E’ stata inaugurata lunedì 20 ottobre, nella sala gremita del Museo Etnografico “A l’Alboron”, la mostra di pittura “Attraverso i miei occhi” dell’artista Paola Gianesella, organizzata dell’Università Popolare Polesana di Costa di Rovigo.
Curata interamente da Sara Ghezzo, la mostra è stata aperta con la presentazione della pittrice e del suo percorso artistico. Per Ghezzo l’arte di Paola è l’essenza della pittura: “Dipingere per il piacere di dipingere”, come motore di un processo creativo che coinvolge profondamente l’artista a livello emozionale e sensoriale.
Il processo inizia con gli occhi, che sono il “primo organo filtrante”, ma l’osservazione non è limitata al guardare le emozioni entrano in gioco, passando al cuore e dando “tutto alle man””.
La realizzazione di questa mostra per Paola ha assunto una doppia importanza in quanto oltre a far conoscere ai visitatori la propria visione artistica è anche un riscatto personale. La sua storia difatti coincide con il percorso di vita di tante donne nate nei piccoli paesi polesani negli anni Quaranta-Cinquanta alle quali, a causa della mentalità e delle convenzioni sociali, era preclusa la possibilità di studiare.
Anche alla giovane Paola quindi, malgrado la predisposizione innata per il disegno e la pittura, venne negata la possibilità di frequentare la scuola d’arte. Ora però, a distanza di settant’anni e grazie alla sua tenacia e volontà, la mostra diventa il suo riscatto sulle convenzioni sociali dell’epoca.
L’allestimento, suddiviso per macro-temi, è stato concepito per creare un filo conduttore in una narrazione visiva che collega le 27 opere esposte e che, grazie alla musica di sottofondo di Ennio Morricone, genera un’esperienza immersiva e multisensoriale.