Secondo un nuovo studio condotto da scienziati della LJMU (Liverpool John Moores University), bere poca acqua potrebbe aumentare la vulnerabilità nei confronti dei problemi di salute legati allo stress. Le persone che bevono meno di 1,5 litri di liquidi al giorno hanno una maggiore risposta ormonale allo stress, superiore di oltre il 50% rispetto a chi rispetta le raccomandazioni sull’assunzione giornaliera di acqua.
“Il cortisolo è il principale ormone dello stress – spiega il professor Neil Walsh, fisiologo presso la ‘School of Sport and Exercise Sciences’ della LJMU di Londra e responsabile dello studio – e una sua eccessiva reattività allo stress è associata a un aumento del rischio di malattie cardiache, diabete e depressione“.
Salute precaria a lungo termine
Nell’ambito dello studio, Neil e il suo team hanno suddiviso i partecipanti (tutti adulti sani) in due gruppi di pari dimensioni a seconda di quanto bevevano. Il gruppo “a bassi liquidi” era composto da persone che bevevano meno di 1,5 litri al giorno tra acqua, bevande calde o altro. Il gruppo “ad alti liquidi” riuniva quelle che rispettavano regolarmente le raccomandazioni sull’assunzione giornaliera di acqua: 2 litri per le donne e 2,5 litri per gli uomini.
I partecipanti hanno mantenuto le loro consuete abitudini di consumo di liquidi per una settimana e i loro livelli di idratazione sono stati monitorati tramite esami del sangue e delle urine. Inoltre, al temine dei sette giorni sono stati sottoposti al ‘Trier Social Stress Test’, ampiamente utilizzato per simulare lo stress nel mondo reale attraverso un colloquio di lavoro simulato e un compito di calcolo mentale.
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Cosa è successo durante i test
“Entrambi i gruppi si sono sentiti ugualmente ansiosi e hanno sperimentato simili aumenti della frequenza cardiaca durante il test da sforzo – spiega Daniel Kashi, membro del team di studio –tuttavia, solo il gruppo con pochi liquidi ha mostrato un aumento significativo del cortisolo salivare”.
Inoltre, prosegue, “sebbene il gruppo con basso apporto di liquidi non abbia riferito di avere più sete rispetto al gruppo che beveva di più, aveva urine più scure e concentrate, chiari segni di scarsa idratazione. Un’osservazione importante è stata che una scarsa idratazione era associata a una maggiore reattività del cortisolo al test da sforzo. Un’eccessiva reattività del cortisolo allo stress è correlata a una salute peggiore a lungo termine”.
Perché la disidratazione è dannosa
La risposta sta nel sistema di regolazione dell’acqua del corpo, che è strettamente connesso al centro di risposta allo stress del cervello. Quando il corpo percepisce la disidratazione, dovuta a un’assunzione inadeguata di liquidi o a una loro perdita eccessiva, innesca il rilascio di un ormone chiamato vasopressina, che agisce principalmente sui reni, favorendo il riassorbimento dell’acqua per mantenere il volume sanguigno e l’equilibrio elettrolitico.
Questo meccanismo però ha un costo. Il rilascio prolungato di vasopressina sottopone i reni a un ulteriore sforzo, perché devono lavorare di più per concentrare l’urina e gestire l’equilibrio elettrolitico. La vasopressina agisce anche sul centro di risposta allo stress del cervello, l’ipotalamo, dove può influenzare il rilascio di cortisolo.
La vasopressina quindi, ha un duplice ruolo: aiuta a mantenere il volume sanguigno e l’equilibrio elettrolitico, ma aumenta anche il cortisolo. I ricercatori affermano che, sebbene siano necessari ulteriori studi a lungo termine, i risultati rafforzano le attuali raccomandazioni sull’assunzione di acqua.
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I segnali: “Attenzione al colore dell’urina”
“Essere idratati può aiutare il corpo a gestire lo stress in modo più efficace”, sottolinea il dotor Kashi. Un modo pratico per controllare il proprio stato di idratazione è monitorare il colore delle urine: il giallo chiaro indica in genere una buona idratazione. “Se, ad esempio, si sa di avere un programma stressante, magari una scadenza imminente o un discorso da tenere, tenere una bottiglia d’acqua a portata di mano potrebbe essere una buona abitudine con potenziali benefici per la salute a lungo termine.”