«Porre fine alla guerra senza raggiungere il suo obiettivo principale è davvero politicamente pericoloso per Putin», le parole del veterano diplomatico tedesco Wolfgang Ischinger, presidente della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ambasciatore a Washington e capo della delegazione tedesca nei colloqui di pace per porre fine alla guerra in Bosnia. Perché: «Rinunciare e accettare un cessate il fuoco è molto difficile per chi ha iniziato una guerra che ha causato un numero molto elevato di vittime. Quella persona dovrà considerare cosa diranno le madri dei soldati caduti». In un certo senso, tuttavia, questo enigma rappresenta anche un’opportunità per la diplomazia, ha aggiunto Ischinger: «Possiamo sostenere, Vladimir, che più a lungo continui così, più forte sarà la reazione a un certo punto».
Non solo sempre in base a quanto riporta The Wall Street Journal, i funzionari russi insistono sul fatto che possono continuare a combattere per sempre, superando la resistenza dei loro avversari. In realtà, ovviamente, l’economia russa sta subendo un crescente indebolimento. È difficile valutare il reale livello di malcontento pubblico in una società repressiva, ma è chiaro che molti russi non condividono l’ossessione di Putin di annientare l’Ucraina, a prescindere dal costo per il proprio futuro. Anche l’entourage di Putin starebbe solo aspettando segnali di debolezza da parte sua, per destituirlo o comunque boicottare le sue velleità di una guerra a oltranza.