Non bisogna sparare sulla Croce Rossa. La Ferrari sta vivendo un momento di grande difficoltà e la mancanza di risultati, sta producendo un crescente nervosismo interno alla squadra ed esterno alla Gestione Sportiva.  

Lewis Hamilton e Charles Leclerc, dopo aver preso le difese del team principal subito dopo l’uscita degli articoli che lo mettevano in dubbio, sono tornati a sparare a palle incrociate su una rossa che non è in grado di vincere, tanto che il sette volte campione del mondo invoca nuovamente di dedicare le risorse al prossimo anno… 
“Chiaramente vediamo che gli altri portano aggiornamenti. Non so perché noi non ne abbiamo ancora introdotti, onestamente. Credo che uno arriverà molto presto, spero. La mentalità attuale è che ci sono tanti cambiamenti da fare all’interno del sistema. Mi piacerebbe potervi dire cosa sta succedendo, ci sono molte cose che accadono dietro le quinte”. 

Lewis Hamilton, Ferrari

Lewis Hamilton, Ferrari

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

 
“Da parte mia, è necessario costruire le basi, perché non stiamo lottando per il campionato. È chiaro che non siamo in corsa per il titolo. Dobbiamo fare in modo che l’anno prossimo avremo una grande macchina: non dobbiamo sprecare troppo tempo a concentrarci su questa stagione. Vorrei garantire che la macchina del prossimo anno sia nettamente migliore sin dalla prima gara”. 
 
Il discorso di Lewis è chiaro, limpido: basta perdere tempo sulla deludente SF-25 e si orientino tutti gli sforzi sulla 678, la macchina 2026 che introdurrà la rivoluzione regolamentare. 
 
La Ferrari, in realtà, sta completando la realizzazione dell’attesa sospensione posteriore e del nuovo fondo che, secondo le aspettative, dovrebbe dare una svolta alla stagione, mettendo la rossa nella condizione quanto meno di lottare per essere seconda forza fino alla fine, mentre l’attuale potenziale fa oscillare la Scuderia fra la terza o quarta squadra nei valori tecnici. 

Ferrari SF-25: la sospensione posteriore verrà modificata

Ferrari SF-25: la sospensione posteriore verrà modificata

Foto di: Giorgio Piola

La dirigenza del Cavallino dopo Imola aveva chiesto un anticipo degli aggiornamenti tecnici, magari saltando qualche test di verifica al banco dinamico, preferendo prendere qualche rischio, ma portando il più presto possibile le novità in pista.

I fatti dicono che non c’è stata tutta questa fretta, mentre la Mercedes, per esempio, aveva fatto debuttare una nuova sospensione posteriore a Imola. Alla prima uscita non aveva soddisfatto e, dopo due GP che non si era vista (Monaco e Spagna), è tornata in Canada: vittoria con George Russell e podio con Kimi Antonelli. 
 
Segno che è possibile dare una svolta alla stagione caratterizzata dal dominio delle McLaren: non c’è solo la Red Bull a interrompere con Max Verstappen l’egemonia delle MCL39, visto che ora si è aggiunta anche la Stella. E fra i top team manca solo la Ferrari… 

Frederic Vasseur, Ferrari

Frederic Vasseur, Ferrari

Foto di: Peter Fox / Getty Images

In Austria la SF-25 dovrebbe trovare un terreno più favorevole alle sue caratteristiche: si tratta di un tracciato con curve medio veloci, nelle quali la rossa potrebbe difendersi più egregiamente di quanto si è visto in Canada. Non sorprendiamoci, quindi, se in Stiria non vedremo alcuni degli aggiornamenti previsti, ma solo interventi di dettaglio per adeguare la vettura alla pista. 
 
Cosa sta succedendo? A casa, nella Gestione Sportiva, pensano che in pista non si sfrutti tutto il potenziale che puntualmente si vede nelle simulazioni. Questa è la base della narrazione recente di Fred Vasseur che ritiene una buona esecuzione del weekend più importante dell’introduzione di aggiornamenti. 
 
Pare non si tratti della teoria del team principal, ma del direttore tecnico. Loic Serra crede in una rossa più competitiva di quanto si veda. Qualcuno ritiene che in pista manchi quella creatività che permette spesso alla Red Bull di ribaltare un set up “sbagliato” nelle prove libere del venerdì per poi portare Max Verstappen in prima fila. 
 
Insomma, nella squadra ci sono due anime: c’è chi invoca subito le novità tecniche e chi, invece, vorrebbe guadagnare tempo per estrarre dalla macchina quel potenziale nascosto… 
 
“Avremo delle modifiche presto – ha ammesso Vasseur a Montreal -. Ma non credo sia il primo problema. Se fai il primo settore record a Montreal, non penso che ci sia bisogno di portare tanti aggiornamenti. Non è che gli altri li introducano a tutti i fine settimana e non è che non portiamo niente solo perché non li dichiariamo. Dobbiamo concentrarci su noi stessi, perché non abbiamo fatto un lavoro pulito questo weekend”. 
 

Charles Leclerc, Ferrari, dopo il crash in FP1 a Montreal

Charles Leclerc, Ferrari, dopo il crash in FP1 a Montreal

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

L’accusa indiretta è a Charles Leclerc che ha sbattuto in FP1 saltando di fatto due turni di libere e poi sbagliando in qualifica. Il monegasco è sotto pressione perché cerca di coprire con il suo talento naturale le carenze della SF-25 e, ogni tanto, cade in errori che ora gli vengono rinfacciati. Passa da “salvatore della patria” a causa di problemi.

Un fatto è certo: i guai non vengono dai piloti, ma da una monoposto che non è all’altezza delle aspettative. La Ferrari deve trovare un’identità di vedute, più che spaccature che emergono nitide dalle dichiarazioni. 
 
McLaren e Mercedes, più di Red Bull, introducono aggiornamenti per crescere e le novità danno risultati tangibili. La Ferrari ha richiamato il nucleo di tecnici delle sospensioni, che erano già stati dirottati sulla 678, per riprogettare la nuova sospensione posteriore. La decisione di intervenire sul retrotreno è stata presa tardi e se si considera che ci vuole il suo tempo per disegnare, produrre e provare le novità, non deve stupire se certe soluzioni le vedremo a Silverstone o giù di lì. Ma il guadagnare tempo fa sorgere un dubbio: non è che la montagna sta partorendo solo un topolino? 

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