Monza, 27 ottobre 2025 – Nove mesi di reclusione è la condanna chiesta dalla Procura di Monza per oltraggio a pubblico ufficiale nel processo al Tribunale di Monza a carico di Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, cantautore di origine monzese 52enne, accusato di avere insultato i poliziotti durante lo sfratto dalla sua abitazione di Monza nel 2019.

La richiesta del pm

Parti offese tre uomini della polizia di Stato, che non si sono però costituiti parti civili al dibattimento per ottenere un risarcimento dei danni. Il pm, nel quantificare la richiesta di pena, ha concesso a Morgan le circostanze attenuanti generiche, ma ha anche tenuto conto di una recidiva specifica, ossia un’accusa analoga che gli sarebbe stata contestata negli ultimi cinque anni.

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Cosa ha detto Morgan in aula

“Mostri, ignoranti, ridicoli” avrebbe detto il cantautore ai poliziotti, paragonandoli a “boia” e “becchini”. In aula si è però giustificato dicendo di essere abitato a esprimersi in modo “sarcastico, burlesco, ironico, teatrale”.

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La difesa del cantautore

Il suo difensore, l’avvocato monzese Roberto Iannaccone, ne ha chiesto l’assoluzione sostenendo che Morgan, che non sapeva di avere a che fare con agenti perché vestivano in borghese, si riferiva al fatto che lo sfratto avrebbe comportato la morte della sua carriera artistica perché l’abitazione, dove è nato, era “il suo studio di registrazione e fonte di ispirazione di una vita“. La sentenza del Tribunale a novembre.