fatta (o quasi) fra Bruno Vespa e Jannik Sinner dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il giornalista e lo sportivo hanno avuto modo di riconciliarsi grazie alle Iene dopo che nei giorni scorsi Vespa aveva pubblicato su X un post in cui criticava la decisione di Sinner di non prendere parte alla Coppa Davis con la nazionale

Sinner-Vespa, la polemica e il confronto a Le Iene

A portare la pace fra i due Stefano Corti che ha raggiunto Bruno Vespa, offrendogli una carota, simbolo del tennista. Il giornalista ha addentato la carota, poi ha spiegato all’inviato de Le Iene di tifare per Sinner, ma di non averlo totalmente perdonato. Vespa infatti non sostiene la scelta di rinunciare alla Coppa Davis per riposarsi, visto che dovrà prendere parta ad una amichevole in Corea in cui sfiderà Alcaraz.

“Ma sì, forza Sinner – ha detto -. Soltanto che dovrebbe giocare la Coppa Davis. Per carità io tifo per lui anche mio malgrado certe volte, perché insomma, fa un bellissimo tennis, ma deve fare la Coppa Davis, questa non gliela perdono! Anche perché poi andrà a fare un’altra amichevole”.

Corti ha poi raggiunto Jannik Sinner durante il torneo di Vienna. All’ingresso del suo albergo gli ha chiesto un autografo per il giornalista. “Ti vogliamo bene, il sentimento degli italiani non è quello delle polemiche”, ha detto Stefano Corti, e il tennista ha firmato la bandiera italiana scrivendo: “A Bruno, con affetto!”.

Sinner al centro delle polemiche

Non è la prima volta che Sinner finisce al centro delle polemiche, dividendo il pubblico fra chi lo ama e chi lo critica. Su X, Vespa aveva lodato Alcaraz, rivale del tennista altotesino, criticando invece il comportamento di Jannik. “Perché un italiano dovrebbe tifare per lui? Parla tedesco, vive a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale – aveva scritto -. Onore ad Alcaraz che gioca la Coppa Davis con la sua Spagna”.

A difenderlo ci aveva pensato Fiorello, che aveva spiegato: “Ora si stanno scagliando contro Sinner ma dire che non è italiano, che vuol dire? È dell’Alto Adige e ha quell’accento lì. Io sono siciliano e ho il mio accento, l’Italia è bella per questo. Quella polemica è veramente brutta e sbagliata. Che uno non sia d’accordo ci sta ma tirare fuori il fatto che non è italiano non va bene – aveva aggiunto -. Anche sulla residenza a Montecarlo: sono 10mila gli italiani che ci vivono e tutti gli sportivi di un certo livello hanno la residenza lì. Sinner non è il primo, pure Ezio Greggio ce l’ha lì, Umberto Tozzi è l’unico che ha la residenza a Montecarlo e paga tasse in Italia”.

Riguardo alla Coppa Davis lo showman aveva concluso: “Lui sa che deve fare, un campione così si deve amministrare bene. Mi spiace tantissimo che non faccia la Coppa Davis. Sta regalando gioie che noi amanti del tennis mai avremmo pensato di vivere. Oggi abbiamo il numero uno al mondo, ed è un italiano. A me questo basta. Vederlo giocare con una bandiera italiana grossa così, cosa vogliamo di più?”.