Sono ancora gravi, ma stabili, le condizioni di Silvia Piancazzo, la ragazza che si trovava in macchina con la 20enne Beatrice Bellucci, morta sabato notte nell’incidente su via Cristoforo Colombo a Roma. L’auto su cui viaggiavano è stata speronata da una Bmw – che correva a velocità altissima – è si è schiantata contro un albero. Le verifiche della Polizia locale puntano ad accertare se l’auto guidata dal 22enne Andrea Girimonte, ora indagato dalla Procura per omicidio stradale, stesse effettuando una corsa con un altro mezzo sull’arteria stradale che collega la Capitale con Ostia. Intanto i pm hanno affidato l’incarico per effettuare l’autopsia sul corpo di Beatrice Bellucci.
Le condizioni di Silvia Piancazzo
Silvia Piancazzo “al momento dell’ingresso in pronto soccorso – spiega Emiliano Cingolani, direttore f.f. Uoc Shock e Trauma dell’ospedale San Camillo – è stata sottoposta a un intervento multidisciplinare ortopedico e chirurgico di riduzione delle numerose fratture e di asportazione della milza. Attualmente le condizioni, nella gravità, sono sufficientemente stabili e il decorso post operatorio è il migliore possibile che ci possiamo aspettare in questo momento, ovviamente in relazione alla gravità complessiva delle lesioni che interessavano gli arti, l’addome, pelvi e il torace. La prognosi è ancora strettamente riservata vista la vicinanza all’evento traumatico datato solo tre giorni fa”.

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Forse coinvolta una terza auto
Al momento gli investigatori circoscrivono l’evento alle due auto coinvolte, ma dall’ascolto di testimoni emergerebbe la presenza di almeno un’altra macchina, che si è data poi alla fuga dopo lo scontro. Gli inquirenti, in questo ambito, stanno analizzando i telefoni cellulari dei due ragazzi che erano a bordo della Bmw. Il 22enne Girimonte resta ricoverato in prognosi riservata per le ferite riportate. I test sull’uso di droga o alcol hanno dato esito negativo, stesso risultato di quelli effettuati su Silvia Piancazzo. Sentito dagli inquirenti l’amico dell’indagato nega che stessero effettuando una corsa con altre auto ma la risposta definitiva arriverà dai video che sono al vaglio degli inquirenti. La Procura ha disposto una attività di analisi ad ampio raggio, non solo circoscritta al quadrante dove è avvenuto l’impatto, all’altezza di via dei Navigatori, a poca distanza dalla sede della Regione Lazio. I due ragazzi si erano mossi da Anzio, centro del litorale laziale, in direzione del centro della Capitale e avevano imboccato con ogni probabilità la Colombo dalla strada Pontina. In sostanza circa una decina chilometri dal luogo dello schianto. Se dovesse essere accertata la presenza di altre auto nel procedimento potrebbe scattare anche l’accusa prevista all’articolo 9 ter del codice della strada che vieta di “gareggiare con veicoli a motore” che prevede pene dai sei ai dieci anni.
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