Il giornalista di Sky Sport ha parlato della Roma tornata prima in classifica: “La mossa di Cristante è una grande scelta tattica. Wesley così può diventare decisivo, questo Dybala è l’uomo in più”

L’ottava giornata di Serie A è appena andata in archivio e ha riconsegnato alla Roma il primo posto in classifica – in compagnia del Napoli – grazie alla vittoria contro il Sassuolo. A tracciare un bilancio di questo turno appena concluso è Fabio Caressa, che ha stilato la sua top 11 in cui ha inserito due giocatori giallorossi. Il primo è Wesley:“Secondo me è in crescita come tutta la Roma, che continua a essere solidissima a livello difensivo. Prende pochissimi gol, rischia meno di tutte le altre e deve trovare qualcosa in avanti – dice il giornalista sul proprio canale Youtube -. Ma nell’ultima ho trovato un Dovbyk in crescita, credo che il suo sia un problema psicologico, deve sentirsi al centro del progetto ed è quello che sta provando a fare Gasperini. Anche Koné sta facendo una grande stagione, così come Cristante che è uno dei più sottovalutati del campionato. Ha un’importanza fondamentale, se tutti lo fanno giocare ci sarà un motivo. Poi quello era il ruolo che faceva all’Atalanta, quasi trequartisti. La cosa di riempire l’area con i centrocampisti quando sei in difficoltà con le punte è stata criticata, ma io sono d’accordissimo. Lo ha sempre fatto Gasperini quando non aveva la punta che segnava ed è una grande scelta tattica. Altro che dire ‘deve giocare quello e questo’. Gasperini merita rispetto, per la sua carriera, per come ha cambiato il calcio, perché lo ha cambiato lui e ora giocano tutti come giocava lui all’inizio. Bisogna dargli fiducia, tra l’altro la Roma magari non gioca bene e non segna tanto, ma è in testa ed erano 12 anni che non accadeva a questo punto. Wesley può diventare davvero decisivo e sta crescendo sia a destra che a sinistra”.

Ma nella top 11 di Caressa c’è spazio per un altro romanista, Paulo Dybala: “Terza partita consecutiva, grande condizione atletica, fate gli scongiuri se siete romanisti. Ora è l’uomo in più quando gioca, Gasperini sta cercando di riportarlo in una posizione più offensiva. Lui ogni tanto dice ‘Paulo, lì davanti’, perché non vuole che faccia la regia. A lui interessa che Dybala sia nei 20 metri finali, perché deve correre meno e quindi è più lucido, poi lì è decisivo. Prima o poi troverà anche sintonia con l’attaccante, magari Dovbyk in cui credo più che in Ferguson. Così Gasp sta cercando di ovviare a certi problemi. Lui dà una palla meravigliosa a Cristante e la chiude di destro. Quello è il Dybala che vuole Gasperini”.