Hamas ha annunciato che restituirà stasera a Israele il corpo senza vita del 16/o ostaggio ucciso. In tutto erano 28 le salme che Hamas doveva consegnare in base all’accordo per il cessate il fuoco.\n

Due persone sono morte in un attacco israeliano nella zona di al-Biyad, nel Libano meridionale. 

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Un portavoce del governo israeliano ha confermato che alle squadre della Croce Rossa e dell’Egitto è stato permesso di cercare i corpi degli ostaggi deceduti oltre la \”linea gialla\” che delimita il ritiro dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. \”E’ Israele a decidere quali forze sono per noi inaccettabili\”. Benyamin Netanyahu mette in chiaro che lo Stato ebraico ha diritto di veto sulla formazione della forza internazionale di stabilizzazione che il suo alleato americano sta cercando di mettere in piedi per proteggere la Striscia di Gaza del dopoguerra.

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Il leader di Hamas Khalil al-Hayya ha dichiarato che \”le armi di  Hamas verranno consegnate se l’occupazione finirà\”. Droni Usa  sorvegliano la Striscia per assicurarsi che Israele e Hamas rispettino  il cessate il fuoco.

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“,”postId”:”8ca698c3-d4c0-4a5c-9a1d-65275bfa052c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-10-27T19:09:36.999Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T20:09:36+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Arab Barghouti: \”Serve leader Palestina credibile come mio padre\””,”content”:”

Ai palestinesi \”servono elezioni, serve votare ed eleggere una leadership credibile. Dopo tutti i traumi che i palestinesi hanno dovuto subire negli ultimi decenni, bisogna smettere e far cessare questo ciclo di violenza. La comunità internazionale sostiene la soluzione dei due Stati, ma questo può avvenire solo se c’è un leader come mio padre che può rappresentare tutti\”. Lo ha detto Arab Barghouti, figlio del leader palestinese Marwan Barghouti, a Otto e mezzo su La7. \”Netanyahu lo teme perché rappresenta una voce importante. E’ il leader palestinese più popolare e il premier israeliano non vuole una Palestina unita, né una soluzione a due Stati. Spero che Trump imponga la liberazione di mio padre, che qualcuno dei leader occidentali lo faccia\”, ha aggiunto, sostenendo che il padre, in carcere in Israele da oltre vent’anni per terrorismo, abbia subito \”un processo non giusto, pieno di fallacie.\” \”Mia madre ha lavorato alla campagna per il rilascio di mio padre, si è molto impegnata. Lei è in contatto con governi locali e occidentali per portare avanti la liberazione. Se si vuole creare una situazione sicura e chiara serve un leader sostenuto e che sostenga il popolo palestinese. Sono felice che oltre gli americani ci siano tanti governi occidentali che si stanno svegliando e accorgendo che serve un leader del genere. Credo che anche Hamas lo accetterebbe, ma il problema resta con gli israeliani\”, ha dichiarato.

“,”postId”:”9b11b02e-b0e3-4f15-a1a7-bd27f6002e79″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T18:46:00.422Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T19:46:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, il nuovo piano Usa: ipotesi divisione della Striscia in due parti. Cosa sappiamo”,”content”:”

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

“,”postId”:”dfa6aa0b-8923-41c7-b05f-752dfaded08e”,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-27T17:37:57.911Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T18:37:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas annuncia consegna corpo ostaggio alle 20″,”content”:”

L’ala militare di Hamas ha annunciato che consegnerà il corpo di un ostaggio alla Croce Rossa questa sera alle 20. A riferirne è il Times of Israel.

“,”postId”:”c0432c65-1a9f-42d7-8745-b7bedc8bf0d3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T17:24:53.768Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T18:24:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Restituiremo stasera il corpo del 16/o ostaggio\””,”content”:”

Hamas ha annunciato che restituirà stasera a Israele il corpo senza vita del 16/o ostaggio ucciso. In tutto erano 28 le salme che Hamas doveva consegnare in base all’accordo per il cessate il fuoco.

“,”postId”:”04963fec-1596-4f3c-bb30-a54ee3463541″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T17:17:59.255Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T18:17:59+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Il figlio di Barghouti chiede a Trump di premere per il rilascio”,”content”:”

Arab Barghouti, figlio di Marwan, il leader palestinese in carcere in Israele dal 2022, ha lanciato un appello a Donald Trump a cogliere \”l’opportunità\” del cessate il fuoco a Gaza per favorire la liberazione di suo padre, unica figura secondo lui capace di unire i palestinesi in vista di colloqui di pace. La settimana scorsa il presidente americano aveva detto che avrebbe \”preso una decisione\” in merito, senza tuttavia precisare quando, dopo che anche la moglie di Barghouti, Fadwa, gli aveva scritto chiedendogli di intercedere con il governo israeliano. In un’intervista all’Afp, il figlio Arab chiede alla comunità internazionale, e in primo luogo a Trump, di fare pressione su Israele per ottenere la liberazione del padre, cosa che secondo lui potrebbe rilanciare le trattative per una soluzione a due Stati. \”E’ capace e ha l’esperienza per unire il popolo palestinese\”, ha detto Arab.

“,”postId”:”8a4899ab-df57-42df-8e84-90f6565368ca”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T17:08:28.722Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T18:08:28+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Fonte Hamas: \”Trovato corpo di un ostaggio a Gaza\””,”content”:”

Una fonte del braccio armato di Hamas, Brigate al-Qassam, ha annunciato che il corpo di un ostaggio è stato rinvenuto nel quartiere di Tuffah, nella città di Gaza, durante le ricerche condotte oggi. Lo riporta Al Jazeera. Secondo la stessa fonte citata dall’emittente si sta attualmente concordando data e modalità di consegna alla Croce Rossa.

“,”postId”:”4ab6d73a-069b-4e30-b9e9-f25dec04ae19″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T17:08:00.943Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T18:08:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Knesset discuterà la pena di morte per i terroristi\””,”content”:”

La prossima settimana la Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, il parlamento israeliano, dovrebbe discutere un disegno di legge che punisce il terrorismo con la morte. Lo riferisce Haaretz.

“,”postId”:”54704773-37c6-492c-8dc7-6ba0555845ee”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T16:58:59.612Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T17:58:59+0100″,”video”:{“videoId”:”1046886″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/il-reportage-di-flavia-cappellini-dalla-cisgiordania-1046886″},”altBackground”:true,”title”:”Il reportage di Flavia Cappellini dalla Cisgiordania”,”postId”:”0fd4cf4c-11df-47e4-b913-925c63113386″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T16:52:44.767Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T17:52:44+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Israele si prepara a ricevere un corpo da Hamas stasera\””,”content”:”

Israele si sta preparando alla possibilità che Hamas riconsegni il corpo di un ostaggio ucciso stasera alle 21 (le 20 in Italia). Lo riferisce Haaretz. Hamas non ha al momento annunciato l’intenzione di consegnare corpi oggi. Sono 13 gli ostaggi senza vita ancora nella Striscia di Gaza e un funzionario israeliano ha riferito a Times of Israel che lo Stato ebraico ritiene che Hamas conosca la posizione di tutti e 13 i corpi. La restituzione a Israele di tutte le salme di ostaggi israeliani fa parte dell’accordo per il cessate il fuoco raggiunto all’inizio di ottobre.

“,”postId”:”52b0faa5-c756-40b3-a356-28300fb11da6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T16:21:20.082Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T17:21:20+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Francia condanna attacco israeliano a forze Unifil in Libano”,”content”:”

La Francia condanna ”il fuoco israeliano contro un distaccamento dell’Unifil” in Libano, ieri 26 ottobre: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia. ”Questi incidenti – si prosegue nella nota – seguono quelli osservati l’1, 2 e 11 ottobre, quando l’esercito israeliano già prese di mira posizioni Unifil\”. La Francia ricorda che ”la protezione dei Caschi blu, la sicurezza del personale, dei beni e delle strutture delle Nazioni Unite vanno garantite, in conformità con il diritto internazionale e la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’Unifil – avverte il Quai d’Orsay – deve poter pienamente attuare il suo mandato ed esercitare la propria libertà di movimento. In questo contesto difficile, omaggiamo il coraggio, la professionalità e l’impegno continuo del personale Unifil. La Francia ricorda che il rispetto del cessate il fuoco del 26 novembre 2024 si impone a tutte le parti senza eccezioni per garantire la sicurezza delle popolazioni civili  sui due lati della linea blu e si appella ad Israele affinché si ritiri dalla totalità del territorio libanese\”.

“,”postId”:”b0a8fcab-36d2-4a43-a394-6f4945492524″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T15:49:27.388Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T16:49:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Raid israeliano sul Libano, due morti”,”content”:”

Due persone sono morte in un attacco israeliano nella zona di al-Biyad, nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel.

“,”postId”:”1c464d2a-c8f6-4dc2-87ee-c2219a428f67″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T15:34:52.094Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T16:34:52+0100″,”altBackground”:false,”title”:”fonti: \”Ricostruzione Gaza può partire subito in aree controllate da Idf\””,”content”:”

La ricostruzione nelle zone della Striscia di Gaza che sono sotto il controllo delle Forze di difesa israeliane (Idf) può iniziare immediatamente, senza attendere la seconda fase del piano di cessate il fuoco promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha dichiarato un funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano al Times of Israel.\n\”Il terreno è ormai libero e possiamo iniziare a costruire. Non c’è motivo di aspettare la fase due dalla nostra parte\”, ha affermato il funzionario, spiegando che diversi investitori internazionali hanno già manifestato interesse a partecipare alla ricostruzione. \”Se si tratta di persone favorevoli a Israele e che non rappresentano un rischio per la sicurezza, perché non accoglierle? Perché non lasciarle costruire?\”, ha aggiunto la fonte.

“,”postId”:”1715e9c3-66d0-4e7c-aa5a-1790f20a76fd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T15:29:35.530Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T16:29:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ministero Salute Gaza: \”8 palestinesi uccisi nelle ultime 48 ore\””,”content”:”

Otto palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 48 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, aggiungendo che 13 persone ferite sono state ricoverate in ospedale. Nella dichiarazione si legge inoltre che cinquanta corpi di palestinesi sono stati portati a Gaza da Israele e 41 corpi non identificati sono stati sepolti.

“,”postId”:”a2898a6c-fab7-404c-b9e7-c917f99ed0fd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T15:29:10.225Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T16:29:10+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zdf, dipendente Pmp ucciso a Gaza era membro Hamas: sospesa collaborazione”,”content”:”

Il dipendente di Palestine Media Production – gruppo partner della Zdf – ucciso in un bombardamento il 19 ottobre a Deir al Balah, nel sud della Striscia di Gaza, era un membro del gruppo islamista Hamas. A renderlo noto è stata oggi la stessa emittente pubblica tedesca: \”Zdf accoglie con favore il fatto che l’esercito israeliano abbia accolto la richiesta di chiarire l’identità del dipendente della società di produzione PMP a Gaza\”, ha dichiarato l’emittente, chiarendo che Israele ha fornito prove dell’appartenenza dell’uomo al gruppo militante. \nOgni collaborazione con Palestine Media Production (PMP), presso la quale l’uomo era responsabile della gestione della tecnologia di trasmissione come ingegnere, è stata sospesa, ha proseguito l’emittente, che collaborava con l’azienda da decenni. Secondo ZDF, anche il figlio di 8 anni di un altro dipendente è rimasto ucciso. L’emittente ha chiesto successivamente spiegazioni all’esercito israeliano. Il tabloid tedesco Bild ha poi riferito, citando fonti militari israeliane, che l’uomo era un membro dell’ala militare di Hamas. Ulteriori dettagli sul ruolo dell’uomo all’interno dell’organizzazione non sono stati divulgati.

“,”postId”:”846b7220-6d12-4ade-b6e6-983a77e27105″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T15:28:46.367Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T16:28:46+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: \”In due anni Pil a Gaza crollato dell’87,4%\””,”content”:”

Tra il primo trimestre del 2023 e il primo trimestre del 2025, il Pil nei territori palestinesi è diminuito del 29 per cento. Se la Striscia di Gaza ha visto un crollo dell’87,4 per cento, anche la Cisgiodania ha pagato un prezzo alto a due anni di guerra, registrando una contrazione del 17,1 per cento. Si legge in un rapporto pubblicato oggi dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), un’agenzia delle Nazioni Unite. La disoccupazione è salita a circa il 32% sia per gli uomini che per le donne, mentre il numero di palestinesi che lavorano in Israele è crollato da 178.000 a soli 35.300 (-80%). \”Nel contesto del cessate il fuoco sono necessarie misure immediate e coordinate per sostenere posti di lavoro e imprese, sostenere i redditi e rafforzare la protezione sociale\”, ha affermato Ruba Jaradat, direttrice regionale dell’Ilo per gli stati arabi, riporta Al Jazeera.

“,”postId”:”9e6c4d88-da9b-489d-ab6c-737e15f82c4a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T14:41:13.969Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T15:41:13+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Recupero ostaggi, Israele autorizza team con Hamas a varcare Linea Gialla”,”content”:”

Israele ha autorizzato una squadra composta da membri della Croce Rossa, soccorritori egiziani e un rappresentante di Hamas a oltrepassare la Linea Gialla nella Striscia di Gaza per cercare i corpi degli ostaggi israeliani deceduti. Lo ha reso noto la portavoce del governo israeliano, Shosh Bedrosian.\n\”Sotto stretta supervisione dell’esercito israeliano, la Croce Rossa, il team tecnico egiziano e un membro di Hamas sono stati autorizzati a varcare la Linea Gialla per individuare la posizione dei nostri ostaggi\”, ha dichiarato Bedrosian ai giornalisti. Un portavoce della Croce Rossa ha confermato la partecipazione del’organizzazione alle operazioni di ricerca.

“,”postId”:”bc69105b-bf2c-48ef-a819-9a9929eb50e5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T14:13:52.754Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T15:13:52+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Rubio: \”Israele non ha rinunciato ad autodifesa da minacce imminenti\””,”content”:”

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha difeso l’attacco israeliano di sabato nel centro della Striscia di Gaza, sostenendo che non costituisce una violazione dell’accordo di cessate il fuoco. \”Israele non ha rinunciato al suo diritto di autodifesa – ha dichiarato Rubio a bordo dell’Air Force One, sottolineando che – ovviamente, il cessate il fuoco si basa su obblighi da entrambe le parti\”. \nSecondo l’esercito israeliano, il raid aveva come obiettivo un \”terrorista della Jihad islamica\” che stava pianificando \”un attacco imminente\” contro i soldati israeliani. \”Israele ha il diritto di agire se c’è una minaccia imminente, e tutti i mediatori sono d’accordo su questo\”, ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense.

“,”postId”:”3913a857-7be2-4b30-8bd1-d3e7471e2f38″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T13:50:00.890Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T14:50:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Famiglie ostaggi, ‘stop a fase 2 fino a restituzione corpi'”,”content”:”

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno chiesto che i prossimi passi del cessate il fuoco a Gaza, mediato dagli Stati Uniti, siano sospesi fino alla restituzione da parte di Hamas dei corpi rimanenti dei prigionieri deceduti. \”Hamas sa esattamente dove si trova ognuno degli ostaggi deceduti. Sono trascorse due settimane dalla scadenza stabilita nell’accordo per la restituzione di tutti i 48 ostaggi, eppure 13 rimangono prigionieri di Hamas\”, ha dichiarato l’Hostages and Missing Families Forum. \”Le famiglie esortano il governo di Israele, l’amministrazione statunitense e i mediatori a non procedere alla fase successiva dell’accordo finché Hamas non avrà adempiuto a tutti i suoi obblighi e restituito tutti gli ostaggi a Israele\”.

“,”postId”:”c38e2622-dbe5-4cf8-ade2-038559218671″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T13:23:11.635Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T14:23:11+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa, ricostruzione a Gaza non la faranno Kushner e Blair”,”content”:”

\”A Gaza la ricostruzione non la faranno Kushner e Blair: la ricostruzione la faranno quelli, volontari, che nel territorio, sporcandosi le mani, saranno capaci di ricostruire il tessuto civile e umano che questa guerra ha distrutto\”. Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, intervenendo stamane all’Incontro internazionale \”Osare la pace\” promosso all’Auditorium Parco della Musica di Roma dalla Comunità di Sant’Egidio. \”Adesso siamo all’inizio di una nuova fase, tutta ancora da costruire, ed è ancora più difficile – ha affermato Pizzaballa nel suo applauditissimo intervento nel Forum ‘Una pace disarmata e disarmante’ -. Spero che la guerra sia finita, ma quanto meno dovrebbe essere finita la fase dell’emergenza. Parlando con i nostri a Gaza ho capito questo: nell’emergenza bisogna vivere alla gironata. Finita l’emergenza sono usciti dalle tane dove si trovavano e vedono davanti a sé il nulla, e tanto odio\”. Secondo il cardinale, \”la ricostruzione di Gaza è un grande business e sarà una bella torta da mangiare, e non la mangeranno il 99 per cento dei locali. La ricostruzione richiederà anni, intanto dove vai? Questo è il terzo anno senza scuola, non ci sono case né ospedali, La gente è spaventata perché vede che davanti a sé c’è il nulla\”.

“,”postId”:”2e1c4b73-4510-4a67-b471-bff398508cce”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T12:06:25.975Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T13:06:25+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas denuncia ‘cambiamenti unilaterali a sistema politico’ voluti da Abbas”,”content”:”

Il Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) ha denunciato i \”cambiamenti unilaterali del sistema politico\” attuati dalla leadership dell’Autorità Palestinese \”senza un consenso nazionale\”, dopo che il presidente Mahmud Abbas ha annunciato ieri un processo formale di successione in caso di potere vacante, che affiderebbe temporaneamente la presidenza al suo vice, Husein al Sheij. 

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\”I cambiamenti unilaterali  al sistema politico da parte della dirigenza dell’Autorità Palestinese, in violazione della Legge Fondamentale e senza consenso nazionale, così come i tentativi di sfruttare tali modifiche a vantaggio di alcune parti, hanno profondamente distorto il sistema politico e complicato la possibilità di riformarlo\”, ha dichiarato il portavoce di Hamas, Hazem Qasem. \”Hamas continuerà i propri sforzi per riformare il sistema politico nel quadro di un consenso nazionale – ha proseguito Qasem – Continueremo i nostri sforzi per costruire questo consenso e una vera unità palestinese che ci permetta di affrontare sfide senza precedenti nella storia della causa palestinese\”. 

“,”postId”:”1d243260-2f67-4bd5-bb0b-bca476e4e7a1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T11:04:30.533Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T12:04:30+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ex ostaggio: \”Io seviziato da Hamas per colpa parole Ben Gvir\””,”content”:”

L’ex ostaggio israeliano Bar Kuperstein, liberato il 13 ottobre nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas, ha dichiarato che i suoi rapitori di Hamas lo hanno picchiato così duramente che non è riuscito a camminare per un mese, in una reazione \”occhio per occhio\” al trattamento riservato dal ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir ai prigionieri di sicurezza palestinesi nelle carceri israeliane. E’ quanto si legge sul Times of Israel, che pubblica un estratto di una intervista che andrà in onda martedì sull’emittente pubblica Kan.    Kuperstein ha dichiarato di essere risentito per il modo in cui l’ultranazionalista Ben Gvir ha decantato il peggioramento delle condizioni di vita dei prigionieri palestinesi, poiché le vanterie del ministro avevano reso la vita più difficile agli ostaggi. \”Come hai potuto permettere che ci maltrattassero? Sei un ministro del governo… dovresti prenderti cura di noi. Perché non ti prendi cura di noi?\” ha chiesto Kuperstein, rapito al festival musicale Nova il 7 ottobre.    Ben Gvir ha rilasciato una dichiarazione video in risposta: \”Abbraccio Bar Kuperstein e tutti gli ostaggi che sono tornati, ma i media israeliani stanno adottando la narrativa di Hamas – ha affermato il ministro – Hamas non aveva bisogno di una scusa il 7 ottobre per entrare, uccidere, stuprare, abusare e bruciare bambini. Tutte queste cose sono accadute molto prima dei cambiamenti nelle carceri\”.    Kuperstein ha affermato che i suoi rapitori gli negavano intenzionalmente il cibo per giorni interi, nonostante ne avessero a sufficienza. \”C’era un tizio, che chiamavamo Shchorzik e diceva: ‘Sono qui per assicurarmi che non siate trattati troppo bene’\”. Kuperstein racconta che intorno al 270/o giorno dei suoi due anni di prigionia \”sono venuti da noi e… ci hanno riempito di botte. Ci hanno messo con le spalle al muro e ci hanno picchiato a morte. Hanno detto che era per colpa di Ben Gvir – sentirete cosa fa ai nostri prigionieri, ‘occhio per occhio, dente per dente’\”, ha detto. \”Lo hanno ripetuto un sacco di volte, sono venuti e ci hanno picchiato\”. Kuperstein racconta, infin,e più dettagliatamente le sevizie che avrebbe subito dai carcerieri di Hamas.

“,”postId”:”3249497a-6c5d-4def-93c4-f45734fdab56″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T09:07:14.113Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T10:07:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media, ‘ragazzino ferito da granata stordente in Cisgiordania’”,”content”:”

Un ragazzino è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito alla testa da una granata stordente lanciata dalle forze israeliane nella città di Beit Awwa, a sud-ovest di Hebron, in Cisgiordania. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, i soldati avrebbero fatto irruzione nella città e lanciato granate stordenti e gas lacrimogeni contro i residenti. Mentre si ritiravano, hanno preso di mira uno studente quindicenne colpendolo alla testa mentre usciva dalla sua casa a Wadi Al-Simiya. Il ragazzino è stato portato all’ospedale Al-Ahli di Hebron per essere curato; le sue ferite sono state descritte come gravi. Stamattina all’alba, inoltre, sempre in Cisgiordania, le forze israeliane avrebbero arrestato sei cittadini della città di Deir Ballut, a ovest di Salfit, dopo aver fatto irruzione in diverse abitazioni, perquisendole e vandalizzandone il contenuto. Gli israeliani avrebbero anche fatto irruzione nella città di Bidya, a ovest di Salfit, nell’abitazione di uno dei  leader di Fatah Hassan Al-Qarm e nelle abitazioni dei suoi figli: Iyad, Segretario dell’Area Organizzativa di Bidya, e Khaled Al-Assir, un ex prigioniero. Le forze li hanno aggrediti e vandalizzato le loro abitazioni.

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\”Per la ricostruzione di Gaza ci vorrà ancora del tempo perché richiede una governance che non c’è.  Adesso siamo ancora nella fase della tregua e del consolidamento della tregua. Bisogna recuperare le salme degli ostaggi che sono ancora sotto le macerie. Bisogna anche recuperare le tantissime salme dei palestinesi che sono sotto le macerie. Si potrà lavorare alla ricostruzione quando tutte le fasi del post-guerra saranno chiare ma su questo c’è ancora molto da lavorare\”. Lo ha detto il cardinale Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa a margine di \”Osare la pace\”, l’incontro internazionale della Comunità di Sant’Egidio.

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\”Non potrà esserci, non deve esserci\”. Lo ha detto il Patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa parlando delle proposte in Israele per l’annessione della Cisgiordania. \”I palestinesi hanno bisogno di avere casa loro, di stare a casa loro in libertà\”. I progetti al riguardo \”sono exploit politici che lasciano il tempo che trovano il tempo che trovano, che creano e fomentatno più odio e violenza\”, ha aggiunto a margine di \”Osare la pace\”, l’evento di Sant’Egidio.

“,”postId”:”51b60a3f-6bd6-46bd-9973-2fc102ac0295″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T08:27:09.593Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T09:27:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Hezbollah, ‘attacco con drone anno scorso aveva scopo di uccidere Netanyahu'”,”content”:”

Il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha definito l’attacco con un drone alla casa del primo ministro Benjamin Netanyahu israeliano a Cesarea, avvenuto lo scorso anno, un \”successo dell’intelligence\”. In un’intervista rilasciata alla rete Al-Manar di Hezbollah, ha affermato: \”L’attacco aveva lo scopo di colpire lui (Netanyahu) o i suoi familiari\”.

“,”postId”:”dad154c8-4893-4997-8163-e850f0bb293e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-27T08:03:19.903Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-27T09:03:19+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Re Giordania, ‘Paesi arabi in forza Gaza solo se per mantenere pace'”,”content”:”

I paesi arabi si uniranno alla forza internazionale proposta dagli Stati Uniti a Gaza solo se la sua missione sarà quella di mantenere la pace e non quella di far rispettare la legge. Lo ha dichiarato il re di Giordania Abdullah II alla Bbc. \”Qual è il mandato delle forze di sicurezza all’interno di Gaza?\”, ha chiesto il re giordano alla Bbc. \”Speriamo che sia un impegno di mantenimento della pace, perché se fosse un impegno di mantenimento della pace, nessuno vorrebbe toccarlo\”, ha aggiunto. \”Il mantenimento della pace significa stare lì a supportare le forze di polizia locali, i palestinesi, che Giordania ed Egitto sono disposti ad addestrare in gran numero, ma questo richiede tempo\”, ha detto il re. \”Se ci muoviamo in pattuglia per Gaza armati, non è una situazione in cui nessun Paese vorrebbe essere coinvolto\”, ha sottolineato.

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Al Jazeera Arabic riferisce che l’esercito israeliano ha lanciato tre attacchi aerei contro edifici nella parte orientale di Khan Younis, nel sud di Gaza. Nel frattempo, secondo quanto riportato da Al Jazeera Arabic, alcuni droni israeliani hanno colpito le vicinanze dei campi profughi vicino allo svincolo di Shujayea, a Gaza City. Israele ha continuato ad attaccare periodicamente Gaza dopo la firma del cessate il fuoco con Hamas l’11 ottobre, scrive al-Jazeera, sostenendo spesso di colpire gruppi palestinesi che pianificano attacchi. Tuttavia, scrive ancora la testata araba, Hamas ha affermato che gli attacchi israeliani sono \”chiare\” violazioni dell’accordo di cessate il fuoco che stanno uccidendo civili e ha accusato il primo ministro israeliano Netanyahu di tentare di sabotare il piano di pace guidato dagli Stati Uniti. 

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L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che Israele continua a impedire al suo personale internazionale e agli aiuti umanitari di entrare a Gaza. Tuttavia, circa 12 mila dei suoi dipendenti locali stanno portando avanti la fornitura di \”assistenza sanitaria, supporto psicosociale e istruzione alla popolazione, spesso in condizioni inimmaginabili\”, ha affermato l’agenzia in un post su X, riportato da Al-Jazeera. L’anno scorso Israele aveva vietato all’Unrwa di operare nel territorio sotto il suo controllo, sostenendo che diversi suoi dipendenti erano membri di Hamas, scrive ancora la testata araba. La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito la scorsa settimana che Israele, in quanto potenza occupante, deve sostenere gli sforzi di soccorso forniti dalle Nazioni Unite e dalle sue entità, tra cui l’Unrwa. Ha inoltre rilevato che Israele non ha dimostrato le sue affermazioni secondo cui un numero significativo di dipendenti dell’Unrwa sarebbe membro di Hamas. Nel suo post, l’Agenzia ha affermato che \”un cessate il fuoco da solo non è sufficiente. Cibo, kit igienici, tende e altri rifornimenti sono disperatamente necessari\”, ha aggiunto. 

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L’esercito israeliano ha accusato le forze di pace delle Nazioni Unite nel Libano meridionale di aver abbattuto un drone il giorno prima, durante una missione di raccolta di informazioni. \”Ieri, un drone delle Idf per la raccolta di informazioni è stato abbattuto nella zona di Kfar Kila, nel Libano meridionale, durante un’attività di routine nella zona\”, ha dichiarato il portavoce militare, il tenente colonnello Nadav Shoshani, su X. \”Un’indagine iniziale suggerisce che le forze Unifil di stanza nelle vicinanze abbiano deliberatamente sparato contro il drone e lo abbiano abbattuto. L’attività del drone non rappresentava una minaccia per le forze Unifil\”. 

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La regina Rania di Giordania, in una intervista alla Bbc, ha criticato la comunità internazionale per non essere riuscita, ha detto, a fermare la guerra per due anni. \”Sapete cosa significa essere stati genitori negli ultimi due anni? Vedere i propri figli soffrire, morire di fame, tremare di terrore, e non poter fare nulla al riguardo, e sapere che il mondo intero sta guardando e non può fare nulla. Quell’incubo è l’incubo di qualsiasi genitore, ma quell’incubo è la realtà quotidiana dei palestinesi negli ultimi due anni\”. La regina, di origine palestinese, ha elogiato il presidente Trump per i suoi sforzi: \”A suo merito, Trump è stato il primo presidente da molto tempo a fare pressioni su Israele. In precedenza, quando superavano i limiti, il presidente degli Stati Uniti si limitava a dire qualche parola di rimprovero o a dare loro una bacchettata sulle mani. Il presidente Trump è riuscito a convincere Netanyahu ad accettare un cessate il fuoco. E spero che continui a impegnarsi in questo processo\”. Alla domanda se credesse che una pace duratura fosse possibile, ha risposto che sperare in questo non era ingenuo, ma una forma di sfida. \”Credo davvero che palestinesi e israeliani possano convivere fianco a fianco – ha detto la regina Rania – Nel clima attuale c’è troppa animosità, troppa rabbia, dolore, odio e cinismo tra i due popoli per riuscire a forgiare una pace da soli. Non sono ingenuo. Ma credo che, con la spinta della comunità internazionale, questa sia l’unica via. Tante volte negli ultimi due anni, la speranza è sembrata sfuggente. Scegliere la speranza non è stato facile… è difficile, è pesante. Ma è l’unica strada che non nega i palestinesi né tradisce la loro lotta o la nostra umanità\”. 

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Un portavoce del governo israeliano ha confermato che alle squadre della Croce Rossa e dell’Egitto è stato permesso di cercare i corpi degli ostaggi deceduti oltre la \”linea gialla\” che delimita il ritiro dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.

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Le Forze di difesa israeliana, le Idf, si sono ritirate dall’area in cui sono in corso le ricerche delle salme degli ostaggi nel territorio della Striscia di Gaza controllato da Israele oltre la Linea Gialla. Lo hanno riferito fonti informate al sito di Ynet, spiegando che le Idf si sono ritirate temendo uno scontro con i miliziani di Hamas e in seguito alle pressioni dei Paesi mediatori. Nella zona stanno infatti operando miliziani di Hamas e squadre della Croce Rossa internazionale, oltre che agenti inviati dall’Egitto, per cercare di recuperare le salme.

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Hamas ha annunciato che restituirà stasera a Israele il corpo senza vita del 16/o ostaggio ucciso. In tutto erano 28 le salme che Hamas doveva consegnare in base all’accordo per il cessate il fuoco.

Due persone sono morte in un attacco israeliano nella zona di al-Biyad, nel Libano meridionale. 

Un portavoce del governo israeliano ha confermato che alle squadre della Croce Rossa e dell’Egitto è stato permesso di cercare i corpi degli ostaggi deceduti oltre la “linea gialla” che delimita il ritiro dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. “E’ Israele a decidere quali forze sono per noi inaccettabili”. Benyamin Netanyahu mette in chiaro che lo Stato ebraico ha diritto di veto sulla formazione della forza internazionale di stabilizzazione che il suo alleato americano sta cercando di mettere in piedi per proteggere la Striscia di Gaza del dopoguerra.

Il leader di Hamas Khalil al-Hayya ha dichiarato che “le armi di  Hamas verranno consegnate se l’occupazione finirà”. Droni Usa  sorvegliano la Striscia per assicurarsi che Israele e Hamas rispettino  il cessate il fuoco.

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meno di un minuto fa

Arab Barghouti: “Serve leader Palestina credibile come mio padre”

Ai palestinesi “servono elezioni, serve votare ed eleggere una leadership credibile. Dopo tutti i traumi che i palestinesi hanno dovuto subire negli ultimi decenni, bisogna smettere e far cessare questo ciclo di violenza. La comunità internazionale sostiene la soluzione dei due Stati, ma questo può avvenire solo se c’è un leader come mio padre che può rappresentare tutti”. Lo ha detto Arab Barghouti, figlio del leader palestinese Marwan Barghouti, a Otto e mezzo su La7. “Netanyahu lo teme perché rappresenta una voce importante. E’ il leader palestinese più popolare e il premier israeliano non vuole una Palestina unita, né una soluzione a due Stati. Spero che Trump imponga la liberazione di mio padre, che qualcuno dei leader occidentali lo faccia”, ha aggiunto, sostenendo che il padre, in carcere in Israele da oltre vent’anni per terrorismo, abbia subito “un processo non giusto, pieno di fallacie.” “Mia madre ha lavorato alla campagna per il rilascio di mio padre, si è molto impegnata. Lei è in contatto con governi locali e occidentali per portare avanti la liberazione. Se si vuole creare una situazione sicura e chiara serve un leader sostenuto e che sostenga il popolo palestinese. Sono felice che oltre gli americani ci siano tanti governi occidentali che si stanno svegliando e accorgendo che serve un leader del genere. Credo che anche Hamas lo accetterebbe, ma il problema resta con gli israeliani”, ha dichiarato.

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24 minuti fa

Gaza, il nuovo piano Usa: ipotesi divisione della Striscia in due parti. Cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamoGaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamoVai al contenuto

18:37

Hamas annuncia consegna corpo ostaggio alle 20

L’ala militare di Hamas ha annunciato che consegnerà il corpo di un ostaggio alla Croce Rossa questa sera alle 20. A riferirne è il Times of Israel.

18:24

Hamas: “Restituiremo stasera il corpo del 16/o ostaggio”

Hamas ha annunciato che restituirà stasera a Israele il corpo senza vita del 16/o ostaggio ucciso. In tutto erano 28 le salme che Hamas doveva consegnare in base all’accordo per il cessate il fuoco.

18:17

Il figlio di Barghouti chiede a Trump di premere per il rilascio

Arab Barghouti, figlio di Marwan, il leader palestinese in carcere in Israele dal 2022, ha lanciato un appello a Donald Trump a cogliere “l’opportunità” del cessate il fuoco a Gaza per favorire la liberazione di suo padre, unica figura secondo lui capace di unire i palestinesi in vista di colloqui di pace. La settimana scorsa il presidente americano aveva detto che avrebbe “preso una decisione” in merito, senza tuttavia precisare quando, dopo che anche la moglie di Barghouti, Fadwa, gli aveva scritto chiedendogli di intercedere con il governo israeliano. In un’intervista all’Afp, il figlio Arab chiede alla comunità internazionale, e in primo luogo a Trump, di fare pressione su Israele per ottenere la liberazione del padre, cosa che secondo lui potrebbe rilanciare le trattative per una soluzione a due Stati. “E’ capace e ha l’esperienza per unire il popolo palestinese”, ha detto Arab.

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18:08

Fonte Hamas: “Trovato corpo di un ostaggio a Gaza”

Una fonte del braccio armato di Hamas, Brigate al-Qassam, ha annunciato che il corpo di un ostaggio è stato rinvenuto nel quartiere di Tuffah, nella città di Gaza, durante le ricerche condotte oggi. Lo riporta Al Jazeera. Secondo la stessa fonte citata dall’emittente si sta attualmente concordando data e modalità di consegna alla Croce Rossa.

18:08

Media: “Knesset discuterà la pena di morte per i terroristi”

La prossima settimana la Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, il parlamento israeliano, dovrebbe discutere un disegno di legge che punisce il terrorismo con la morte. Lo riferisce Haaretz.

17:58

Il reportage di Flavia Cappellini dalla Cisgiordania

17:52

Media: “Israele si prepara a ricevere un corpo da Hamas stasera”

Israele si sta preparando alla possibilità che Hamas riconsegni il corpo di un ostaggio ucciso stasera alle 21 (le 20 in Italia). Lo riferisce Haaretz. Hamas non ha al momento annunciato l’intenzione di consegnare corpi oggi. Sono 13 gli ostaggi senza vita ancora nella Striscia di Gaza e un funzionario israeliano ha riferito a Times of Israel che lo Stato ebraico ritiene che Hamas conosca la posizione di tutti e 13 i corpi. La restituzione a Israele di tutte le salme di ostaggi israeliani fa parte dell’accordo per il cessate il fuoco raggiunto all’inizio di ottobre.

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17:21

Francia condanna attacco israeliano a forze Unifil in Libano

La Francia condanna ”il fuoco israeliano contro un distaccamento dell’Unifil” in Libano, ieri 26 ottobre: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia. ”Questi incidenti – si prosegue nella nota – seguono quelli osservati l’1, 2 e 11 ottobre, quando l’esercito israeliano già prese di mira posizioni Unifil”. La Francia ricorda che ”la protezione dei Caschi blu, la sicurezza del personale, dei beni e delle strutture delle Nazioni Unite vanno garantite, in conformità con il diritto internazionale e la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’Unifil – avverte il Quai d’Orsay – deve poter pienamente attuare il suo mandato ed esercitare la propria libertà di movimento. In questo contesto difficile, omaggiamo il coraggio, la professionalità e l’impegno continuo del personale Unifil. La Francia ricorda che il rispetto del cessate il fuoco del 26 novembre 2024 si impone a tutte le parti senza eccezioni per garantire la sicurezza delle popolazioni civili  sui due lati della linea blu e si appella ad Israele affinché si ritiri dalla totalità del territorio libanese”.

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16:49

Raid israeliano sul Libano, due morti

Due persone sono morte in un attacco israeliano nella zona di al-Biyad, nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel.

16:34

fonti: “Ricostruzione Gaza può partire subito in aree controllate da Idf”

La ricostruzione nelle zone della Striscia di Gaza che sono sotto il controllo delle Forze di difesa israeliane (Idf) può iniziare immediatamente, senza attendere la seconda fase del piano di cessate il fuoco promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha dichiarato un funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano al Times of Israel.
“Il terreno è ormai libero e possiamo iniziare a costruire. Non c’è motivo di aspettare la fase due dalla nostra parte”, ha affermato il funzionario, spiegando che diversi investitori internazionali hanno già manifestato interesse a partecipare alla ricostruzione. “Se si tratta di persone favorevoli a Israele e che non rappresentano un rischio per la sicurezza, perché non accoglierle? Perché non lasciarle costruire?”, ha aggiunto la fonte.

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16:29

Ministero Salute Gaza: “8 palestinesi uccisi nelle ultime 48 ore”

Otto palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 48 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, aggiungendo che 13 persone ferite sono state ricoverate in ospedale. Nella dichiarazione si legge inoltre che cinquanta corpi di palestinesi sono stati portati a Gaza da Israele e 41 corpi non identificati sono stati sepolti.

16:29

Zdf, dipendente Pmp ucciso a Gaza era membro Hamas: sospesa collaborazione

Il dipendente di Palestine Media Production – gruppo partner della Zdf – ucciso in un bombardamento il 19 ottobre a Deir al Balah, nel sud della Striscia di Gaza, era un membro del gruppo islamista Hamas. A renderlo noto è stata oggi la stessa emittente pubblica tedesca: “Zdf accoglie con favore il fatto che l’esercito israeliano abbia accolto la richiesta di chiarire l’identità del dipendente della società di produzione PMP a Gaza”, ha dichiarato l’emittente, chiarendo che Israele ha fornito prove dell’appartenenza dell’uomo al gruppo militante. 
Ogni collaborazione con Palestine Media Production (PMP), presso la quale l’uomo era responsabile della gestione della tecnologia di trasmissione come ingegnere, è stata sospesa, ha proseguito l’emittente, che collaborava con l’azienda da decenni. Secondo ZDF, anche il figlio di 8 anni di un altro dipendente è rimasto ucciso. L’emittente ha chiesto successivamente spiegazioni all’esercito israeliano. Il tabloid tedesco Bild ha poi riferito, citando fonti militari israeliane, che l’uomo era un membro dell’ala militare di Hamas. Ulteriori dettagli sul ruolo dell’uomo all’interno dell’organizzazione non sono stati divulgati.

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16:28

Onu: “In due anni Pil a Gaza crollato dell’87,4%”

Tra il primo trimestre del 2023 e il primo trimestre del 2025, il Pil nei territori palestinesi è diminuito del 29 per cento. Se la Striscia di Gaza ha visto un crollo dell’87,4 per cento, anche la Cisgiodania ha pagato un prezzo alto a due anni di guerra, registrando una contrazione del 17,1 per cento. Si legge in un rapporto pubblicato oggi dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), un’agenzia delle Nazioni Unite. La disoccupazione è salita a circa il 32% sia per gli uomini che per le donne, mentre il numero di palestinesi che lavorano in Israele è crollato da 178.000 a soli 35.300 (-80%). “Nel contesto del cessate il fuoco sono necessarie misure immediate e coordinate per sostenere posti di lavoro e imprese, sostenere i redditi e rafforzare la protezione sociale”, ha affermato Ruba Jaradat, direttrice regionale dell’Ilo per gli stati arabi, riporta Al Jazeera.

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15:41

Recupero ostaggi, Israele autorizza team con Hamas a varcare Linea Gialla

Israele ha autorizzato una squadra composta da membri della Croce Rossa, soccorritori egiziani e un rappresentante di Hamas a oltrepassare la Linea Gialla nella Striscia di Gaza per cercare i corpi degli ostaggi israeliani deceduti. Lo ha reso noto la portavoce del governo israeliano, Shosh Bedrosian.
“Sotto stretta supervisione dell’esercito israeliano, la Croce Rossa, il team tecnico egiziano e un membro di Hamas sono stati autorizzati a varcare la Linea Gialla per individuare la posizione dei nostri ostaggi”, ha dichiarato Bedrosian ai giornalisti. Un portavoce della Croce Rossa ha confermato la partecipazione del’organizzazione alle operazioni di ricerca.

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15:13

Rubio: “Israele non ha rinunciato ad autodifesa da minacce imminenti”

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha difeso l’attacco israeliano di sabato nel centro della Striscia di Gaza, sostenendo che non costituisce una violazione dell’accordo di cessate il fuoco. “Israele non ha rinunciato al suo diritto di autodifesa – ha dichiarato Rubio a bordo dell’Air Force One, sottolineando che – ovviamente, il cessate il fuoco si basa su obblighi da entrambe le parti”. 
Secondo l’esercito israeliano, il raid aveva come obiettivo un “terrorista della Jihad islamica” che stava pianificando “un attacco imminente” contro i soldati israeliani. “Israele ha il diritto di agire se c’è una minaccia imminente, e tutti i mediatori sono d’accordo su questo”, ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense.

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14:50

Famiglie ostaggi, ‘stop a fase 2 fino a restituzione corpi’

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno chiesto che i prossimi passi del cessate il fuoco a Gaza, mediato dagli Stati Uniti, siano sospesi fino alla restituzione da parte di Hamas dei corpi rimanenti dei prigionieri deceduti. “Hamas sa esattamente dove si trova ognuno degli ostaggi deceduti. Sono trascorse due settimane dalla scadenza stabilita nell’accordo per la restituzione di tutti i 48 ostaggi, eppure 13 rimangono prigionieri di Hamas”, ha dichiarato l’Hostages and Missing Families Forum. “Le famiglie esortano il governo di Israele, l’amministrazione statunitense e i mediatori a non procedere alla fase successiva dell’accordo finché Hamas non avrà adempiuto a tutti i suoi obblighi e restituito tutti gli ostaggi a Israele”.

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14:23

Pizzaballa, ricostruzione a Gaza non la faranno Kushner e Blair

“A Gaza la ricostruzione non la faranno Kushner e Blair: la ricostruzione la faranno quelli, volontari, che nel territorio, sporcandosi le mani, saranno capaci di ricostruire il tessuto civile e umano che questa guerra ha distrutto”. Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, intervenendo stamane all’Incontro internazionale “Osare la pace” promosso all’Auditorium Parco della Musica di Roma dalla Comunità di Sant’Egidio. “Adesso siamo all’inizio di una nuova fase, tutta ancora da costruire, ed è ancora più difficile – ha affermato Pizzaballa nel suo applauditissimo intervento nel Forum ‘Una pace disarmata e disarmante’ -. Spero che la guerra sia finita, ma quanto meno dovrebbe essere finita la fase dell’emergenza. Parlando con i nostri a Gaza ho capito questo: nell’emergenza bisogna vivere alla gironata. Finita l’emergenza sono usciti dalle tane dove si trovavano e vedono davanti a sé il nulla, e tanto odio”. Secondo il cardinale, “la ricostruzione di Gaza è un grande business e sarà una bella torta da mangiare, e non la mangeranno il 99 per cento dei locali. La ricostruzione richiederà anni, intanto dove vai? Questo è il terzo anno senza scuola, non ci sono case né ospedali, La gente è spaventata perché vede che davanti a sé c’è il nulla”.

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13:06

Hamas denuncia ‘cambiamenti unilaterali a sistema politico’ voluti da Abbas

Il Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) ha denunciato i “cambiamenti unilaterali del sistema politico” attuati dalla leadership dell’Autorità Palestinese “senza un consenso nazionale”, dopo che il presidente Mahmud Abbas ha annunciato ieri un processo formale di successione in caso di potere vacante, che affiderebbe temporaneamente la presidenza al suo vice, Husein al Sheij. 

“I cambiamenti unilaterali  al sistema politico da parte della dirigenza dell’Autorità Palestinese, in violazione della Legge Fondamentale e senza consenso nazionale, così come i tentativi di sfruttare tali modifiche a vantaggio di alcune parti, hanno profondamente distorto il sistema politico e complicato la possibilità di riformarlo”, ha dichiarato il portavoce di Hamas, Hazem Qasem. “Hamas continuerà i propri sforzi per riformare il sistema politico nel quadro di un consenso nazionale – ha proseguito Qasem – Continueremo i nostri sforzi per costruire questo consenso e una vera unità palestinese che ci permetta di affrontare sfide senza precedenti nella storia della causa palestinese”. 

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12:04

Ex ostaggio: “Io seviziato da Hamas per colpa parole Ben Gvir”

L’ex ostaggio israeliano Bar Kuperstein, liberato il 13 ottobre nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas, ha dichiarato che i suoi rapitori di Hamas lo hanno picchiato così duramente che non è riuscito a camminare per un mese, in una reazione “occhio per occhio” al trattamento riservato dal ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir ai prigionieri di sicurezza palestinesi nelle carceri israeliane. E’ quanto si legge sul Times of Israel, che pubblica un estratto di una intervista che andrà in onda martedì sull’emittente pubblica Kan.    Kuperstein ha dichiarato di essere risentito per il modo in cui l’ultranazionalista Ben Gvir ha decantato il peggioramento delle condizioni di vita dei prigionieri palestinesi, poiché le vanterie del ministro avevano reso la vita più difficile agli ostaggi. “Come hai potuto permettere che ci maltrattassero? Sei un ministro del governo… dovresti prenderti cura di noi. Perché non ti prendi cura di noi?” ha chiesto Kuperstein, rapito al festival musicale Nova il 7 ottobre.    Ben Gvir ha rilasciato una dichiarazione video in risposta: “Abbraccio Bar Kuperstein e tutti gli ostaggi che sono tornati, ma i media israeliani stanno adottando la narrativa di Hamas – ha affermato il ministro – Hamas non aveva bisogno di una scusa il 7 ottobre per entrare, uccidere, stuprare, abusare e bruciare bambini. Tutte queste cose sono accadute molto prima dei cambiamenti nelle carceri”.    Kuperstein ha affermato che i suoi rapitori gli negavano intenzionalmente il cibo per giorni interi, nonostante ne avessero a sufficienza. “C’era un tizio, che chiamavamo Shchorzik e diceva: ‘Sono qui per assicurarmi che non siate trattati troppo bene'”. Kuperstein racconta che intorno al 270/o giorno dei suoi due anni di prigionia “sono venuti da noi e… ci hanno riempito di botte. Ci hanno messo con le spalle al muro e ci hanno picchiato a morte. Hanno detto che era per colpa di Ben Gvir – sentirete cosa fa ai nostri prigionieri, ‘occhio per occhio, dente per dente'”, ha detto. “Lo hanno ripetuto un sacco di volte, sono venuti e ci hanno picchiato”. Kuperstein racconta, infin,e più dettagliatamente le sevizie che avrebbe subito dai carcerieri di Hamas.

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10:07

Media, ‘ragazzino ferito da granata stordente in Cisgiordania’

Un ragazzino è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito alla testa da una granata stordente lanciata dalle forze israeliane nella città di Beit Awwa, a sud-ovest di Hebron, in Cisgiordania. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, i soldati avrebbero fatto irruzione nella città e lanciato granate stordenti e gas lacrimogeni contro i residenti. Mentre si ritiravano, hanno preso di mira uno studente quindicenne colpendolo alla testa mentre usciva dalla sua casa a Wadi Al-Simiya. Il ragazzino è stato portato all’ospedale Al-Ahli di Hebron per essere curato; le sue ferite sono state descritte come gravi. Stamattina all’alba, inoltre, sempre in Cisgiordania, le forze israeliane avrebbero arrestato sei cittadini della città di Deir Ballut, a ovest di Salfit, dopo aver fatto irruzione in diverse abitazioni, perquisendole e vandalizzandone il contenuto. Gli israeliani avrebbero anche fatto irruzione nella città di Bidya, a ovest di Salfit, nell’abitazione di uno dei  leader di Fatah Hassan Al-Qarm e nelle abitazioni dei suoi figli: Iyad, Segretario dell’Area Organizzativa di Bidya, e Khaled Al-Assir, un ex prigioniero. Le forze li hanno aggrediti e vandalizzato le loro abitazioni.

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09:58

Pizzaballa, per ricostruire Gaza serve governance che non c’è

“Per la ricostruzione di Gaza ci vorrà ancora del tempo perché richiede una governance che non c’è.  Adesso siamo ancora nella fase della tregua e del consolidamento della tregua. Bisogna recuperare le salme degli ostaggi che sono ancora sotto le macerie. Bisogna anche recuperare le tantissime salme dei palestinesi che sono sotto le macerie. Si potrà lavorare alla ricostruzione quando tutte le fasi del post-guerra saranno chiare ma su questo c’è ancora molto da lavorare”. Lo ha detto il cardinale Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa a margine di “Osare la pace”, l’incontro internazionale della Comunità di Sant’Egidio.

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09:33

Pizzaballa, annessione Cisgiordania? ‘Si fomenta solo violenza’

“Non potrà esserci, non deve esserci”. Lo ha detto il Patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa parlando delle proposte in Israele per l’annessione della Cisgiordania. “I palestinesi hanno bisogno di avere casa loro, di stare a casa loro in libertà”. I progetti al riguardo “sono exploit politici che lasciano il tempo che trovano il tempo che trovano, che creano e fomentatno più odio e violenza”, ha aggiunto a margine di “Osare la pace”, l’evento di Sant’Egidio.

09:27

Hezbollah, ‘attacco con drone anno scorso aveva scopo di uccidere Netanyahu’

Il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha definito l’attacco con un drone alla casa del primo ministro Benjamin Netanyahu israeliano a Cesarea, avvenuto lo scorso anno, un “successo dell’intelligence”. In un’intervista rilasciata alla rete Al-Manar di Hezbollah, ha affermato: “L’attacco aveva lo scopo di colpire lui (Netanyahu) o i suoi familiari”.

09:03

Re Giordania, ‘Paesi arabi in forza Gaza solo se per mantenere pace’

I paesi arabi si uniranno alla forza internazionale proposta dagli Stati Uniti a Gaza solo se la sua missione sarà quella di mantenere la pace e non quella di far rispettare la legge. Lo ha dichiarato il re di Giordania Abdullah II alla Bbc. “Qual è il mandato delle forze di sicurezza all’interno di Gaza?”, ha chiesto il re giordano alla Bbc. “Speriamo che sia un impegno di mantenimento della pace, perché se fosse un impegno di mantenimento della pace, nessuno vorrebbe toccarlo”, ha aggiunto. “Il mantenimento della pace significa stare lì a supportare le forze di polizia locali, i palestinesi, che Giordania ed Egitto sono disposti ad addestrare in gran numero, ma questo richiede tempo”, ha detto il re. “Se ci muoviamo in pattuglia per Gaza armati, non è una situazione in cui nessun Paese vorrebbe essere coinvolto”, ha sottolineato.

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08:55

Media, ‘tre attacchi aerei Idf a Khan Younis, droni contro Gaza’

Al Jazeera Arabic riferisce che l’esercito israeliano ha lanciato tre attacchi aerei contro edifici nella parte orientale di Khan Younis, nel sud di Gaza. Nel frattempo, secondo quanto riportato da Al Jazeera Arabic, alcuni droni israeliani hanno colpito le vicinanze dei campi profughi vicino allo svincolo di Shujayea, a Gaza City. Israele ha continuato ad attaccare periodicamente Gaza dopo la firma del cessate il fuoco con Hamas l’11 ottobre, scrive al-Jazeera, sostenendo spesso di colpire gruppi palestinesi che pianificano attacchi. Tuttavia, scrive ancora la testata araba, Hamas ha affermato che gli attacchi israeliani sono “chiare” violazioni dell’accordo di cessate il fuoco che stanno uccidendo civili e ha accusato il primo ministro israeliano Netanyahu di tentare di sabotare il piano di pace guidato dagli Stati Uniti. 

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08:49

Unwra, ‘Israele continua a bloccare il nostro ingresso a Gaza’

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che Israele continua a impedire al suo personale internazionale e agli aiuti umanitari di entrare a Gaza. Tuttavia, circa 12 mila dei suoi dipendenti locali stanno portando avanti la fornitura di “assistenza sanitaria, supporto psicosociale e istruzione alla popolazione, spesso in condizioni inimmaginabili”, ha affermato l’agenzia in un post su X, riportato da Al-Jazeera. L’anno scorso Israele aveva vietato all’Unrwa di operare nel territorio sotto il suo controllo, sostenendo che diversi suoi dipendenti erano membri di Hamas, scrive ancora la testata araba. La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito la scorsa settimana che Israele, in quanto potenza occupante, deve sostenere gli sforzi di soccorso forniti dalle Nazioni Unite e dalle sue entità, tra cui l’Unrwa. Ha inoltre rilevato che Israele non ha dimostrato le sue affermazioni secondo cui un numero significativo di dipendenti dell’Unrwa sarebbe membro di Hamas. Nel suo post, l’Agenzia ha affermato che “un cessate il fuoco da solo non è sufficiente. Cibo, kit igienici, tende e altri rifornimenti sono disperatamente necessari”, ha aggiunto. 

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08:38

Idf: ‘forze Onu hanno abbattuto un nostro drone in Libano’

L’esercito israeliano ha accusato le forze di pace delle Nazioni Unite nel Libano meridionale di aver abbattuto un drone il giorno prima, durante una missione di raccolta di informazioni. “Ieri, un drone delle Idf per la raccolta di informazioni è stato abbattuto nella zona di Kfar Kila, nel Libano meridionale, durante un’attività di routine nella zona”, ha dichiarato il portavoce militare, il tenente colonnello Nadav Shoshani, su X. “Un’indagine iniziale suggerisce che le forze Unifil di stanza nelle vicinanze abbiano deliberatamente sparato contro il drone e lo abbiano abbattuto. L’attività del drone non rappresentava una minaccia per le forze Unifil”. 

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08:17

Rania di Giordania: ‘Due anni terrore a Gaza, nessuno l’ha fermato’

La regina Rania di Giordania, in una intervista alla Bbc, ha criticato la comunità internazionale per non essere riuscita, ha detto, a fermare la guerra per due anni. “Sapete cosa significa essere stati genitori negli ultimi due anni? Vedere i propri figli soffrire, morire di fame, tremare di terrore, e non poter fare nulla al riguardo, e sapere che il mondo intero sta guardando e non può fare nulla. Quell’incubo è l’incubo di qualsiasi genitore, ma quell’incubo è la realtà quotidiana dei palestinesi negli ultimi due anni”. La regina, di origine palestinese, ha elogiato il presidente Trump per i suoi sforzi: “A suo merito, Trump è stato il primo presidente da molto tempo a fare pressioni su Israele. In precedenza, quando superavano i limiti, il presidente degli Stati Uniti si limitava a dire qualche parola di rimprovero o a dare loro una bacchettata sulle mani. Il presidente Trump è riuscito a convincere Netanyahu ad accettare un cessate il fuoco. E spero che continui a impegnarsi in questo processo”. Alla domanda se credesse che una pace duratura fosse possibile, ha risposto che sperare in questo non era ingenuo, ma una forma di sfida. “Credo davvero che palestinesi e israeliani possano convivere fianco a fianco – ha detto la regina Rania – Nel clima attuale c’è troppa animosità, troppa rabbia, dolore, odio e cinismo tra i due popoli per riuscire a forgiare una pace da soli. Non sono ingenuo. Ma credo che, con la spinta della comunità internazionale, questa sia l’unica via. Tante volte negli ultimi due anni, la speranza è sembrata sfuggente. Scegliere la speranza non è stato facile… è difficile, è pesante. Ma è l’unica strada che non nega i palestinesi né tradisce la loro lotta o la nostra umanità”. 

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07:28

Israele conferma, ok a squadre Egitto e Croce Rossa per i corpi

Un portavoce del governo israeliano ha confermato che alle squadre della Croce Rossa e dell’Egitto è stato permesso di cercare i corpi degli ostaggi deceduti oltre la “linea gialla” che delimita il ritiro dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.

07:28

Mo: Idf si ritirano da zone dove Hamas cerca salme ostaggi

Le Forze di difesa israeliana, le Idf, si sono ritirate dall’area in cui sono in corso le ricerche delle salme degli ostaggi nel territorio della Striscia di Gaza controllato da Israele oltre la Linea Gialla. Lo hanno riferito fonti informate al sito di Ynet, spiegando che le Idf si sono ritirate temendo uno scontro con i miliziani di Hamas e in seguito alle pressioni dei Paesi mediatori. Nella zona stanno infatti operando miliziani di Hamas e squadre della Croce Rossa internazionale, oltre che agenti inviati dall’Egitto, per cercare di recuperare le salme.

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