Quando Bianca Balti è apparsa sulla passerella dei Paramount Studios, il tempo si è fermato. Le luci si sono abbassate, la musica si è fatta solenne e tutti gli occhi si sono voltati verso di lei. Nessuna entrata come le altre: la top model italiana ha avuto un ingresso d’onore tra star e modelle internazionali, aprendo uno dei momenti più spettacolari del Vogue World 2025: Hollywood.
Avvolta in un lungo abito color senape, coperta da un velo dorato e da una maschera di perline che le incorniciava il volto come un gioiello rituale, Bianca ha letteralmente incarnato Lady Jessica, la madre di Paul Atreides, il personaggio interpretato da Timothée Chalamet in Dune. Un tributo alla potenza femminile, alla bellezza che non chiede permesso, e all’eleganza tutta italiana che riesce sempre a lasciare il segno anche in mezzo a Hollywood.
Bianca Balti, ingresso da regina tra le star internazionali
Non è un caso che proprio a Bianca sia stato affidato l’ingresso più teatrale della serata. In mezzo a un cast di supermodelle e celebrity — da Heidi Klum a Kendall Jenner — la top italiana è stata accolta con un rispetto che raramente si riserva a chi non è di casa negli Stati Uniti. La sua comparsa sulla passerella è stata una vera e propria incoronazione: in testa alla sezione Brave New World dello show, Balti è avanzata lentamente, seguita da due modelle — ancelle moderne — che sorreggevano il suo lunghissimo strascico, proprio come nel film. Una di queste era proprio Matilde Lucidi, sua figlia.
Le immagini parlano da sole: un’entrata solenne, carica di mistero e potenza, che ha reso omaggio alla sua carriera ventennale e alla sua capacità di trasformarsi. La top model italiana non si è limitata a indossare un costume, ma lo ha abitato, trasformandolo in gesto scenico, in racconto.
In un evento dominato da look pop, richiami cinematografici e performance immersive, Bianca Balti ha portato un’eleganza diversa, più profonda. L’Italia, ancora una volta, ha sfilato con grazia e fierezza davanti al mondo.
L’abito di Lady Jessica: la forza della grazia
L’abito scelto per lei è uno dei più memorabili della saga di Dune: un capolavoro firmato dalla costumista Jacqueline West, già autrice dei look del film di Denis Villeneuve. Realizzato in seta color giallo senape, con maniche a rete dorata intrecciata di perline e un velo lungo fino a terra, il look è lo stesso indossato da Rebecca Ferguson nel film per la scena dell’arrivo su Arrakis, il pianeta desertico al centro della storia.
Jacqueline West aveva spiegato che le coperture del volto di Lady Jessica rappresentano la sua condizione ambigua: concubina ma anche membro della potente sorellanza delle Bene Gesserit. “Indossa abiti regali, ma è ancora in catene” aveva raccontato l’attrice in un’intervista del 2021. “Jessica può entrare nella stanza grande, ma non ci sono altre donne. Tuttavia, ha il potere di uccidere chiunque con uno schiocco di dita”.
Bianca Balti ha reinterpretato quel potere con grazia e calma magnetica: il passo lento, lo sguardo fiero, la postura perfetta. La stoffa scivolava al ritmo dei suoi movimenti, creando un contrasto affascinante tra fluidità e peso, come sabbia che danza nel vento. Alle sue spalle, due modelle — una in argento e una in oro, con abiti tempestati di microcristalli — la seguivano come dame di corte, reggendo il suo strascico dorato. Era moda, sì, ma anche cinema in movimento.
Dalla digital cover alla passerella di Hollywood
Solo poche settimane prima, Bianca Balti era apparsa nella digital cover di Vogue Italia, fotografata da Acielle, in un look Balenciaga firmato da Pierpaolo Piccioli. Un progetto speciale, che la vedeva protagonista insieme alla figlia Matilde Lucidi, anche lei presente a Vogue World 2025 tra le giovani modelle in passerella.
Il fatto che Vogue abbia scelto Bianca come volto italiano per l’edizione di Hollywood non è casuale. È un riconoscimento, un applauso a una carriera che, da oltre vent’anni, continua a rinnovarsi con eleganza e determinazione. Dalla prima sfilata per Dolce & Gabbana nel 2005 fino alle campagne per Chanel, Armani, e alla collaborazione con i grandi fotografi come Steven Meisel, Bianca Balti rappresenta una delle storie di successo più autentiche della moda italiana.
E vederla ora, a 41 anni, aprire una delle sezioni più scenografiche del Vogue World 2025, significa molto di più che “solo” un ritorno in passerella. È un simbolo di continuità, di presenza e di maturità.
Lontana dall’idea di perfezione imposta dalle prime passerelle degli anni 2000, Bianca oggi è una donna che conosce il suo corpo, il suo fascino e il suo spazio nel mondo. E Hollywood lo ha capito perfettamente.
Un’italiana tra le dive del mondo
In un parterre costellato di star internazionali, da Anne Hathaway a Serena Williams, da Anok Yai a Naomi Campbell, Bianca Balti ha incarnato l’Italia più luminosa e sofisticata. Non quella del clamore, ma quella dell’intensità. Il pubblico, tra le luci dorate dei Paramount Studios, ha accolto la sua apparizione con un applauso spontaneo: segno che il suo fascino, a distanza di anni, rimane inalterato.
Il suo volto coperto dal velo e illuminato dai riflettori ricordava i ritratti rinascimentali delle dame italiane, reinterpretati in chiave futuristica. Una visione ipnotica che, nel contesto di Vogue World, è diventata una dichiarazione d’intenti: la moda italiana continua a parlare al mondo, con la voce delle sue donne.
Quella di Bianca Balti non è solo una bellezza estetica, ma una bellezza che racconta. Che attraversa generazioni e rimane credibile, anche quando si traveste da personaggio cinematografico. E mentre altre modelle sfilavano con passo deciso, lei avanzava lenta e sicura, come se il tempo — per un attimo — fosse tutto suo.
Bianca Balti, 21 anni di metamorfosi
Il momento di Hollywood arriva nel ventunesimo anno della sua carriera, un traguardo che la stessa modella ha ricordato in più occasioni. Era il 2004 quando, ancora ventenne, venne scoperta quasi per caso mentre lavorava come hostess per un marchio di skincare. Dopo un primo lookbook per Valentino, arrivarono le campagne per Dolce & Gabbana, la copertina di L’Officiel, e poi lo scatto che cambiò tutto: quello di Steven Meisel, che la immortalò per la campagna primavera estate 2005.
Da allora, Balti è diventata un’icona del fascino mediterraneo, capace di reinterpretare i codici della sensualità italiana con misura e intelligenza. Oggi, mentre il mondo della moda si reinventa tra intelligenza artificiale, cinema e sostenibilità, lei resta lì — autentica, riconoscibile, coerente. Vogue World 2025 non è stata solo una passerella: è stata la conferma di un’eredità che continua a crescere, tra passato e futuro.