Professionisti, ragazzini, amatori e donne. Quest’anno il LangTeam ha ben ponderato i suoi sforzi per offrire un certo tipo di intrattenimento agonistico in modo continuativo con diverse categorie. Il Tour de Pologne si fa in quattro nello spazio di undici giorni alzando ulteriormente sia l’impegno organizzativo che il livello partecipativo.
Nella gara maschile WorldTour, giunta alla 82a edizione, ci si batterà per succedere al trono di Jonas Vingegaard, vincitore uscente (su Ulissi e Kelderman). Si partirà il 4 agosto da Wroclaw (Breslavia) per concludersi il 10 con una cronometro nelle miniere di sale di Wieliczka. Dopo un giorno di relativo riposo, dal 12 al 14 agosto toccherà al terzo Tour de Pologne Women, tornato in calendario l’anno scorso dopo un’assenza di sette anni (anche se la prima volta si corse nel 2000), che quest’anno ha ottenuto la classificazione .1. Nel mezzo ci sarà spazio per una gara giovanile di tre giorni e una corsa amatoriale, entrambe diventate ormai delle “classiche” del panorama nazionale.
Prima di affrontare la trasferta polacca, abbiamo chiesto ad Agata Lang e John Lelangue, rispettivamente vicepresidente e general manager del LangTeam (nonché moglie e marito), un’introduzione di tutte le loro corse.
Da sinistra John Lelangue, Agata Lang e Czeslaw Lang, ovvero general manager, vicepresidente e presidente del Tour de Pologne (foto sito)
Da sinistra John Lelangue, Agata Lang e Czeslaw Lang, ovvero general manager, vicepresidente e presidente del Tour de Pologne (foto sito)
Agata Lang il vostro è un programma intenso. Rinfreschiamo la memoria partendo dalla gara dei più piccoli?
Il Tour de Pologne Junior è la tradizionale corsa dedicata ai ragazzini che vanno dagli 11 ai 14 anni e che è in calendario da tanto tempo. Correranno sugli ultimi chilometri delle prime tre frazioni dei pro’, vivendo lo spirito che c’è per i campioni, ricevendo lo stesso trofeo sullo stesso podio delle premiazioni del Tour de Pologne. Ci teniamo tanto a questa corsa. Mio padre Czeslaw l’ha corsa da giovane ed è intitolata alla memoria di mio nonno ex corridore, padre di mia madre Margherita.
Da questa gara passano praticamente tutti i talenti polacchi.
Per noi organizzatori è sempre motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Pensate che l’anno scorso Norbert Banaszek (velocista ora al team continental ATT Investments, ndr) è salito sul podio finale per la prima volta vincendo la classifica del corridore più combattivo. Era emozionato perché si ricordava quando vinceva tutte le tappe del TdP Junior. Ci ha detto che aveva realizzato il suo sogno. Invece tra gli ultimi giovani che sono passati da noi, ve ne segnalo due in grande crescita che hanno centrato la top 10 alla Roubaix Junior di quest’anno. Sono Jan Michal Jackowiak, campione polacco in linea e a crono, e Mikolaj Legiec, un classe 2008 interessante (che ha vinto oggi il Trofee van Vlaanderen, ndr), entrambi del Cannibal-Victorious U19 Development Team.
Prime due tappe da 100 km per velociste, terza frazione di 130 km molto ondulata per determinare la generale
Nel 2024 vinse Molenaar. Quest’anno il Pologne Women è salito alla classe .1 e ci saranno 7 team WorldTour (foto Sobczak)
Prime due tappe da 100 km per velociste, terza frazione di 130 km molto ondulata per determinare la generale
Nel 2024 vinse Molenaar. Quest’anno il Pologne Women è salito alla classe .1 e ci saranno 7 team WorldTour (foto Sobczak)
Come si svolgerà la gara amatoriale?
Quella è in programma per sabato 9 agosto ed è forse l’appuntamento più importante per gli amatori polacchi. E’ molto simile ad una granfondo, misura 50 chilometri e prevede circa 3.000 partecipanti. Anche loro taglieranno il traguardo dei pro’ e quel giorno lo faranno nella tappa regina del Tour de Pologne con arrivo in salita a Bukowina Tatrzanska. Questa corsa è dedicata a Ryszard Szurkowski, un ex ciclista polacco degli anni ‘70.
Chiuderete le fatiche organizzative con la gara delle donne. Cosa puoi dirci?
Innanzitutto quest’anno abbiamo deciso di metterlo subito dopo gli uomini rispetto al 2024 in cui lo avevamo fatto a fine giugno. Il calendario femminile è sempre più fitto, ma abbiamo cercato di trovare la miglior soluzione sia per noi che per le atlete. Avendo alzato la classe della gara, potremo contare su sette formazioni WorldTour, quattro Professional, cinque Continental, due di club e due nazionali (Polonia e Danimarca, ndr). Vediamo come andrà, ma per il 2026 ci piacerebbe portare il Tour de Pologne Women alla classe ProSeries e successivamente puntare alla categoria WorldTour. Considerate che quest’anno avremo una importante copertura televisiva con due ore di diretta su Eurosport.
Sapete già chi sarà al via?
A parte Niewiadoma, avremo al via sia Skalniak-Sojka della Canyon//Sram zondacrypto che Wlodarczyk della UAE Team ADQ, che sono tra le migliori atlete polacche. Comunque sappiamo già di avere un’ottima lista di partenti che si contenderanno la vittoria finale. Le prime due tappe sono per velociste, mentre la terza ed ultima presenta un profilo mosso e sarà decisiva per la generale. Recentemente poi siamo molto contenti di aver stretto l’accordo con Alè che ci fornirà le maglie delle classifiche.
Nel 2024 Thibau Nys fu il grande protagonista conquistando tre tappe al Pologne
Nel 2024 Thibau Nys fu il grande protagonista conquistando tre tappe al Pologne
John Lelangue invece cosa ci racconta del Tour de Pologne maschile?
Abbiamo pensato al solito disegno equilibrato, adatto ad ogni tipologia di corridore. Lo abbiamo pensato soprattutto con la speranza di mantenere un po’ di suspence e lasciare aperta la gara fino all’ultimo giorno, dove c’è una crono non troppo lunga e con una partenza in salita. Ci saranno occasioni per tutti. I velocisti saranno chiamati in causa già nella tappa di apertura, poi forse ancora nella quarta. Invece ognuna delle altre quattro frazioni in linea possono influire sulla generale. Poi vanno considerati anche gli abbuoni intermedi, così come quelli del traguardo.
Dove si può decidere la gara?
Già alla seconda tappa con l’arrivo in salita a Karpacz si vedrà chi punta alla vittoria finale. In molti usciranno allo scoperto. Per me però il giorno successivo sarà quello più impegnativo. Il profilo di Walbrzych prevede 3.540 metri di dislivello in meno di 160 chilometri. Davanti arriveranno tutti i favoriti. Questa tappa fa il paio con la sesta. Al sabato ci saranno sei GPM di prima categoria e l’arrivo in quota a Bukowina Tatrzanska, dove vinse Evenepoel nel 2020 ipotecando il successo finale. In ogni caso non bisogna sottovalutare nemmeno la quinta tappa, quella che arriva a Zakopane, in cui Vingegaard trionfò nel 2019. Si va oltre i 200 chilometri e quasi a 3.000 metri di dislivello. Sembra fatta su misura per gli attaccanti, ma attenzione a qualche azione degli uomini di classifica.
1a tappa, 4 agosto: si parte con quasi 200 chilometri e un arrivo per velocisti
2a tappa, 5 agosto: frazione molto mossa e arrivo in quota, dove ci vinse Mohoric nel 2023
3a tappa, 6 agosto: prima giornata decisiva per la generale con 3.540 metri di dislivello
4a tappa, 7 agosto: sulla carta è una rivincita per chi vuole arrivare in volata
5a tappa, 8 agosto: frazione più lunga e dislivello importante adatti agli attaccanti
6a tappa, 9 agosto: sei “gpm” e arrivo in salita per la frazione regina del Pologne
7a tappa, 10 agosto: crono per specialisti attorno alle miniere di sale di Wieliczka
1a tappa, 4 agosto: si parte con quasi 200 chilometri e un arrivo per velocisti
2a tappa, 5 agosto: frazione molto mossa e arrivo in quota, dove ci vinse Mohoric nel 2023
3a tappa, 6 agosto: prima giornata decisiva per la generale con 3.540 metri di dislivello
4a tappa, 7 agosto: sulla carta è una rivincita per chi vuole arrivare in volata
5a tappa, 8 agosto: frazione più lunga e dislivello importante adatti agli attaccanti
6a tappa, 9 agosto: sei “gpm” e arrivo in salita per la frazione regina del Pologne
7a tappa, 10 agosto: crono per specialisti attorno alle miniere di sale di Wieliczka
A proposito di nomi, quali sono quelli principali?
L’ultima startlist, che andrà riconfermata come sempre all’ultimo istante, prevede corridori interessanti. Alcuni team vengono ben attrezzati per vincere. Penso alla Bahrain-Victorious che avrà Pello Bilbao, Haig e Tiberi. Oppure alla Ineos Grenadiers che schiererà Kwiatkowski, Jungels e Leonard o ancora la UAE Team Emirates-XRG che punta su Ayuso, Majka e McNulty. Ci sarà una bella concorrenza anche tra i velocisti. Kooij, Sam Bennett, Gaviria, Magnier, Zijlaard e Viviani sono solo alcuni che si daranno battaglia in volata. Poi tanti altri sparsi che mirano alla generale come Staune-Mittet, Ethan Hayter, Harper, Geoghegan-Hart o alle tappe come Busatto, Teuns, Cavagna o Hermans. So comunque che molti atleti arriveranno con un volo privato dopo aver corso la Clasica di San Sebastian questo sabato.
Cosa rappresenta il Tour de Pologne?
Credo che sia una corsa con una sua identità ben precisa. Non è una gara di preparazione alla Vuelta come dice qualcuno. Al Tour de Pologne si viene per vincere e fare punti. Poi certo, chi esce da qua con una condizione buona o in crescendo può ambire a fare bene anche in Spagna, così come le restanti gare. Possiamo dire sicuramente che in Polonia inizia la seconda parte di stagione. I corridori che vogliono sistemarla iniziando a fare risultato, da noi possono trovare il terreno giusto per impostare un bel finale.