di
Pierpaolo Lio

Aboubacar Seke, 27enne senegalese, arrestato per lesioni aggravate e continuate: aveva preso di mira le donne, sette aggressioni tra agosto e ottobre, quattro in mezz’ora. Agiva tra la Stazione Centrale e Porta Venezia. Aveva molti alias ed era stato fotosegnalato 43 volte

Era arrivato a Milano a luglio. Dopo diversi precedenti di polizia e numerosi alias raccolti in giro per l’Italia negli otto anni dal suo sbarco a Lampedusa. A Milano, Aboubacar Seke, 27enne senegalese, è stato arrestato per lesioni aggravate e continuate. Aveva preso di mira le donne. Sette aggressioni in poche settimane. Attacchi scatenati senza motivo, che seguivano sempre lo stesso copione. L’obiettivo: donne sole. Le modalità: scariche di calci contro le vittime. Le zone: tra la stazione Centrale e porta Venezia.

Dal 13 agosto al 5 ottobre sette donne si sono rivolte al commissariato Garibaldi Venezia, guidato dal dirigente Angelo De Simone e dal vice Alberto Bonareti, per denunciare le aggressioni. La prima, a metà agosto, in via Tadino ai danni di una 28enne. Otto giorni di prognosi. La seconda, il 28, a una donna 61enne. Sessanta giorni di prognosi per un ematoma e un gonfiore che ha faticato a riassorbirsi. La signora è stata colpita a calci alle gambe in via Boscovich perché «colpevole» di voler prendere l’auto vicino alla quale lui stava dormendo. Il giorno dopo aggredisce una 59enne a cui procura un trauma cranico: l’aveva fatta cadere a terra e colpita con un calcio al capo.



















































Gli agenti provano a ricostruire questi primi casi, ma il lavoro è lungo. La descrizione è di un centroafricano, piuttosto alto e con lunghe treccine schiarite. Ma le immagini delle telecamere non aiutano: lo riprendevano sempre vicino ai punti dove si erano verificati gli episodi senza mai «catturare» i momenti delle aggressioni.

Milano, arrestato il «picchiatore seriale» di donne: per le vittime (casuali) prognosi fino a 60 giorni. Colpiva tra la Centrale e Porta Venezia

Il 5 ottobre la sua rabbia esplode. Quattro aggressioni nell’arco di poco più di mezz’ora, tra le 23 e le 23.30. Prima una 41enne (10 giorni di prognosi), poi una 24enne (5 giorni), quindi una 25enne (5 giorni), infine una 32enne (15 giorni per la frattura del naso).

Nei giorni scorsi l’uomo è stato individuato e arrestato per lesioni aggravate e continuate. Il 27enne, finito a San Vittore m era arrivato in Italia da minorenne. Solo negli ultimi tre anni era stato fotosegnalato 43 volte, principalmente tra Roma e Milano, in quanto girava senza documenti e forniva ogni volta diversi alias, nonostante sia titolare dello status di rifugiato con permesso di cinque anni.


Vai a tutte le notizie di Milano

Iscriviti alla newsletter di Corriere Milano

27 ottobre 2025 ( modifica il 27 ottobre 2025 | 14:51)