di
Salvatore Mannino

Immagini di straordinaria suggestione che il direttore dell’osservatorio di Manciano, Gianluca Masi, ha individuato la sera di venerdì 24 ottobre alle 19,39: «E’ stato tutto casuale, mai visto nulla di simile»

E’ stato uno spettacolare incontro virtuale fra una cometa e una meteora nella vastità incommensurabile degli spazi celesti. Virtuale perché in realtà la cometa C 2025 Lemmon e la meteora erano distanti fra loro cento milioni di chilometri, un’immensità difficile persino da immaginare, ma a guardare le immagini catturate dal Virtuale Telescope di Manciano (entroterra maremmano) in quello che è il cielo più limpido d’Italia, sembra che i due corpi celesti si intersichino fra loro, con la meteora che disegna una specie di spirale attorno alla Lemmon.

Immagini di straordinaria suggestione che il direttore dell’osservatorio di Manciano, Gianluca Masi, ha individuato la sera di venerdì 24 ottobre alle 19,39. «Non mi era mai capitato nulla di simile – spiega lui – ci tenevo a condividere questa meraviglia». Anche perché è stato tutto assolutamente casuale: «In quel momento – racconta Masi – era in corso l’acquisizione di una serie di immagini mediante l’astrografo a largo campo parte della strumentazione del Virtual Telescope Project». 



















































Ed ecco che invece il telescopio si è trovato di fronte a un fenomeno inaspettato: la scia rossastra della meteora che dà l’idea, ma è una questione puramente prospettiva, di avvilupparsi attorno alla cometa.

La cometa Lemmon incontra una meteora: i telescopi di Manciano catturano le immagini spettacolari

«Il fenomeno – dice ancora l’astronomo – è associato alla ionizzazione dell’ossigeno molecolare presente in atmosfera, dovuta all’evento meteorico, e alla sua successiva ricombinazione, cui corrisponde l’emissione di energia luminosa a quella lunghezza d’onda». Spiegazione complessa per immagini che colpiscono l’occhio umano a prima vista, gettando una luce (è proprio il caso di dirlo) su quelli che Pascal chiamava gli “spazi eterni”.

La cometa Lemmon aveva raggiunto il punto più vicino alla terra il 21 ottobre, a una distanza minima di 90 milioni di chilometri, ora sta proseguendo il suo percorso nei cieli che la porterà l’8 novembre al passaggio più vicino al sole, 79 milioni di chilometri. Sarà quello il momento nel quale raggiungerà il massimo della luminosità, incontri virtuali con le meteore permettendo.

L’osservatorio astronomico di Manciano è un’eccellenza italiana, che sfrutta il buio quasi perfetto della zona in cui si trova per scrutare un cielo straordinariamente limpido ma che aveva rischiato di perdere le proprie caratteristiche a causa del progetto di un impianto di pale eoliche che quel firmamento l’avrebbero reso assai più difficile da osservare. Fu lo stesso Masi, un anno e mezzo fa, a lanciare l’allarme ed è stato uno dei motivi, insieme ai danni paesaggistici, che hanno portato alla bocciatura dell’impianto da parte della Regione, dopo la sollevazione di enti locali e residenti.


Vai a tutte le notizie di Firenze

Iscriviti alla newsletter del Corriere Fiorentino

27 ottobre 2025 ( modifica il 27 ottobre 2025 | 11:47)