La bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele contiene i resti di un ostaggio il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. I resti non appartengono a nessuno dei 13 ostaggi attualmente ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel. La valutazione è stata effettuata dalle autorità a seguito del completamento delle operazioni di identificazione presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi.\n\n

La polizia israeliana afferma che agenti dell’unità speciale Yamam hanno ucciso tre terroristi palestinesi durante un raid nel villaggio di Kafr Qud, nel nord della Cisgiordania vicino a Jenin. Lo riportano i media locali.

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\”Credo che il Bambino Gesu’ stia facendo una grande opera umanitaria: noi siamo soprattutto impegnati appunto su questo versante pensando che anche lo sforzo umanitario, sia a livello di cura di quelli che sono colpiti dalla guerra sia a livello anche di scambio di prigionieri possa essere una via propedeutica alla pace\”. Così il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin a

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margine di un evento all’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’, sede

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di San Paolo. \”Noi lo speriamo e ci sentiamo profondamente impegnati in questo ambito, che poi è un po’ l’ambito tradizionale su cui si è sempre mossa la Santa Sede fin dal primo conflitto mondiale\”, ha aggiunto Parolin. 

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai giudici, in apertura della sua udienza, di poter discutere alcuni aspetti del processo penale a porte chiuse. \”Ci sono discussioni di sicurezza iniziate questa mattina, circa un’ora fa, e ci sono cose che non possiamo dire qui\”, ha dichiarato Netanyahu, mentre il suo legale Amit Hadad ha riferito che \”ci sono determinati sviluppi\”. Lo riporta Haaretz, Netanyahu è chiamato a testimoniare per due volte a settimana dall’inizio di dicembre 2024 nell’ambito del suo processo penale, in cui è accusato di corruzione, frode e violazione di fiducia. La richiesta di udienza riservata segna un’ulteriore complicazione in un procedimento già al centro dell’attenzione pubblica.

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Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi e in seguito alla valutazione secondo cui Hamas ha restituito i resti di un ostaggio precedentemente restituito. Lo scrive Ynet, versione online del quotidiano israeliano Yediot Ahronoth. Israele starebbe valutando diverse possibili risposte a queste violazioni, tra cui l’estensione della linea gialla sotto il controllo dell’Idf.

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La bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele contiene i resti di un ostaggio il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. I resti non appartengono a nessuno dei 13 ostaggi attualmente ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel. La valutazione è stata effettuata dalle autorità a seguito del completamento delle operazioni di identificazione presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. 

“,”postId”:”d4a06ce8-1f8b-4558-b6d4-49b6684c3129″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-28T07:24:42.112Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-28T08:24:42+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Onu, ‘profonda preoccupazione per attacco Idf a caschi blu in Libano'”,”content”:”

Le Nazioni Unite hanno espresso \”profonda preoccupazione\” per l’attacco compiuto domenica da Israele contro un’unità della Forza Interinale Onu in Libano (Unifil), avvenuto nei pressi di Kfar Kila e conclusosi senza feriti. Secondo il portavoce del segretario generale António Guterres, Stéphane Dujarric, un drone israeliano avrebbe lanciato una granata nei pressi di una pattuglia dei caschi blu, seguito dal fuoco di un carro armato israeliano. \”È molto pericoloso: qualsiasi azione che metta in pericolo la sicurezza delle forze di pace è inaccettabile e deve cessare immediatamente\”, ha dichiarato Dujarric, precisando che la missione Onu ha protestato \”energicamente\” con le Forze di Difesa Israeliane.

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Tel Aviv ha negato di aver preso di mira i militari dell’Unifil, sostenendo che la granata era stata lanciata solo per impedire ai soldati Onu di avvicinarsi ai resti di un drone israeliano abbattuto. L’episodio giunge in un contesto di forte tensione lungo la Linea Blu, nonostante il cessate il fuoco del novembre 2024 tra Israele e Hezbollah. La coordinatrice speciale dell’Onu per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert, si trova in Israele per discutere con le autorità locali l’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza, che sancisce la fine delle ostilità tra le parti e il rispetto della sicurezza a entrambi i lati della frontiera.

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La premier giapponese Sanae Takaichi ha ufficialmente nominato il presidente statunitense Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace, consegnandogli i documenti durante il loro incontro bilaterale a Tokyo. Lo ha riferito la Casa Bianca. Takaichi ha lodato il ruolo di Trump nel favorire i cessate il fuoco tra Cambogia e Thailandia e nella mediazione dell’accordo di pace nella Striscia di Gaza, definendoli \”risultati senza precedenti\”. 

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La polizia israeliana ha annunciato di aver ucciso tre palestinesi, identificati come membri di una \”cellula terroristica\”, durante un raid condotto con l’esercito nel villaggio di Kfar Kud, a ovest di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Secondo il comunicato, il gruppo \”stava pianificando un attacco\”. 

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Secondo testimonianze di riservisti israeliani citate dai media locali, Hamas avrebbe messo in scena il ritrovamento del corpo di una persona che il gruppo sostiene essere un ostaggio deceduto. Come riportano Channel 12 e Army Radio, i miliziani avrebbero scavato in una zona della parte orientale di Gaza City, portato un corpo da un edificio vicino e deposto il cadavere nella buca, per poi ricoprirlo e chiamare la Croce Rossa affinché assistesse alla presunta \”scoperta\”.

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L’intera sequenza sarebbe stata ripresa da un drone militare israeliano, secondo Army Radio. L’esercito israeliano (Idf) non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sulle accuse. Nella serata di ieri, Hamas ha consegnato il corpo alla Croce Rossa, che lo ha poi trasferito ai militari israeliani a Gaza. Il cadavere è stato inviato all’Istituto forense di Abu Kabir, a Tel Aviv, per l’identificazione.

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La polizia israeliana afferma che agenti dell’unità speciale Yamam hanno ucciso tre terroristi palestinesi durante un raid nel villaggio di Kafr Qud, nel nord della Cisgiordania vicino a Jenin. Lo riportano i media locali. La polizia dello Stato ebraico spiega che gli agenti hanno operato sulla base di informazioni fornite dallo Shin Bet e con il supporto delle Forze di difesa israeliane (Idf), per sventare una cellula terroristica che stava pianificando un attacco: i cecchini della Yamam hanno aperto il fuoco e ucciso i tre che erano emersi da una grotta nel villaggio; poco dopo l’aeronautica militare dello Stato ebraico ha effettuato un attacco aereo nella zona, prendendo di mira la grotta stessa

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La bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele contiene i resti di un ostaggio il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. I resti non appartengono a nessuno dei 13 ostaggi attualmente ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel. La valutazione è stata effettuata dalle autorità a seguito del completamento delle operazioni di identificazione presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi.

La polizia israeliana afferma che agenti dell’unità speciale Yamam hanno ucciso tre terroristi palestinesi durante un raid nel villaggio di Kafr Qud, nel nord della Cisgiordania vicino a Jenin. Lo riportano i media locali.

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meno di un minuto fa

Parolin: Ucraina e Gaza, S.Sede impegnata su lato umanitario

“Credo che il Bambino Gesu’ stia facendo una grande opera umanitaria: noi siamo soprattutto impegnati appunto su questo versante pensando che anche lo sforzo umanitario, sia a livello di cura di quelli che sono colpiti dalla guerra sia a livello anche di scambio di prigionieri possa essere una via propedeutica alla pace”. Così il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin a

margine di un evento all’Ospedale pediatrico Bambino Gesu’, sede

di San Paolo. “Noi lo speriamo e ci sentiamo profondamente impegnati in questo ambito, che poi è un po’ l’ambito tradizionale su cui si è sempre mossa la Santa Sede fin dal primo conflitto mondiale”, ha aggiunto Parolin. 

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30 minuti fa

Netanyahu chiede a giudici udienza a porte chiuse, ‘ci sono sviluppi di sicurezza’

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai giudici, in apertura della sua udienza, di poter discutere alcuni aspetti del processo penale a porte chiuse. “Ci sono discussioni di sicurezza iniziate questa mattina, circa un’ora fa, e ci sono cose che non possiamo dire qui”, ha dichiarato Netanyahu, mentre il suo legale Amit Hadad ha riferito che “ci sono determinati sviluppi”. Lo riporta Haaretz, Netanyahu è chiamato a testimoniare per due volte a settimana dall’inizio di dicembre 2024 nell’ambito del suo processo penale, in cui è accusato di corruzione, frode e violazione di fiducia. La richiesta di udienza riservata segna un’ulteriore complicazione in un procedimento già al centro dell’attenzione pubblica.

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08:57

Media, Netanyahu convoca riunione dopo violazione Hamas

Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi e in seguito alla valutazione secondo cui Hamas ha restituito i resti di un ostaggio precedentemente restituito. Lo scrive Ynet, versione online del quotidiano israeliano Yediot Ahronoth. Israele starebbe valutando diverse possibili risposte a queste violazioni, tra cui l’estensione della linea gialla sotto il controllo dell’Idf.

08:37

Media, in bara data da Hamas resti ostaggio già restituito

La bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele contiene i resti di un ostaggio il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. I resti non appartengono a nessuno dei 13 ostaggi attualmente ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel. La valutazione è stata effettuata dalle autorità a seguito del completamento delle operazioni di identificazione presso l’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. 

08:24

Onu, ‘profonda preoccupazione per attacco Idf a caschi blu in Libano’

Le Nazioni Unite hanno espresso “profonda preoccupazione” per l’attacco compiuto domenica da Israele contro un’unità della Forza Interinale Onu in Libano (Unifil), avvenuto nei pressi di Kfar Kila e conclusosi senza feriti. Secondo il portavoce del segretario generale António Guterres, Stéphane Dujarric, un drone israeliano avrebbe lanciato una granata nei pressi di una pattuglia dei caschi blu, seguito dal fuoco di un carro armato israeliano. “È molto pericoloso: qualsiasi azione che metta in pericolo la sicurezza delle forze di pace è inaccettabile e deve cessare immediatamente”, ha dichiarato Dujarric, precisando che la missione Onu ha protestato “energicamente” con le Forze di Difesa Israeliane.

Tel Aviv ha negato di aver preso di mira i militari dell’Unifil, sostenendo che la granata era stata lanciata solo per impedire ai soldati Onu di avvicinarsi ai resti di un drone israeliano abbattuto. L’episodio giunge in un contesto di forte tensione lungo la Linea Blu, nonostante il cessate il fuoco del novembre 2024 tra Israele e Hezbollah. La coordinatrice speciale dell’Onu per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert, si trova in Israele per discutere con le autorità locali l’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza, che sancisce la fine delle ostilità tra le parti e il rispetto della sicurezza a entrambi i lati della frontiera.

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08:10

Giappone: Takaichi nomina Trump per Nobel, ‘tregue storiche a Gaza e Cambogia’

La premier giapponese Sanae Takaichi ha ufficialmente nominato il presidente statunitense Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace, consegnandogli i documenti durante il loro incontro bilaterale a Tokyo. Lo ha riferito la Casa Bianca. Takaichi ha lodato il ruolo di Trump nel favorire i cessate il fuoco tra Cambogia e Thailandia e nella mediazione dell’accordo di pace nella Striscia di Gaza, definendoli “risultati senza precedenti”. 

07:57

Tre palestinesi uccisi da polizia Israele in Cisgiordania

La polizia israeliana ha annunciato di aver ucciso tre palestinesi, identificati come membri di una “cellula terroristica”, durante un raid condotto con l’esercito nel villaggio di Kfar Kud, a ovest di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Secondo il comunicato, il gruppo “stava pianificando un attacco”. 

07:30

Media israeliani: Hamas avrebbe inscenato ritrovamento corpo ostaggio

Secondo testimonianze di riservisti israeliani citate dai media locali, Hamas avrebbe messo in scena il ritrovamento del corpo di una persona che il gruppo sostiene essere un ostaggio deceduto. Come riportano Channel 12 e Army Radio, i miliziani avrebbero scavato in una zona della parte orientale di Gaza City, portato un corpo da un edificio vicino e deposto il cadavere nella buca, per poi ricoprirlo e chiamare la Croce Rossa affinché assistesse alla presunta “scoperta”.

L’intera sequenza sarebbe stata ripresa da un drone militare israeliano, secondo Army Radio. L’esercito israeliano (Idf) non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sulle accuse. Nella serata di ieri, Hamas ha consegnato il corpo alla Croce Rossa, che lo ha poi trasferito ai militari israeliani a Gaza. Il cadavere è stato inviato all’Istituto forense di Abu Kabir, a Tel Aviv, per l’identificazione.

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06:50

Israele: 3 terroristi palestinesi uccisi in Cisgiordania

La polizia israeliana afferma che agenti dell’unità speciale Yamam hanno ucciso tre terroristi palestinesi durante un raid nel villaggio di Kafr Qud, nel nord della Cisgiordania vicino a Jenin. Lo riportano i media locali. La polizia dello Stato ebraico spiega che gli agenti hanno operato sulla base di informazioni fornite dallo Shin Bet e con il supporto delle Forze di difesa israeliane (Idf), per sventare una cellula terroristica che stava pianificando un attacco: i cecchini della Yamam hanno aperto il fuoco e ucciso i tre che erano emersi da una grotta nel villaggio; poco dopo l’aeronautica militare dello Stato ebraico ha effettuato un attacco aereo nella zona, prendendo di mira la grotta stessa

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