Roma, 27 ottobre 2025 – L’uragano Melissa è un mostro che rischia di devastare i Caraibi: si sta rafforzando mentre punta sulla Giamaica e altre isole, con i meteorologi che prevedono inondazioni storiche e hanno sollecitato i residenti a cercare riparo. Almeno quattro i morti ad Haiti e nella Repubblica Dominicana a causa delle forti piogge e frane. La tempesta si sta muovendo a un ritmo lento il che causa preoccupazione perché le aree sul suo percorso potrebbero subire condizioni difficili per molto più tempo rispetto un uragano che passa più velocemente.

Una donna cammina in una strada allagata a Santo Domingo (Ansa)

Una donna cammina in una strada allagata a Santo Domingo (Ansa)

I numeri di Melissa

Il vicedirettore del National Hurricane Center degli Stati Uniti, Jamie Rhome, durante un briefing ha definito quella provocata dall’uragano Melissa una “situazione molto preoccupante” parlando di precipitazioni “da 50 a 75 centimetri di pioggia”. Alcuni modelli stimano piogge per 1.000 millimetri in 48 ore. I venti potrebbero raggiungere i 250 km/h. Previste anche onde alte dai 2,1 ai 3,3 metri lungo la costa meridionale della Giamaica. “Si tratta di valori mai visti sull’isola dai tempi dell’uragano Gilbert del 1988, che devastò il paese con venti di 210 km/h”, spiega 3bmeteo. “Il tutto potrebbe anche essere aggravato dal fenomeno dello storm surge, ovvero un innalzamento del livello del mare in corrispondenza di un profondo sistema depressionari”, avverte ilMeteo.it. L’isola caraibica conta quasi 3 milioni di abitanti, circa un milione vivono nella capitale Kingston.

L’uragano in diretta dal sito del Noaa

L’Nhc h fatto sapere che Melissa si è intensificherà fino a diventare una tempesta di categoria 5 più tardi in giornata. “Le condizioni peggioreranno molto, molto rapidamente qui nelle prossime ore. Non uscite dopo il tramonto”, ha esortato il vicedirettore dell’Nhc, Jamie Rhome.

L’appello ai cittadini della Giamaica

Tutti gli aeroporti della Giamaica sono chiusi. “Non c’è posto che possa sfuggire all’ira di questa tempesta”, ha affermato Evan Thompson, direttore del servizio meteorologico giamaicano. “Non prendetela alla leggera”, ha detto Daryl Vaz, ministro giamaicano della Scienza, dell’Energia, delle Telecomunicazioni e dei Trasporti. “Non prendete decisioni sconsiderate o stupide, come uscire nel mezzo della tempesta per vedere cosa sta succedendo”, ha aggiunto.

Approfondisci:

Le barriere coralline oltre il punto di non ritorno: l’allarme degli scienziatiLe barriere coralline oltre il punto di non ritorno: l’allarme degli scienziati

Approfondisci:

Le zanzare arrivano in Islanda: cosa ha fatto il cambiamento climaticoLe zanzare arrivano in Islanda: cosa ha fatto il cambiamento climatico
Pronti all’impatto

Da ieri sera è stato attivato il Centro Nazionale Operativo di Emergenza della Giamaica per prepararsi all’impatto, ha dichiarato il governo giamaicano. I centri operativi di emergenza parrocchiali, i rifugi regionali e la Squadra di Risposta alle Emergenze della Giamaica sono tutti operativi, ha aggiunto. Anche Starlink si è mobilitata: l’azienda di comunicazione satellitare di Elon Musk sta supportando le attività di soccorso garantendo “una connettività stabile anche nelle zone devastate da vento e pioggia, con aeroporti chiusi ed evacuazioni in corso”. 

Approfondisci:

Da Ognissanti (e per molti giorni) raffica di perturbazioni sull’ItaliaDa Ognissanti (e per molti giorni) raffica di perturbazioni sull’Italia